Totò cerca moglie
A gata, ricchissima ed energica zia, stanca della vita da debosciato di suo nipote Totò, vorrebbe darlo in sposo alla sua pupilla Adelina e portarlo con sé nella sua ricca tenuta in Australia dove vive. Questi, scultore con scarsi risultati, vive, mantenuto dalla zia, in un appartamentino col fidato amico Castelluccio quando riceve la lettera nella quale Agata preannuncia il suo arrivo e le sue intenzioni di farlo sposare, accludendo la foto della sua futura moglie. Purtroppo per un equivoco è finita nella busta la foto di una sua domestica aborigena, cosa che atterrisce il povero Totò e induce i due a studiare un piano col quale far credere alla zietta di essere già sposato, per non perdere l'appannaggio che questa gli garantisce mensilmente. Contando sul fatto che una nave impiega circa un mese per completare il viaggio i due iniziano a cercare una donna disposta a sposare Totò, purché bella, mettendo anche annunci sui giornali. E' l'inizio di una serie di esilaranti equivoci e contrattempi dovuti anche al fatto che la zietta cara è già arrivata, avendo preferito l'aereo al piroscafo, e si è insediata nel loro appartamento incurante delle suppliche di accomodarsi meglio in un lussuoso albergo cittadino. La modella moglie del vicino e geloso pittore, una moglie di altrettanto geloso dentista, senza contare uno stuolo di fanciulle desiderose di accasarsi dopo aver letto gli annunci matrimoniali, danno vita ad un trambusto che la zia Agata difficilmente riesce a comprendere. Senza contare che nel frattempo si sono uniti alla gran confusione creatasi anche alcuni agenti segreti desiderosi di entrare in possesso di alcuni scottanti documenti dell'Ambasciatore di Papillonia di stanza a Roma. Per fortuna la donna ha portato con sé il suo inseparabile boomerang che si dimostra talmente infallibile da stordire tutti quanti i contendenti, funzionando perfettamente anche nelle mani dell'impressionato Totò. L'equivoco verrà chiarito e Totò conoscerà Adelina, la vera promessa sposa, rimanendone colpito e desideroso di convolare a nozze con lei. Inseguiti da amici e parenti si rifugiano al Sistina dove con grande sorpresa danno il film della loro storia: Totò cerca moglie, appunto, e felici entrano per vedere come va a finire la loro storia.
Finale auto referenziale, con la trovata del film nel film: uno non può fare una cosa che ne fanno subito un film, dice Totò guardando la locandina nell'atrio dell'allora nuovissimo Sistina. Uno dei film più divertenti del grande Totò, a tratti esilarante per le tante trovate nelle quali la storia si dipana senza intoppi fino al bel finale a sorpresa citato. Tanti e bravi come sempre i comprimari, in prevalenza abituali, a sostegno della verve del protagonista. Si ride di cuore e a Natale è la miglior cosa.
Totò cerca moglie
Italia 1962
Regia: Carlo Ludovico Bragaglia
Musiche Amedeo Escobar
con
Totò: Totò
Ave Ninchi: zia Agata
Marisa Merlini: Luisa, la modella
Aroldo Tieri: suo marito Pippo, il pittore
Mario Castellani: Castelluccio
Annie Sommers: Adelina
Anna Maestri: la donna di colore
Luigi Pavese: cavalier Bellavista
Marcella Rovena: la signora Bellavista
Enzo Garinei: Severino Bellavista
Vira Silenti: Matilde Bellavista
Zoe Incrocci: Norina, la cameriera dei Bellavista
Paul Muller: agente Z 15, lo zoppo
Nerio Bernardi: il dentista
Elvy Lissiak: sua moglie Teresa
Bruno Cantalamessa: cliente del dentista
Giovanna Galletti: agente K 8
Nino Marchesini: l'ambasciatore
Maria Laura Rocca: la moglie dell'ambasciatore
Mario Meniconi: Giuseppe
Franca Tamantini: l'impiegata dell'agenzia Fido
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