Tiffany memorandum
D ick Hallam, giornalista e prestigiosa firma dell'Herald Tribune, si trova coinvolto a Parigi in una colluttazione con dei buttafuori di una bisca clandestina, quando uscendo in compagnia di un facoltoso signore, stava percorrendo la strada che lo portava in albergo. Mentre lui si batteva, da un auto in corsa venivano esplosi alcuni colpi di pistola che uccidevano l'uomo che era con lui e che si rivelava essere Francisco Aguirre, candidato democratico e sicuro vincitore delle elezioni presidenziali nella piccola repubblica centro americana di El Salvador. Secondo la polizia il delitto potrebbe essere stato commissionato dal rivale più accreditato Peralta con la collaborazione di servizi segreti di altri paesi interessati agli enormi giacimenti petroliferi di quel paese. Il maggior indiziato è il suo ex autista Pedro Almereyda, che con il falso nome di Max Schultz tenta di raggiungere un misterioso individuo dal sinistro nome di Ombra, col quale ha concordato un prezzo in cambio delle prove per smascherare l'assassino dell'uomo politico. A sua volta l'Ombra potrà giocare al rialzo con quanti fossero interessati a mettere le mani sul petrolio salvadoregno. Dick si trova coinvolto nella faccenda seguendo le tracce della bella Sylvie che si è incollata all'autista e in poco tempo dovrà vedersela con una serie di personaggi e loschi figuri, in un crescendo di scazzottate e sparatorie fino al doppio colpo di scena finale, dove i buoni sono in realtà i cattivi e viceversa, quelli che sembravano i cattivi sono in realtà agenti dei servizi segreti britannici. L'Ispettore Brooke della CIA è in realtà lo stesso Peralta che ha premuto di persona il grilletto ed è stato immortalato in un video tape il cui nastro è stato nascosto in un pagliaccetto sexy che ricopre le grazie di alcune donne fin quando verrà svelato il suo contenuto e smascherato il colpevole. L'altro colpo di scena è costituito dalla bella Sylvie che contrariamente al fatto di sembrare complice nella macchinazione, è in realtà una giornalista che soffia l'articolo al più celebre collega Dick, che tuttavia sportivamente incassa il colpo, visto che la faccenda ha contribuito ad innescare tra loro una relazione amorosa.
Sergio Grieco, col solito pseudo di Terence Hathaway, firma uno dei più modesti spy-story realizzati, impiegando malamente in scazzottate tra le più goffe mai viste sullo schermo, un fisicaccio come quello di Ken Clark col quale aveva girato altri e più apprezzabili film del genere. Buona prestazione per il nostro Luigi Vannucchi nel ruolo del cattivo e in tenuta somigliante al famoso Tenente Sheridan della TV e tra le donne da segnalare Loredana Nusciak al secolo Loredana Cappelletti che i cinefili più incalliti non possono non ricordare avendo legato il suo nome ad un film che appartiene alla storia del nostro cinema nazionale. Se non riuscite risolvere il quiz cliccate --> qui <-- ma solo dopo aver spremuto bene le meningi e aver spolverato tutti i meandri del vostro cervello. In una piccola particina è riconoscibile la mitica ragazza Peroni Solvi Stubing. Per finire Riz Ortolani, recentemente scomparso, firma la colonna sonora. A lui un affettuoso ricordo.
Italia, Francia 1967
Regia: Sergio Sergio Grieco
Musiche Riz Ortolani
con
Ken Clark: Dick Hallam
Irina Demick: Sylvie Meynard
Luigi Vannucchi: ispettore Brooke / Peralta
Loredana Nusciak: madame Tiffany
Gregoire Aslan: l'Ombra
Jacques Berthier: colonnello Callaghan
Carlo Hintermann: il sequestratore
Michel Bardinet: Francisco Aguirre
Giampiero Albertini: agente
Franco Giornelli: agente
Valentino Macchi: agente
Andrea Scotti: agente
Franco Giornelli: agente
Angelo Infanti: Pedro Almereyda / Max Schultz
Solvi Stubing: cameriera dell'albergo
Piero Palermini: direttore dell'albergo
Tom Felleghy: maitre del Baunkucken
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