Guadalcanal ora zero
L' Ammiraglio William "Bull" Halsey, scampato per avaria della sua nave al largo di Pearl Harbour al proditorio attacco giapponese è più che mai deciso a mandare all'inferno quanti più giapponesi possibili. Si è già distinto in varie operazioni e quando prende il comando delle forze navali del Sud Pacifico si trova a contrastare un nemico assai più numeroso, armato e motivato. Guidato dal super ammiraglio e stratega Yamamoto, lo stesso che aveva ordito il micidiale attacco di Pearl Harbour anche se contrario a "risvegliare il gigante che dorme" ma costretto a farlo dal suo Alto Comando. Yamamoto sta per prendere definitivamente l'isola di Guadalcanal, snodo centrale e teatro di aspri combattimenti tra i due eserciti e da lì avrà via libera fino in Australia. Ha già predisposto un piano di resa da sottoporre agli americani ma Halsey non è tipo da arrendersi facilmente e pur in gravi difficoltà logistiche e inferiorità di mezzi ed uomini riesce a fermare l'avanzata giapponese sacrificando alcune sue navi ma rallentando e costringendo Yamamoto a ritornare sui suoi passi. Questi informato dei continui viaggi di Halsey a Guadalcanal per incoraggiare le sue truppe a rischio della propria vita, decide di fare altrettanto e di volare anch'egli sulla parte dell'isola controllata dai giapponesi. Purtroppo per lui gli americani sono riusciti a decifrare il loro vecchio codice in vigore da circa un anno e che Yamamoto aveva tentato di far cambiare senza i tempi necessari per la sua diffusione vista la decisione inderogabile di far visita alle sue truppe. E così scatta il piano americano di intercettare e abbattere il più temibile degli avversari e un P38 Lightning riesce con successo nell'impresa che segna un inesorabile declino alle mire espansionistiche giapponesi in Pacifico e conseguente sconfitta finale. Vediamo anni dopo l'Ammiraglio Halsey accudito dal fido cameriere filippino Manuel che veste i panni borghesi per abbandonare definitivamente la nave e la carriera militare per la meritata pensione.
Il film girato quasi fosse un documentario non presenta alcuna scena di azione e si avvale solo di dialoghi risultando comunque un piacevole ritratto storico senza fronzoli.
Il film girato quasi fosse un documentario non presenta alcuna scena di azione e si avvale solo di dialoghi risultando comunque un piacevole ritratto storico senza fronzoli.
Non esistono grandi uomini
ma solo grandi azioni
che gente normale è costretta
dalle circostanze a compiere
ma solo grandi azioni
che gente normale è costretta
dalle circostanze a compiere
Stati Uniti 1960
Regia: Robert Montgomery
con
James Cagney: Ammiraglio William F. Halsey Jr.
Dennis Weaver: Tenente Andy Lowe
Ward Costello: Capitano Harry Black
Vaughn Taylor: Comandante Mike Pulaski
Leon Lontoc: Manuel
Richard Carlyle: padre Frederic Gehring
James T. Goto: Ammiraglio Isoroku Yamamoto
James Yagi: Vice Amiraglio Jiro Kobe
Rollin Moriyama: Vice Ammiraglio Boshiroshima
Selmer Jackson: Ammiraglio Chester W. Nimitz
Frank Latimore: Halsey's Aide
James Cagney Jr.: marine
Robert Montgomery Jr.: marine
voce narrante di Emilio Cigoli
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