Faccia a faccia
Un western nostrano di notevole spessore e caratterizzato da risvolti psicologici inconsueti per questo genere di film e ben interpretati dai due bravissimi protagonisti. Brett Fletcher è un mite professore di storia del New England, in cerca di aria più salubre per i suoi polmoni ammalati nel caldo e umido Texas. Qui viene preso in ostaggio dal bandito Beauregard Bennet in fuga e ferito e si ritrova in breve tempo a doversi misurare con un mondo spietato, per lui primordiale, dove l'istinto alla sopravvivenza prevale su tutto. Dove non puoi tirarti indietro dal girare un coltello in una ferita per estrarre un proiettile, o ammazzare un coniglio selvatico per cibartene anche se la cosa ti disgusta. A poco a poco Fletcher viene attratto da quell'uomo selvaggio e in apparenza senza scrupoli o rigore morale e lo prega di portarlo con sé una volta ristabilito. Così Beau, che vuole ricostituire il Branco Selvaggio, la sua vecchia banda, lo porta a Pedras de Fuego, un luogo inaccessibile, una sorta di terra di nessuno dove una disperata "corte dei miracoli" campa con ruberie nei vicini villaggi. Composta da ex minatori, banditi, gente senza lavoro, vive con poche e rigide regole. Qui Beau è ben accolto e trova i suoi vecchi compari e Brett è presentato come il "professore" e ben presto darà a tutti il modo di capire come funziona un cervello istruito come il suo, organizzando un colpo ad una banca vicina anche se Beau non è del tutto d'accordo. Con loro c'è un tenace agente della Pinkerton, Charlie Siringo, che fingendosi un bandito sta in pratica preparando loro una trappola. Il colpo riesce a metà e Fletcher ritorna al campo con i soldi mentre Beau viene catturato e altri uomini vengono uccisi. Il professore è ormai un altro uomo che dal macilento e mite professore si è trasformato in una belva sanguinaria che vaneggia teorie sulla violenza che se è del singolo è considerata reato, mentre se praticata da molti diventa storia e il suo applicarla con fredda logica per i propri scopi, gli procura un delirio di onnipotenza che a molti dei suoi fa ribrezzo. E' più che certo che dove hanno prosperato ignoranti e rozzi individui, con il suo cervello e istruzione lui potrà fare molto meglio. Ma i cittadini hanno ingaggiato una agguerrita squadra di mercenari più che mai decisi di liberarsi dalla delinquenza e conoscendo ormai il covo grazie a Siringo, sferrano un attacco che non prevede prigionieri ma solo morti e compenso per ogni individuo ammazzato a scalare da uomo a donna o bambino. Beau scappa di prigione e si riunisce ai fuggitivi dopo aver constatato il massacro a Pedras de Fuego ma hanno sulle loro calcagna una cinquantina di cacciatori capeggiati da un ex loro compagno Zachary Chase che è passato per "dinero" nelle file dei cacciatori. Ma Siringo interviene intimando loro di cessare la brutale caccia e che Beau e Fletcher sono suoi mentre il resto dei fuggitivi è gente comune senza problemi con la legge e per farsi obbedire non esita a sparare a Zachary e al suo aiutante intimando al resto della truppa di allontanarsi per non avere guai futuri con la Pinkerton. Pur ferito è fermamente risoluto ad arrestare i due e mentre Fletcher sta per ammazzarlo, Beauregard lo ferma freddandolo, eliminando così quel mostro che egli stesso aveva involontariamente creato. Siringo, colpito dal gesto scarica la sua colt sul volto di uno dei due cadaveri sfigurandolo del tutto. Sarà lui a passare per Solomon "Beauregard" Bennet perché quello vero da lì in avanti cambierà vita.
Italia, Spagna 1967
Regia: Sergio Sollima
Musiche di Ennio Morricone
con
Tomas Milian: Solomon "Beauregard" Bennet
Gian Maria Volonté: Brett Fletcher
William Berger: Charlie Siringo
Jolanda Modio: Maria
Carole Andrè: Cattle Anne
Gianni Rizzo: Williams
Angel del Pozo: Maximilian de Winton
Lidia Alfonsi: Belle de Winton
Aldo Sambrell: Zachary Chase
Nello Pazzafini: Vance
José Torres: Aaron Chase
Federico Boido: Sceriffo di Purgatory City
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