Bill il taciturno
Massimo Pupillo qui con lo pseudo di Max Hunter lancia George Eastman, il genovese Luigi Montefiori, nel filone western col ruolo di protagonista. Una carriera, la sua, costellata da film tra i più vari e molto popolari all'epoca, dal western alla commedia erotica fino al genere horror, arrivando perfino alla regia dopo una intensa attività di sceneggiatore. Insomma Eastman è stato un protagonista nel mondo del cinema e anche molto apprezzato se pur in un genere minore che in America viene definito B-Movie. Io l'ho sempre visto come un sosia di Giuliano Gemma per via di una somiglianza e di una prestanza fisica e agilità comune. Qui è Bill, un pistolero che con modi spicci e una moralità discutibile, a volte peggio dei banditi ai quali rende la vita .. breve, cerca di ripulire una zona di confine in mano a una serie variegata di malavitosi riempiendosi le tasche dell'onesto lavoro di costoro. Santa Ana in Texas, un buco di paese, abbandonato da tutti e dove regna incontrastato Thompson spalleggiato dai suoi uomini e da dove partono carichi di trafficanti d'armi diretti in Messico coi quali fa dei buoni affari. Appostato sulle gole che portano oltre confine, c'è però sempre in agguato El Santo con la sua banda abile nell'attaccare i carri e depredarli ammazzandone chi li scorta. Capìta l'antifona, Bill inizia la sua "opera di bonifica" della zona con soventi scontri a fuoco contro piccoli gruppi di banditi, creando scompiglio nelle varie fazioni e riuscendo a mettere gli uni contro gli altri fino all'assalto da parte di El Santo al villaggio, dove un cruento scontro a fuoco porrà fine alla sua vita lasciando Thompson con pochi scagnozzi. A quel punto per Bill è un gioco da ragazzi terminare il lavoro e ripartire da quel villaggio, reso ormai fantasma, con un bel gruzzolo di denaro. C'è posto anche per la bella Linda, tenuta segregata dal cattivo Thompson, che è pronta a riversare nel bel pistolero tutta la sua gratitudine e il suo amore.
In generale un buon film con buone dinamiche e tagli di inquadratura ottimali per le modeste risorse degli esterni. Eastman si fa apprezzare aldilà di un orrendo taglio di capelli a metà strada tra il capellone e il militare di quei tempi, mentre per Liana Orfei non c'è niente da fare: tanto brava nel mondo circense quanto insulsa davanti alla cinepresa.
In generale un buon film con buone dinamiche e tagli di inquadratura ottimali per le modeste risorse degli esterni. Eastman si fa apprezzare aldilà di un orrendo taglio di capelli a metà strada tra il capellone e il militare di quei tempi, mentre per Liana Orfei non c'è niente da fare: tanto brava nel mondo circense quanto insulsa davanti alla cinepresa.
Bill il taciturno
Italia 1967
Regia: Max Hunter
con
George Eastman: Bill
Liana Orfei: Linda
Mimmo Maggio: El Santo
Luciano Rossi: Thompson
Peter Hellman: trafficante d'armi
Spartaco Conversi: Miguel
Federico Boido: scagnozzo col tic
Paul Maru: Steve
Antonio Toma: Pedro
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