The Eagle
Nell'anno 120 D.C. la IX Legione dell'esercito romano marciò all'interno dell'inespugnato territorio della Britannia settentrionale Non tornò mai più indietro, 5000 uomini sparirono nel nulla insieme al loro prezioso stendardo: L' Aquila. Con queste premesse, Marco Flavio Aquila arriva in Britannia per assumere il comando di un forte in zona ad alto rischio. E' il figlio del comandante della IX scomparso anche lui con i suoi uomini ma quel che conta per Roma è la perdita dell'Aquila dorata simbolo dell'onore. Nei dintorni un Druido sta facendo proseliti tra le popolazioni locali e la minaccia di una rivolta è assai probabile. Marco, sulle prime inviso dai suoi soldati per via della parentela, ha modo di farsi onore sventando con grande coraggio ed audacia un attacco in forze dei ribelli. Rimasto gravemente ferito, viene inviato nelle retrovie per curarsi nella villa di un suo zio. Qui rimessosi in forze, ha modo di stringere amicizia con uno schiavo di nome Esca al quale salva la vita nell'arena assicurandosi la sua totale e completa fedeltà. Esca, della tribù dei Briganti, pur odiando i romani come invasori ha giurato, secondo le usanze della sua gente, eterna fedeltà a Marco e si offre di accompagnarlo come interprete sui luoghi ove presumibilmente si è persa la legione. Attraversato il Vallo di Adriano i nostri debbono vedersela con un ambiente estremamente ostile, sia per le caratteristiche climatiche che per le popolazioni fortemente bellicose. Nei luoghi considerati dai romani la fine del mondo, i ruoli si invertono e Marco diventa schiavo di Esca, con uno strattagemma pensato in extremis da quest'ultimo e che salva la vita ad entrambi caduti nelle mani dei terribili Uomini Foca. E nel loro accampamento trovano l' Aquila imperiale usata nei loro riti come potente talismano strappato al nemico e quindi in grado di fornire loro ancor più forza e vigore per le future battaglie. Il padre di Marco è stato l'ultimo a difenderlo prima di venire ucciso e approfittando dei postumi di una sbornia collettiva in seguito all'ultimo rituale, i nostri riescono a rubarlo e scappare. Ma li hanno subito alle calcagna pieni di ira e desiderosi di vendetta. Solo il provvidenziale arrivo di ex-legionari disertori e col tempo riusciti ad integrarsi con le pacifiche popolazioni limitrofe, consente ai nostri di salvare la pelle e l'Aquila. Il prezioso stemma imperiale viene riconsegnato alle autorità, l'onore della famiglia è salvo e con Esca, reso uomo libero, Marco è pronto a rifarsi una vita lontano dalle guerre. Un buon film tratto dal romanzo di Rosemary Sutcliff, "The Eagle of the Ninth" del 1954 e ispirato ad un fatto vero anche se presumibilmente la IX Legione venne in realtà spostata su uno dei fronti mediorientali. Quindi più che di una scomparsa dovrebbe trattarsi di un normale dislocamento in seguito a crisi sopraggiunte in altri angoli di quello che era lo sconfinato Impero Romano.
UK, USA 2011
Regia: Kevin Macdonald
con
Channing Tatum: Marco Flavio Aquila
Jamie Bell: Esca
Donald Sutherland: Aquila
Mark Strong: Guern
Tahar Rahim: Liathan
Denis O'Hare: Lutorio
Dakin Matthews: Claudio Marcello
Douglas Henshall: Cradoc
Paul Ritter: Galba
Pip Carter: Servio Placido
Julian Lewis Jones: Cassio
Ned Dennehy: Capo degli Uomini Foca
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