Luci della ribalta
Calvero è un uomo disilluso dalla vita ma fermamente convinto che essa merita di essere vissuta fino in fondo in qualunque parte del "copione" che essa ha ad ognuno assegnato. Che sia animale o vegetale o semplice sasso, del resto si rimarrà tutti dei dilettanti giacché è troppo poco il tempo che abbiamo a disposizione per diventare degli ottimi interpreti. Lui è un clown sul viale del tramonto e non riesce più a divertire il pubblico come un tempo e quando salva dal suicidio una giovane ballerina, egli si prodiga in tutti i modi per farle capire che non c'è nessuna ragione al mondo per compiere un simile gesto. Col tempo, disinteressatamente e con tanta pazienza e affetto riesce a farla tornare sul palcoscenico dove Tereza, la sua Terry, raggiunge un insperato successo di pubblico e critica. Per lei sono finiti i tempi brutti della sua adolescenza da orfana con una sorella che per mantenerla era costretta a prostituirsi e tutto il merito è di Calvero. Di lui si innamora perdutamente e a nulla valgono i suoi tentativi di dissuaderla. Lui è troppo vecchio e lei è innamorata in una maniera innaturale, forse solo dettata dalla pietà o da un profondo senso di riconoscenza. Non resta che lasciarla e continuare la sua esistenza da vagabondo racimolando qualche soldo con artisti di strada vecchi come lui. Ma lei all'apice del successo riesce a rintracciarlo ed organizza una serata tutta per lui nel teatro dove un tempo si esibiva e per evitare un fiasco che potrebbe solo nuocergli, assolda una claque per applaudirlo a scena aperta. Il suo numero sarà un successo strepitoso ma stanco e malandato crollerà per l'ennesimo attacco di cuore. Chiederà di essere portato tra le quinte per assistere al numero di ballo della sua Terry e spirerà subito dopo fissando per l'ultima volta le sinuose movenze della giovane ballerina.
Ci ha fatto tanto ridere ma anche piangere lacrime di viva commozione come in questo film e quella coperta che pietosamente lo copre nel finale è come un sipario che si chiude per sempre sul più grande artista di ogni tempo. Stupenda Claire Bloom nel ruolo della giovane e magistrale duetto finale di Chaplin con Buster Keaton. C'è anche Nigel Bruce, qui tanto presente e amato, nel ruolo dell'impresario teatrale e, immortale, la musica: la famosa Arlecchinata di Chaplin.
Capolavoro!!!
Ci ha fatto tanto ridere ma anche piangere lacrime di viva commozione come in questo film e quella coperta che pietosamente lo copre nel finale è come un sipario che si chiude per sempre sul più grande artista di ogni tempo. Stupenda Claire Bloom nel ruolo della giovane e magistrale duetto finale di Chaplin con Buster Keaton. C'è anche Nigel Bruce, qui tanto presente e amato, nel ruolo dell'impresario teatrale e, immortale, la musica: la famosa Arlecchinata di Chaplin.
Capolavoro!!!
lo sketch finale con Buster Keaton
la musica immortale
Limelight
USA 1952
Regia, soggetto, sceneggiatura e musiche: Charlie Chaplin
con
Charlie Chaplin: Calvero
Claire Bloom: Terry
Nigel Bruce: Impresario teatrale
Buster Keaton: Partner finale di Calvero
Sydney Chaplin: Neville
USA 1952
Regia, soggetto, sceneggiatura e musiche: Charlie Chaplin
con
Charlie Chaplin: Calvero
Claire Bloom: Terry
Nigel Bruce: Impresario teatrale
Buster Keaton: Partner finale di Calvero
Sydney Chaplin: Neville
Un Chaplin arrivato alla fine della sua spettacolare carriera Hollywoodiana...il film è del 1951. Lui si trasferisce in Svizzera con la famiglia nel '52 (per problemi di carattere burocratico e forse anche politco dovuti alla sua cittadinanza britannica) dove resterà fino alla fine dei suoi giorni (25/12/1977). In Svizzerà produrrà altri due film (ritenuti minori dalla critica), il primo con vena polemica sul "maccartismo" degli Stati Uniti: "Un Re a New York" (1957); ed il secondo con Sofia Loren e Marlon Brando nel cast: "La Contessa di Hong Kong" (1967). Si renderà conto di aver già dato molto al cinema e dal 1969 al 1975, produsse, per la nostra gioia, la versione sonora di alcuni capolavori: Il Monello, Il Circo e La Donna di Parigi.
RispondiEliminaSicuramente con "Le luci della ribalta" Chaplin propone l'immagine di sè stesso, artista disilluso, giunto alla fine della sua carriera...Calvero è Chaplin e Chaplin è Calvero...dopo aver dato tanto ad Hollywood sapeva di essere politicamente non gradito...forse perchè troppo fiero e trasperente nel dire ciò che pensava...infatti fu poi "costretto" all'esilio...
Se vi capita e se avete curiosità di conoscere un po' Chaplin, oltre alla enorme bibliografia sulla vita, vi consiglio di vedere il Film "Charlot" che è stato girato nel 1992, su proposta della figlia, con un cast da copogiro: Robert Downey Jr. (nel ruolo di Chaplin), Dan Aykroyd, Geraldine Chaplin (figlia di Charlot), Anthony Hopkins, Milla Jovovich, Moira Kelly, Kevin Kline, Diane Lane, Penelope Ann Miller, Paul Rhys, Marisa Tomei, Nancy Travis e James Woods.
Non è un capolavoro, ma è molto interessante...io l'ho molto apprezzato.