Il matrimonio
T ratto da commedie teatrali di Anton Cechov: Una domanda di matrimonio, L'orso e Le nozze, il film le mescola tutte con tema centrale il matrimonio con tutte le insidie o delizie che può comportare. Ecco allora che assistiamo a tutta una serie di approcci e preparativi a quello che è l'evento che poi ti cambia la vita. E siccome esempi in negativo ne esistono tanti, Ivan Vassilievic Lomov è piuttosto restio a chiedere la mano alla bella Natalia Stefanovna Chubukova, figlia del medico del paese che lo cura fin da quand'era bambino a causa di una pericolosa meningite. La ragazza, indaffarata a gestire le tante terre di proprietà, cosa che il padre medico si guarda bene dal fare, sogna di sposarsi e Ivan, che conosce da sempre, è l'uomo giusto, o forse l'unico reperibile nei paraggi o anche l'ultimo treno che passa dalla sua stazione. Fatto sta che nonostante l'ipocondria di lui e il caratterino indocile di lei, si sposeranno e andranno a loro volta al ricevimento organizzato per il matrimonio di Daschenka e del giovane Epaminonda Maksimovich Aplombov che sembra preoccupato più che altro della dote e della rendita che la famiglia di lei deve garantirgli. Ovviamente non ha fatto i conti con la mamma di lei, la vulcanica Anastasia Scingalova, sua futura suocera a quanto pare sorda dall'orecchio dei soldi. Al loro ricevimento verrà invitato anche un generale, ma finto, visto che Andrej Andrejevich Niunin, traffichino incaricato di reperirlo dietro compenso di 15 rubli, non è riuscito nell'impresa, portando all'ultimo momento un ex capitano di battelli fluviali incontrato per caso. Costui spacciato per il generale Dmitry Marinin, animerà il convivio con una serie di goffi interventi finché scoperto verrà buttato fuori. La festa si conclude e gli sposi possono partire in viaggio di nozze su una carrozza a notte fonda, mentre poco lontano, da un'altra carrozza, una coppia, non più giovane ma felice, li osserva e saluta di nascosto. Lui Gregory "Grisna" Stefanovich Smirnov, ex capitano e proprietario terriero ha fatto breccia nel cuore della bella e tenebrosa vedova Elena Ivanovna Popova, dopo schermaglie di denaro che stavano per sfociare in un duello e che invece hanno fatto incontrare due caratteri focosi che insieme danno vita ad una coppia meravigliosa. Troveranno una scusa per la loro assenza dovuta a .. impegni amorosi impellenti.
Bellissimo film di quelli che rinfrancano il cuore, con tanti interpreti eccezionali, i cui nomi nei crediti parlano per loro, tutti bravissimi e da incorniciare, anche se impegnati in brevi parti. Basti pensare e soprattutto vedere, Renato Rascel nei panni del finto generale che, astemio, dopo un paio di bicchierini di vodka ne combina di tutti i colori.
Italia 1954
Regia: Antonio Petrucci
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
con
Vittorio De Sica: Gregory "Grisna" Stefanovich Smirnov, il capitano
Silvana Pampanini: Elena Ivanovna Popova, la vedova
Alberto Sordi: Ivan Vassilievic Lomov
Valentina Cortese: Natalia Stefanovna Chubukova
Renato Rascel: Dmitry Marinin, il "generale"
Guglielmo Barnabò: Stefan Stefanovich Chubukov, il dottore
Bice Valori: Anna Snakina, l'ostetrica
Ave Ninchi: Anastasia Scingalova, la madre della sposa
Gustavo Serena: Scingalov, il padre della sposa
Pina Bottin: Daschenka, la sposa
Carlo Sposito: Epaminonda Maksimovich Aplombov, lo sposo
Attilio Martella: Ivan Mihailovich, il telegrafista
Franco Scandurra: Andrej Andrejevich Niunin
Nino Milano: Kharlampy Marshmallopolis, il mercante greco
Vittorina Benvenuti: Maria, la domestica della vedova Popova
Bruno Smith: Luca, il cocchiere
Pietro De Santis: Vanya, il servo della vedova Popova
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