Il mattatore
G erardo Latini, chiamato da tutti "l'artista" passa con disinvoltura dai palcoscenici del varietà, con sempre minor successo di pubblico, a truffe in giro per Roma, grazie a indubbie qualità recitative che gli consentono di indossare con disinvoltura gli abiti del personaggio scelto per il colpo. Si è fatto qualche mese in galera dove ha incontrato Chinotto col quale, una volta fuori da vita a un sodalizio truffaldino che rende abbastanza bene e che gli consente di prendersi la rivincita su di un altro ladro, il raffinato Lallo Cortina, che gli aveva cagionato il carcere. Gli "affari" vanno bene e Gerardo molla per un attimo Chinotto e strappa dalle grinfie di Lallo la bella Elena, bravissima spalla, mettendola in società al 35%. Chinotto non se la prende, anzi con la moglie e la nutrita figliolanza, approfitta del successo di Gerardo per farsi credere nuovamente carcerato e quindi toccare il cuore dell'uomo che ogni mese si reca dalla sua famiglia per il consueto e generoso sostegno, almeno fin quando si accorgerà di essere stato buggerato. Ma Annalisa, prima ballerina di varietà, con la quale è fidanzato da lungo tempo, è stufa di vederlo in quel modo e vorrebbe sposarsi e iniziare finalmente una vita onesta e normale. L'uomo è restio anche se innamorato e teme che il matrimonio sia una sorta di ergastolo pertanto non sospetta nulla quando Chinotto gli organizza il solito finto matrimonio che consente di fregare un gioiello ad un incauto gioielliere, Solo che stavolta è vero e celebrato da un sacerdote vero perché il solito e bravo "Gloria Patri", un amico ex detenuto specializzato in ruoli "sacri", era stato dato per malato da Chinotto complice di Annalisa. Lei gli ha messo il sale sulla coda finalmente, ma lui è tipo dalle mille risorse e non ci mette molto a inscenare le scuse più impensabili per prendersi il mesetto o due di bisboccia e truffe con gli amici di sempre lasciando la moglie a casa.
Istrionico e straordinario Vittorio Gassman diretto da Dino Risi, a detta di critici capace di scatenare il "fregolismo" naturale del grande attore e col quale inizia un sodalizio che sarà coronato da grandi successi. Tanti e bravissimi i co-protagonisti e caratteristi che si alternano al suo fianco e capaci di dare vita a momenti di puro divertimento con battute e scene che fanno di diritto parte della storia nel nostro cinema.
Ricordando Vittorio Gassman a 15 anni dalla morte.
Italia 1960
Regia: Dino Risi
Musiche Pippo Barzizza
con
Vittorio Gassman: Gerardo Latini, "l'artista"
Anna Maria Ferrero: Annalisa Rauseo
Peppino De Filippo: De Rosa, detto "Chinotto"
Dorian Gray: Elena
Mario Carotenuto: Lallo Cortina
Alberto Bonucci: "Gloria Patri"
Fosco Giachetti: il generale Mesci
Luigi Pavese: Adolfo Rebuschini
Mario Scaccia: Di Rosso, il gioielliere
Fanfulla: Sor Annibale
Armando Bandini: il ragioniere
Aldo Bufi Landi: il truffatore finto commissario
Nando Bruno: il proprietario del ristorante
Linda Sini: Laura, la moglie di "Chinotto"
Mimmo Poli: un cuoco
Ignazio Leone: Nello
Walter Santesso: un fotografo
Gianni Baghino: René
Enzo Cerusico: Benito, il figlio del generale Mesci
Vincenzo Talarico: uno spettatore al varietà
Armando Annuale: il vecchio violinista
Dina De Santis: la commessa della gioielleria
Mario Frera: il cavalier Pizzolato
Enzo Petito: un altro gioielliere
Idolo Tancredi: il detenuto Michelone
Salvatore Cafiero: il cameriere della trattoria
Fred Bongusto: il chitarrista al night
Erminio Spalla: un detenuto
Pietro Ceccarelli: un altro detenuto
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