Il terrore dell’ Oklahoma
Gustosa parodia western ben diretta dal regista Mario Amendola che ne cura anche soggetto e sceneggiatura. A Rio Placido le cose non vanno molto bene a causa delle continue scorrerie di Duke Travis e la sua banda che ha scoperto che nel sottosuolo del paese si trova una ricca vena d'oro e vuole impossessarsene scacciando tutti gli abitanti. Per ora si limita solo a impaurirli sparando all'impazzata per le vie, bevendo a scrocco nel saloon dove sono molto interessati alle ragazze che vi lavorano. Ma ben presto scatterà l'ultimatum e tutti dovranno sloggiare se non vogliono finire ammazzati. Così, visto che in paese c'è uno sceriffo che ha paura perfino della sua ombra, alcuni notabili decidono di assoldare Clay Norton da tutti conosciuto come "il terrore dell'Oklahoma" al quale aggiunge anche il non meno eloquente nomignolo di "vice terrore del Texas", segno evidente, quest'ultimo, che in Texas c'è chi è ancora più spietato di lui. Ma a dispetto di tale fama il nostro non fa altro che rimediare figuracce e se pur veloce con la pistola a pugni è una frana e spesso lo ritroviamo steso al tappeto con attorno i cittadini speranzosi e delusi nel tentativo di rianimarlo. Dello sceriffo manco a parlarne, e allora la popolazione decide che è meglio abbandonare tutto e partire. Ma Clay Norton non ci sta, è talmente tonto che non ricorda i tanti cazzotti presi e obbliga lo sceriffo a restare con lui in paese per affrontare definitivamente la banda di Duke e cercare di eliminarla o morire da eroi. Non spareranno nemmeno un colpo perché tutto il lavoro lo farà nonno Bouganville, tra i fondatori del paese, con la sua numerosa famiglia di quaccheri, tutti interpretati dall'ottimo Alberto Sorrentino, che grazie a un venditore turco di tappeti apprendono che la sua religione musulmana, al contrario della loro, prevede l'uso delle armi quando addirittura "impalare" il nemico. E così abbracceranno la sua religione e daranno un caloroso benvenuto a Duke Travis mettendo la parola fine alle sue malefatte. Nella festa finale, con le ragazze del saloon ci sarà modo di divertirsi e abbandonarsi finalmente all'amore, mentre il nonno con la sua numerosa famiglia pregherà in ginocchio rivolto verso la Mecca.
il nonno apprende i dettami della nuova religione |
Il terrore dell'Oklahoma
Italia 1958
Regia: Mario Amendola
con
Maurizio Arena: Clay Norton
Delia Scala: Betsabea
Alberto Bonucci: Benny
Mario Carotenuto: Dott. McNamara
Alberto Farnese: Bogart
Livio Lorenzon: Duke Travis
Valeria Moriconi: Shirley
Alberto Sorrentino: tutti i membri della famiglia Bouganville
Tiberio Murgia: Cowboy
Pupella Maggio: infermiera
Elio Crovetto: Bill 'Fuoricentro'
Toni Ucci: Joe
Nino Nini: Martin
Benito Stefanelli: Harry Sangue
un orgia religiosa direi ... :D
RispondiEliminain bianco e nero anni '50 senz'altro da vedere e in alcuni tratti addirittura esilarante diciamo un po' sul genere delle commediole che mandava in onda mamma rai a quei tempi
RispondiEliminase vi capita non perdetevelo
;-))
io l'avevo registrato lo scorso gennaio su Iris dTT
Leggo dei nomi non da niente ... tipo l'adorata Pupella Maggio ...
RispondiEliminainfatti
Eliminaattori e caratteristi di prima compreso lo Stefanelli che sta scaldando i motori per i tanti ruoli nel genere spaghetti futuri
Ciao Ernesto
RispondiEliminaè morto Ernest Borgnine 95 anni di origini italiane si è fatto apprezzare e amare in tutto il mondo per quel fisico corpulento e un faccione bonario di quelli che non si dimenticano.
Ci mancherai