X-Men l'inizio
Quando gli X-Men portavano i "calzoni corti", come vivevano, da dove venivano e come si sono conosciuti nessuno ancora lo sapeva. Dopo questo film abbiamo un quadro abbastanza chiaro, anche se non se ne ravvisava la necessità, almeno per quanto riguarda i due principali: il Professor X e il suo acerrimo rivale Magneto un tempo grandi amici. Si parte da lontano, dal finire della seconda guerra mondiale e si attraversa il periodo storico che arriva fino alla crisi cubana, con i missili russi portati nel giardino degli Usa dopo che questi li avevano piazzati in Turchia. Così vicini che i sistemi di difesa non avrebbero avuto il tempo di portare le necessarie contro mosse. Ecco quindi che i nostri "mutanti" hanno un ruolo primario nello scongiurare una simile catastrofe. Se noi oggi siamo ancora su questa terra lo dobbiamo a loro. Al Professor X che con doti mentali straordinarie e acuite dai potenti mezzi della CIA è riuscito in poco tempo ad individuare e riunire questi strani fenomeni della mutazione genetica umana e soprattutto addestrarli e renderli consapevoli delle grandi potenzialità che hanno e che possono essere di aiuto e stimolo al resto dell'umanità ancora "non progredita" come loro. Di tutt'altro avviso è Magneto che insegue una sua personale vendetta contro l'incarnazione del male, che al momento ha le sembianze di Sebastian Shaw alias il terribile Dottor Schmidt che lo ha "seguito e studiato" in un campo di concentramento in Polonia dove per fargli tirar fuori il suo immenso potere sui metalli gli ha dovuto ammazzare la madre davanti agli occhi. E' la rabbia e l'odio che fanno scattare il suo potenziale sovrumano anche se il Professore ha cercato di fargli capire che il suo potere è ancor più grande se scaturisce con un misto di compassione. Ma quando uno si impone una strada da seguire non c'è verso e una volta scongiurata la catastrofe nucleare e ucciso il suo odiato incubo, Magneto teme che non potrà mai essere accettato dagli uomini normali e inutilmente contrastato dal professore, con altri mutanti d'accordo con le sue idee abbandona la squadra creandone una propria e dando inizio alla futura rivalità. Wolverine non è ancora della partita anche se appare brevemente nella fase di arruolamento quando seduto al banco di un bar, liquida perentoriamente il professore e Magneto con un secco "non rompetemi i coglioni". Wolverine si sa è un tipaccio. Ma in futuro avrà modo di dimostrare tutto il suo valore nella squadra dei buoni. Tanti effetti e tutti di notevole impatto visivo in un film facile e piacevole da vedere.
Stati Uniti 2011
Regia: Matthew Vaughn
con
James McAvoy: Charles Xavier - Professor X
Michael Fassbender: Erik Lehnsherr - Magneto
Rose Byrne: Moira MacTaggert
Jennifer Lawrence: Raven Darkholme - Mystica
January Jones: Emma Frost
Kevin Bacon: Sebastian Shaw
Nicholas Hoult: Hank McCoy - Bestia
Lucas Till: Alex Summers - Havok
Edi Gathegi: Armando Munoz - Darwin
Caleb Landry Jones: Sean Cassidy - Banshee
Jason Flemyng: Azazel
Zoe Kravitz: Angel Salvadore
Hugh Jackman: Wolverine
non so perchè ma è un genere di film che non mi attira ... mah ...
RispondiEliminabeh certo non è un film che ti coinvolge di testa è più che altro un passatempo che la moderna computer grafica rende assai piacevole perchè succedono cose inimmaginabili che nei film passati era impossibile da rendere così verosimile tra l'altro
Elimina;-))
Gli ultimi X-MEN erano diventati quasi indigesti...davvero senza capo nè coda...utilizzando una metafora culinaria: lo stesso polpettone con salsa diversa.
RispondiEliminaDevo dire invece che questo ultimo X-MEN è molto più carino, c'è sullo sfondo un briciolo di storia che rende il mix sempre più interessante e ci sono risposte ai perchè del primo episodio.
Il tutto in un piacevole equilibrio di forze.
Lo consiglio...ovviamente per una serata senza troppe pretese...