Bersaglio mobile
G irato ad Atene, con un budget presumibilmente molto limitato vista la scarsità di mezzi impiegati, il film si avvale tuttavia di un buon cast e degli incantevoli paesaggi della capitale greca con inquadrature, specie del Partenone, dove avviene un movimentato inseguimento, molto suggestive. Jason è abituato a fuggire e ad essere inseguito, lui è un ladro internazionale che ha vissuto tra furti ed evasioni dalle carceri di ogni paese che conosce ormai alla perfezione. Mentre viene tradotto ad Atene scortato e ammanettato, riesce a fuggire dall'aeroporto grazie al provvidenziale aiuto di alcuni misteriosi individui che pretendono da lui un lavoro piuttosto difficile in cambio di denaro e della libertà. Deve recuperare un dente ad un detenuto morto nel carcere di Atene e prima che venga seppellito. Facile entrare forse, ma estremamente difficile uscirsene poi. Per Jason non è un problema e riesce nella missione recuperando il dente ma trovandosi subito dopo braccato anche da un'altra banda capeggiata da un crudele individuo chiamato l'Albanese. Costui, che un tempo spacciava droga, dovrebbe agire per conto di potenze straniera ed è informato da Barbetta, un uomo del clan rivale, quello che ha commissionato a Jason il furto. Barbetta fa il doppio gioco e Jason tra sparatorie e scazzottate vuol vederci chiaro prima di lasciarci le penne senza sapere il perché. Senza contare che la polizia greca lo bracca e pure un misterioso individuo, elegante ed impeccabile, è della partita. Costui, presentatosi come il Maggiore Clark del controspionaggio inglese, gli spiega che nel dente è nascosto un microfilm con i piani di un colpo di stato imminente che si verificherà in Grecia. Intervenendo prontamente c'è la possibilità almeno di modificare il "colore" politico del futuro governo. Il detenuto al quale era stato tolto il dente, altri non era che una spia bulgara passata in occidente ed eliminata affinché non rivelasse segreti scottanti. Ha anche un bambino tenuto in ostaggio oltre cortina dopo che sua moglie è stata uccisa alla frontiera. Jason, con l'aiuto dell'amico Billy, gestore di night club e noto nell'ambiente col nome di Pizza e di Greta, cognata della defunta spia bulgara, riesce a passare indenne tra i fuochi incrociati delle bande in lotta per avere il microfilm, in un tutti contro tutti che lo vede trionfare. Consegna il microfilm agli inglesi e smaschera la spia che si celava nell'insospettabile Clark che viene scambiato con il piccolo prigioniero in Bulgaria. Greta, sua zia è morta in una delle sparatorie e il bambino viene affidato a Pizza che non sa che farsene, vivendo in mezzo a spogliarelliste nei night. Mentre Jason deve ancora scontare il suo debito con la giustizia greca prima di ricevere la ricompensa in denaro pattuita con il governo inglese. Può uno come lui, ammanettato di nuovo, finire in prigione? Nossignori ed eccolo scappare di nuovo con gli sbirri alle calcagna tra i titoli di coda. Discreto film con Ty Hardin che ricorda in maniera impressionante George Clooney e buone le scene di azione a scapito di una trama piuttosto deludente. Con lui, in un ruolo minore, Vassili Karis, Spirito Santo che stavolta gioca in casa. Vittorio Caprioli impersona perfettamente un gestore di night con tutte le sfumature losche della sua professione. Graziella Granata è una spogliarellista da apprezzare per le sue forme perfette e il cattivone è il meglio in circolazione in quel periodo: Gordon Mitchell. Michael Rennie e la giovane Paola Pitagora, che in quell'anno raggiunse la celebrità nel ruolo di Lucia nel successo TV dei Promessi Sposi di Sandro Bolchi, a completare il cast.
Italia 1967
Regia: Sergio Corbucci
con
Ty Hardin: Jason
Michael Rennie: Maggiore Worthington Clark
Paola Pitagora: Greta
Vittorio Caprioli: Pizza
Gordon Mitchell: Albanese
Graziella Granata: Rumba
Vassili Karis: Barbetta
Nando Poggi: Ispettore Starkis
e con
James Clay
Remo de Angelis
Hum Silver
Valentino Macchi
Giulio Coltellacci
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