Totò nella luna
I l fatto cominciò alla base di lancio di Cape Canaveral, in un'alba livida di ... dopodomani ... Un missile lanciato in orbita viene deviato da una misteriosa intelligenza aliena di esseri chiamati Anellidi extraterrestri, che mandando fuori rotta il razzo, diretto pericolosamente verso Roma, rendono necessaria la sua distruzione prima dell'impatto con la capitale italiana. Il frastuono sveglia di soprassalto Pasquale, editore di riviste scandalistiche popolari, che urla la sua rabbia e il suo disappunto, "Un razzo! Ma vi sembra il caso di razzolare a quest'ora?", spaventato anche dal fatto che improvvisamente "la guerra fredda è diventata calda". Al contrario il suo fattorino Achille è super felice che col suo cannocchiale ha potuto vedere l'esplosione del missile. Lui è appassionato di fantascienza e ha già scritto una storia che vorrebbe veder pubblicata sulla rivista Soubrette del cavaliere che ovviamente è contrarissimo, oltre al fatto che non vede di buon occhio il suo amoreggiare con la figlia Lidia. Achille pubblica a sua insaputa una copertina di fantascienza sul numero della rivista che avrebbe invece dovuto avere in prima pagina, la favorita del commendator Santoni, Miss Carrarmato, Teodolinda Cancellotti in arte Doris Isgrid. La cosa fa infuriare il commenda che chiede anche i danni per i soldi sborsati all'editore in anticipo. Di rimando Pasquale riempie di botte il povero Achille per il quale si richiedono immediate medicazioni in ospedale. Qui un medico scopre che il sangue del giovane è ricco di Glumonio, una sostanza che si trova nel sangue delle scimmie e che lo renderebbero adatto a viaggi spaziali. Una vera rarità scoperta su di un essere umano, per la quale vengono allertati i servizi segreti dell'Ambasciata Americana a Roma. Vengono immediatamente impartiti ordini di convincere l'uomo a farsi lanciare nello spazio, offrendogli ingenti somme di denaro, che tuttavia il giovane ritiene siano per il suo romanzo. Il cav. Pasquale gongola all'idea di pubblicare il suo romanzo in tutto il mondo e abbraccia il suo futuro genero scusandosi per quanto accaduto. Anzi si celebrino subito le nozze e si firmino i contratti di modo che potranno andare in viaggio di nozze in America. Ma quando le incomprensioni e gli equivoci dovuti alla lingua si chiariscono, ecco che Achille non vuol saperne di partire, assalito da una paura incontrollabile. Gli americano non insistono ma pretendono indietro il denaro versato in acconto, facendo di nuovo infuriare il neo suocero che per il lancio del libro ha dovuto firmare diverse cambiali e rischia la bancarotta. Così pensa di vendere il genero e le sue qualità uniche, ad una potenza senza scrupoli, che già sulle loro tracce per i medesimi scopi degli americani, fanno irretire e rapire, la prima notte di nozze, Achille da parte della affascinante spia Tatiana. Stessa sorte tocca a Pasquale ed entrambi si ritrovano in una camera di ibernazione pronti al lancio. Ma ecco intervenire gli Anellidi che inviano sulla Terra due "cosoni", due copie perfette dei due sventurati, che saranno inviate al loro posto nello spazio, dove essendo controllate mentalmente dagli Anellidi, non potranno nuocere alla armonia e all'equilibrio che regna lassù. Purtroppo per una serie di divertenti equivoci, il vero cavalier Pasquale viene lanciato con il cosone di Achille, mentre il suo cosone prenderà il suo posto sulla terra. Una volta arrivato e disceso sulla Luna, Pasquale viene ragguagliato da un Anellide della nuova realtà e che il tempo sulla Terra è trascorso di anni. In un monitor può vedere sua figlia coi suoi tre bambini mentre il suo cosone gioca con loro da bravo nonno, anche se non disdegna di lanciarsi appresso alla nuova cameriera. Il romanzo del genero ha avuto un gran successo e quindi laggiù vivono felici e contenti senza sospettare di nulla. Mentre lui purtroppo non potrà più fare rientro e sarà costretto a vivere col cosone di suo genero. Almeno potrebbe essere modificata in cosona per farlo contento, in quanto lui essendo "corpo" ha giustamente bisogno di una "corpa" non so se mi spiego. L'Anellide ha capito e molto magnanimamente lo accontenta trasformando, per la gioia di lui, il cosone in una .. cosona, e che cosona!
Divertente satira dei film di fantascienza con un grande Totò in forma splendida, che oltre a sciorinare le sue battute classiche, ne conia per l'occorrenza di nuove e godibilissime. Bravi gli interpreti ben diretti da Steno e cast femminile delle grandi occasioni col meglio del varietà e non di quel periodo.
Italia 1958
Regia: Steno
Musiche Alessandro Derevitsky
con
Totò: il cavalier Pasquale Belafronte
Sylva Koscina: sua figlia Lidia
Ugo Tognazzi: Achille Paoloni
Luciano Salce: Von Braut
Sandra Milo: Tatiana
Agostino Salvietti: il ragionier Iannutti
Renato Tontini: Vladimiro
Giacomo Furia: il Commendator Santoni
Jim Dolen: O'Connor
Richard Mc Namara: Campbell
John Karlsen: il dottor John Forrester
Anna Maria di Giulio: Teodolinda Cancellotti in arte Doris Isgrid
Toni Ucci: il medico del pronto soccorso
Rodolfo Lodi: il dottor Cardone
Lamberto Antinori: il dottor Crespi
Piera Arico: l'infermiera
Francesco Mulè: il vigile urbano
Marco Tulli: un creditore
Ignazio Leone: un poliziotto in bici
Salvo Libassi: l'altro poliziotto in bici
Ivy Holzer: la "cosona" e la giovane domestica dei Paoloni
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