Gli eroi di Telemark
Nello stabilimento di Telemark, nel sud della Norvegia occupata dai nazisti, si sta producendo acqua pesante elemento indispensabile per la bomba atomica. Da informazioni uscite dallo stabilimento e recapitate da Knut, capo locale della resistenza, al professor Rolf Pedersen, fisico all'università di Oslo, sembra che i tedeschi abbiano dato una svolta definitiva nella realizzazione dell'ordigno nucleare, apportando modifiche e nuovi metodi alla produzione del prezioso componente. Tale paura è confermata dagli scienziati Fermi, Oppenheimer e Einstein dagli Stati Uniti non appena informati dal collega norvegese, nel frattempo riparato in Inghilterra con le informazioni e per studiare il da farsi. Bisogna distruggere la fabbrica altrimenti la guerra sarà perduta e i morti saranno milioni in più del previsto. Lui e Knut saranno paracadutati nei pressi di Telemark e attenderanno con i loro uomini l'arrivo di una squadra di circa 50 guastatori inglesi che arriveranno di notte con un aliante. Allo scopo dovranno predisporre una pista sulla neve e segnalarla al momento giusto. Purtroppo il velivolo viene individuato ed abbattuto e allora decidono di entrare in azione la notte stessa confidando nel fatto che i tedeschi si sentiranno più sicuri per aver scongiurato un attacco. In nove, già da tempo addestrati alla missione, riescono ad entrare e a minare gli impianti di distillazione perdendo nell'operazione un solo uomo. Ma i tedeschi hanno da tempo fabbricato contenitori di riserva e in poco tempo sostituiscono i danneggiati e riprendono la produzione. Non rimane che far bombardare l'impianto, opzione che mette in serio pericolo la vita e le case dei seimila abitanti del villaggio e per questo era stata accantonata. Purtroppo anche il pesante bombardamento non sortisce gli effetti desiderati, nel senso che la fabbrica è ben protetta dalla montagna e se pur danneggiata, ha salvato i contenitori di acqua pesante che verranno prontamente trasferiti in Germania con una scorta di ben 1000 uomini. Sembra che non ci sia più niente da fare quando il professor Pedersen escogita un piano estremo volto a minare il traghetto che trasporterà treno e contenitori, facendolo inabissare in un punto del fiordo profondo almeno 400 metri. Rolf e Knut riescono nell'impresa e perfino a salvare parecchi ignari abitanti che si trovavano su quel traghetto.
Girato negli Studi a Pinewood per gli interni, il film si avvale degli esterni originali di Telemark, Rjukan, Tinnsjø e Vemork, immersi nella neve e la cui bellezza e candore viene ancor più esaltata da un'ottima fotografia. Il film dedicato agli uomini che hanno impedito ai Tedeschi di avere l'atomica è anche imperniato sul conflitto tra i due protagonisti e gli effetti di certe loro scelte. Dall'agguato ad un convoglio tedesco e la conseguente rappresaglia sui civili, al bombardamento della fabbrica con ripercussione sulla popolazione o all'attentato finale al traghetto con sacrificio di ignari civili, tra le più importanti, sofferte e contrastate del film.
The Heroes of Telemark
Gran Bretagna 1965
Regia: Anthony Mann
con
Kirk Douglas: Rolf Pedersen
Richard Harris: Knut Straud
Ulla Jacobsson: Anna
Michael Redgrave: zio
Anton Diffring: maggiore Frick
David Weston: Arne
Sebastian Breaks: Gunnar
John Golightly: Freddy
Alan Howard: Oli
Patrick Jordan: Henrik
William Marlowe: Claus
Brook Williams: Einar
Roy Dotrice: Jensen
Ralph Michael: Nilssen
Eric Porter: Terboven
Wolf Frees: Knippelberg
Karel Stepanek: Hartmuller
Gerard Heinz: Erhardt
Mervyn Johns: colonnello Wilkinson
Barry Jones: professor Logan
Geoffrey Keen: generale Bolt
Robert Ayres: generale Courts
Jennifer Hilary: Sigrid
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