Voltati ... ti uccido!
Ted Shore, uno spregiudicato uomo d'affari, sta impossessandosi di tutte le miniere d'oro del New Mexico, terrorizzando gli altri proprietari come lui affinché siano costretti e cederle con regolari atti di vendita ma a prezzi di realizzo. Per questo, pur avendo alle dipendenze un pistolero abile come Sugar Kane e i suoi scagnozzi, si avvale della banda di Comancheros del corpulento Bicho dietro compenso di poche migliaia di dollari a miniera. Ha dalla sua anche lo sceriffo e tutto sembra ormai andare per il verso giusto anche se il vecchio Sam è più che mai deciso a resistere. Ma cosa può fare ormai, abbandonato dai suoi minatori terrorizzati e con l'aiuto della sola figlia Susan? La provvidenza gli manda in aiuto un uomo deciso e desideroso di guadagnare qualche dollaro, Billy Walsh dall'Arizona, conosciuto e temuto col nome di Winchester Bill per via della sua abilità col fucile in luogo delle colt. Ha subito a che fare con Kane e un paio di suoi uomini per difendere il vecchio Sam e saputo della miniera e del ricco filone d'oro che racchiude, si offre di aiutarlo come socio. Riesce ad ingaggiare, tra molte difficoltà, un quartetto di operai, i fratelli Davis anche perché il maggiore di loro Tom ha un debole per la bella Susan. Naturalmente sia la banda di El Bicho che gli uomini di Shore e lo sceriffo tentano di ostacolarli con tutti i mezzi. Billy resosi conto delle enormi difficoltà e non potendo sperare di vincere contro forze preponderanti, gioca d'astuzia fingendo di voler svendere la miniera al ricco Ted Shore e avvertendo El Bicho che dovrà accontentarsi come al solito delle briciole. L'appuntamento è per le dodici in punto in paese quando firmerà l'atto di vendita e naturalmente riesce a far abboccare l'ingordo bandito messicano che irrompe con la sua banda e pretende tutto per lui. Non ha studiato e ha un singolare modo di fare le divisioni: "l'oro a me e tre pallottole per te". Così stecchisce il pistolero Kane che tentava di svignarsela con il denaro mentre fuori infuria la sparatoria. Tutti contro tutti, i bandidos, gli uomini di Shore e Billy Winchester al quale stanno dando manforte i fratelli Davis arrivati in soccorso e muniti di tanti candelotti di dinamite per i fuochi d'artificio. Dai tetti ai balconi con gran fragore in quella che sembra una vera e propria battaglia campale, tra cavalieri disarcionati in mezzo a tante esplosioni. E naturalmente la Main Street dove Billy regola i conti con Ted Shore. El Bicho con la borsa del dinero invece di scappare ha la bella idea di urlare a Billy il titolo del film per finire crivellato sotto i colpi dei fratelli Davis. Tutto sembra andato a buon fine ma la sorpresa è in miniera, quando Billy rifiuta il brindisi di Sam rinfacciandogli di aver usurpato quel nome dopo avere a suo tempo ucciso il vero proprietario nascondendolo là sotto. E lo scheletro rinvenuto da Billy chiude ogni tentativo dell'uomo di spiegare. Ormai scoperto minaccia tutti con un candelotto di dinamite. La miniera sarà anche la loro tomba e col tempo potrà estrarre tutto l'oro che vuole. Ma il diavolo fa i candelotti e non le micce e fortunatamente per tutti gli esplode in mano uccidendolo, dando al film una ovvia conclusione positiva. Alfonso Brescia che si firma con il solito pseudo di Al Bradley, confeziona un onesto film di genere, impreziosito da tante scene di azione spesso realizzate con camera a mano ma in parte vanificate da un montaggio non dei migliori. Il film tuttavia corre via veloce e tutto sommato godibile. Fernando Sancho ai suoi livelli di cattivo e buoni i comprimari. Meno il protagonista Richard Wyler, abile nelle scene di azione, ma piuttosto inespressivo nel recitato.
Italia, Spagna 1967
Regia: Alfonso Brescia
con
Richard Wyler: Billy Walsh
Fernando Sancho: El Bicho
Spartaco Conversi: Sam
Eleonora Bianchi: Susan
Conrado San Martín: Ted Shore
Lucio Rosato: Sugar Kane
Massimo Carocci: Tom Davis
Massimo Righi: Frank Davis
Luis Induni: Sceriffo
Rafael Hernández: Barista
Franco Pesce: Bottegaio
scagnozzi e bandidos vari tra i più noti:
Rufino Inglés
Paolo Magalotti
Claudio Ruffini
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