Preparati la bara!
Django è un pistolero che non vede l'ora di godersi la mogliettina nel ranch che finalmente può acquistare per trascorrere serenamente il resto della sua vita. Per questo non accetta le offerte di David Barry, un uomo ambizioso e senza scrupoli che ha appena intrapreso la carriera politica come senatore e mira a diventare addirittura governatore. Per le sue mire occorre tanto denaro per oliare gli ingranaggi della politica e quale migliore occasione può essere rappresentata da quel carico d'oro, che il buon Django, deve scortare per l'ultima volta prima di ritirarsi, dalla miniera all'agente governativo. Così Barry fa assaltare il convoglio, rubare l'oro e sterminare tutta la scorta compresa la moglie di Django con quest'ultimo solo ferito e ritenuto morto. Cinque anni sono passati e Django sotto mentite spoglie è diventato il boia della contea e aspetta solo il momento per potersi vendicare. Il perfido Barry col tempo ha messo le mani su quasi tutte le terre e chi si oppone viene denunciato con false accuse e testimoni e condannato all'impiccagione e Django allora entra in gioco con finte esecuzioni ovvero facendo indossare un corpetto ai condannati. Questi con un cappuccio nero in testa che nasconde un gancio provvidenziale restano a penzoloni fingendosi morti finché di sera, come di consueto, il boia non li tira giù per seppellirli. In questo modo Django ha radunato un piccolo gruppo di "resuscitati" con lo scopo di farsi aiutare nella vendetta contro un comune e odiato nemico: David Barry. Ma quando tutto è pronto il il gruppo, istigato da Garcia, un peone "fantasma" come loro, decide di assaltare l'ennesimo carico di oro invece di seguirlo da lontano, quello che serviva secondo i piani di Django per smascherare le malefatte e continue ruberie degli uomini di Barry. Così quest'ultimo beffato si mette alla loro ricerca anche se nel frattempo Garcia li ha traditi e uccisi tutti prendendosi tutto il malloppo. Django è rimasto solo e deve affrontarli tutti tenendo Barry per ultimo in modo da farlo confessare e in un pirotecnico finale condito da sparatorie, esplosioni e incendi, si arriva alla conclusione con Garcia che rintracciato e pentito accetta di riconsegnare l'oro aiutando Django a catturare Barry confidando a quest'ultimo che l'oro e il suo nemico si trovano al cimitero. Quando Barry arriva trova Django intento a scavare una fossa con su scritto il suo nome ma Barry è tipo astuto e risoluto ed è arrivato con una banda di messicani assoldata in extremis e costringe il nostro a continuare a scavare ma stavolta per lui e definitivamente. Come niente fosse Django continua finché arriva alla cassa dalla quale estrae una potente mitragliatrice con la quale uccide tutti. Un Terence Hill speculare a Franco Nero, compresi nome, pastrano, aspetto e bara con mitragliatore. Da segnalare le musiche di Gianfranco Reverberi molto belle e in particolare la canzone dei crediti iniziali You’d better smile cantata da Nicola Di Bari.
il finale
Preparati la bara!
Italia 1968
Regia: Ferdinando Baldi
con
Terence Hill: Django
George Eastman: Lucas
Horst Frank: David Barry
José Torres: Garcia
Pinuccio Ardia: Orazio
Guido Lollobrigida: Jonathan
Barbara Simon: Mercedes
Gianni Brezza: Alvarez
Luciano Rossi: Yankee
Ivan Scratuglia: Pat O'Connor
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