Il giustiziere dei mari
A ustralia 1790. Da alcuni anni il governo inglese ha dichiarato l'Australia e le altre isole dei Mari del Sud, luoghi di deportazione. Lungo le coste di quel continente sorgono i villaggi dei deportati. La pesca delle perle è la loro unica fonte di vita. Le guarnigioni inglesi di stanza a Brensville hanno l'incarico di riscuotere pesanti tributi dai deportati che devono lottare contro i loro aguzzini e contro gli squali. E' durante l'ennesimo oneroso tributo imposto dal Capitano Redway che scoppia una ribellione che vede anche il tenente David Robinson prendere le difese degli insorti contro i metodi brutali del suo comandante. Arrestato viene incatenato ad uno scoglio e la marea lo avrebbe senz'altro ucciso se non fosse sopraggiunto Van Artz e i suoi pirati che liberano tutti eccetto il tenentino Robinson per il quale, reo di averli combattuti in passato, è pronta una fine speciale una volta rientrati nel loro rifugio a Juantal. La fortuna vuole che la bella figlia del corpulento capo pirata, Jennifer, si invaghisca di lui e convinca il padre a liberarlo e a servirsene per attaccare il malvagio Redwall e rubargli le perle. David riesce ad avvicinarsi alla nave ammiraglia e non visto ne sabota il timone così che durante l'attacco del giorno seguente la nave pirata abbia il sopravvento. Infatti non potendo manovrare viene da prima bombardata e poi arrembata con successo. Le perle recuperate andranno a rimpinzare il tesoro dei fratelli del mare secondo la loro legge che prevede due terzi da spartirsi al momento e un terzo da ammassare al tesoro custodito a Juantal. Ma Redwall è fuggito e schiuma rabbia per riavere il tesoro con il quale potrebbe vivere da nababbo in patria. Rischia infatti di dover tornare in Inghilterra con un pugno di mosche e dopo sette anni passati in quell'inferno tropicale. Con i magheggi della sua amante indigena Nike, riesce a farsi svelare il passaggio tra gli scogli che porta al rifugio e dove conta di eliminarli e impossessarsi del tesoro. Sorpresi i pirati oppongono una vana resistenza prima di venire sopraffatti e i superstiti catturati. Van Artz è stato ucciso a sangue freddo ma ha avuto la soddisfazione di gridare in faccia che l'oro era stato messo al sicuro nel folto della jungla popolata da selvaggi cannibali. Sua figlia Jennifer e altri sono stati catturati e ancora Nike suggerisce al suo uomo che vendendo i prigionieri agli indigeni essi lo ripagheranno con le perle prese ai pirati. Poco importa che i prigionieri verranno sacrificati allo spirito della jungla sacro a quei selvaggi e solo grazie all'arrivo tempestivo di David che molti di loro riescono a salvarsi dalle terribili piante carnivore che li avevano avviluppati e qualcuno già stritolato. Ora possono avere la loro vendetta assaltando in massa il palazzo del governatore, con David che impedisce la fuga di Redway uccidendolo dopo un violento corpo a corpo. Un nuovo Governatore che conosce le malefatte del precedente e promette amnistia e buona vita per tutti chiude questo film per ragazzi dell'oratorio degli anni '60. Domenico Paolella espertissimo del genere mette insieme un prodotto tutto sommato gradevole considerati mezzi e tempi, ma mischiando eccessivamente gli scenari al punto da dare l'impressione di guardare due o tre film diversi allo stesso momento. Piante carnivore, selvaggi, soldati britannici, indios con pirati e squali in questo minestrone d'avventura che tanto avvinceva i ragazzi del tempo. In quest'ottica è materiale buono per la storia. Richard Harrison come il peperoncino nei film italiani di quegli anni, e spunta Michèle Mercier già pronta per il successo nel filone di Angelica che verrà anni dopo. Qui sta facendo pratica di eroina e bella prigioniera tra catene e legacci che la accompagneranno spesso in carriera. Ma la palma di più bella va in questo film alla nostrana Marisa Belli nel ruolo dell'indigena che sogna di sbarcare a Londra e vivere da gran signora come una bianca. Rimarrà delusa da Roldano Lupi, ottimo nel ruolo del cattivo e perfido Redway. Girato in esterni sotto le magiche falesie del Monte Conero, tra Portonovo, la cui Torre è riconoscibile e il Passetto di Ancona, rimane difficile capire, per chi conosce la zona, il perchè non sia stato filmato il Fortino Napoleonico, presente sulla spiaggia di Portonovo, che avrebbe contribuito notevolmente con la sua bellezza essendo assolutamente pertinente e coevo alla storia.
eccolo il Fortino Napoleonico albergo e ristorante sulla spiaggia a Portonovo avrebbe fatto la sua bella figura nel film .. peccato! |
Il giustiziere dei mari
Italia, Francia 1961
Regia: Domenico Paolella
Musiche Egisto Macchi
con
Richard Harrison: David Robinson
Michèle Mercier: Jennifer
Roldano Lupi: Redway
Marisa Belli: Nike
Walter Barnes: Van Artz
Paul Muller: Hornblut
Carlo Hinterman: Errol Robinson
Italo Sain: Gary Robinson
Lilia Nguyen: ballerina tahitiana
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