Ulisse
Questa è una storia di dei e di eroi mitici. E' la storia di un mondo favoloso nel quale la realtà e il soprannaturale si confondono e gli uomini e le divinità lottano fra loro. E' il poema dell'eroe Ulisse, che Omero, il più antico e il più grande poeta del mondo ha cantato tremila anni fa.
Da dieci anni i Greci assediavano Troia, da dieci anni invano e un giorno stanchi e delusi abbandonarono il campo e sul bianco arenile non rimase che un grande cavallo di legno. Oh Troiani perché lo trascinaste festanti nelle vostre mura? Non sapevate che nel suo cavo ventre l'astuto Ulisse tramava la vostra rovina? Non sapevate Troiani ed esultavate insensati per la vittoria e la pace. Ma nella notte Ulisse discese dall'alto cavallo e, ai Greci tornati con il favore delle tenebre, spalancò la grande porta sacra. Gli Dei chiusero gli occhi e le mura della città avvamparono. Oh grida dei massacri! Oh agonia degli uccisi! Fu grande la strage della gente di Troia ebbra e indifesa. Fu grande la strage, ma più grande la superbia di Ulisse. Egli salì al tempio del Dio Nettuno, Re dei Mari e protettore di Troia e ne abbatté la statua. Allora Cassandra lo maledisse:
Maledetti voi Greci profanatori e tu tre volte maledetto Ulisse! Possa l'ira di Nettuno discendere su di te! Non avrai più pace e morirai negli abissi del mare.
Ulisse, il mito, l'eroe che meglio di ogni altro personifica l'uomo e la sua voglia di conoscenza. Nel suo vagare in contrasto con i capricci degli Dei beffardi, molti, me compreso, vedono da sempre il cammino dell'umanità, a volte gioioso e altre angoscioso, alla ricerca delle sue origini spinti dal desiderio di sapere chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Quando penso ad Ulisse me lo immagino come Kirk Douglas, stupendo interprete in questo film che segna l'inizio del periodo aureo del cinema italiano quando Hollywood sbarcò a Cinecittà. Mario Camerini, coadiuvato da uno stuolo di aiuto registi tra i quali spiccava Mario Bava, ha lasciato un'impronta indelebile, con questo film, nella storia del cinema mondiale. Oltre alla buonissima interpretazione fornita dal citato Douglas c'è da segnalare una stupenda Silvana Mangano nel doppio ruolo Penelope/Circe, del giovane Franco Interlenghi, Telemaco, e del bravo Anthony Quinn in quello di Antinoo, il pretendente principale tra i Proci. Molti altri attori non accreditati e tra i quali spiccano Alberto Lupo, la giovanissima Marisa Allasio, Andrea Bosic e tanti altri a degno contorno di un cast imponente, dove la giovanissima Rossana Podestà si palesa nelle vesti della bellissima Nausicaa.
Colei che accoglie il naufrago Ulisse e se ne innamora fin quando lui non ritrova la memoria e inizia il racconto delle sue disavventure. Dallo scontro col terribile Polifemo al passaggio nelle acque insidiose delle Sirene e fino all'esilio tra le braccia della Maga Circe dispensatrice di amore e oblio finché dall'oltretomba giungono le anime degli Eroi morti nell'assedio di Troia e soprattutto sua madre, morta aspettando invano il suo ritorno che lo sprona, maledetta da Circe, a ritornare ad Itaca dove moglie e figlio sono disperati in sua attesa. Il ritorno sotto le spoglie di un mendicante, la rivelazione, la vendetta terribile ma giusta e la speranza di poter vivere sereno con i suoi cari gli ultimi anni che gli restano.
Maledetti voi Greci profanatori e tu tre volte maledetto Ulisse! Possa l'ira di Nettuno discendere su di te! Non avrai più pace e morirai negli abissi del mare.
Ulisse, il mito, l'eroe che meglio di ogni altro personifica l'uomo e la sua voglia di conoscenza. Nel suo vagare in contrasto con i capricci degli Dei beffardi, molti, me compreso, vedono da sempre il cammino dell'umanità, a volte gioioso e altre angoscioso, alla ricerca delle sue origini spinti dal desiderio di sapere chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo. Quando penso ad Ulisse me lo immagino come Kirk Douglas, stupendo interprete in questo film che segna l'inizio del periodo aureo del cinema italiano quando Hollywood sbarcò a Cinecittà. Mario Camerini, coadiuvato da uno stuolo di aiuto registi tra i quali spiccava Mario Bava, ha lasciato un'impronta indelebile, con questo film, nella storia del cinema mondiale. Oltre alla buonissima interpretazione fornita dal citato Douglas c'è da segnalare una stupenda Silvana Mangano nel doppio ruolo Penelope/Circe, del giovane Franco Interlenghi, Telemaco, e del bravo Anthony Quinn in quello di Antinoo, il pretendente principale tra i Proci. Molti altri attori non accreditati e tra i quali spiccano Alberto Lupo, la giovanissima Marisa Allasio, Andrea Bosic e tanti altri a degno contorno di un cast imponente, dove la giovanissima Rossana Podestà si palesa nelle vesti della bellissima Nausicaa.
Colei che accoglie il naufrago Ulisse e se ne innamora fin quando lui non ritrova la memoria e inizia il racconto delle sue disavventure. Dallo scontro col terribile Polifemo al passaggio nelle acque insidiose delle Sirene e fino all'esilio tra le braccia della Maga Circe dispensatrice di amore e oblio finché dall'oltretomba giungono le anime degli Eroi morti nell'assedio di Troia e soprattutto sua madre, morta aspettando invano il suo ritorno che lo sprona, maledetta da Circe, a ritornare ad Itaca dove moglie e figlio sono disperati in sua attesa. Il ritorno sotto le spoglie di un mendicante, la rivelazione, la vendetta terribile ma giusta e la speranza di poter vivere sereno con i suoi cari gli ultimi anni che gli restano.
Oggi, la reggia di Ulisse, i massi di Polifemo, il sorriso di Penelope, gli incanti della maga Circe, tutto giace confuso nella medesima polvere. Ma l'immortalità che l'Eroe rifiutò da una Dea un poeta gliela offrì più tardi e il canto di Omero aleggia per sempre nel mondo consacrato dal genio greco come da un sorriso di Dio.
Italia, USA 1954
Regia: Mario Camerini
con
Kirk Douglas: Ulisse
Silvana Mangano: Penelope / Circe
Franco Interlenghi: Telemaco
Anthony Quinn: Antinoo
Rossana Podestà: Nausicaa
Jacques Dumesnil: Alcinoo
Sylvie: Euriclea
Elena Zareschi: Cassandra
Evi Maltagliati: Anticlea
Ludmilla Dudarova: Arete
Tania Weber: Eucalicanto
Piero Lulli: Achille
Ferruccio Stagni: Mentore
Umberto Silvestri: Polifemo
Gualtiero Tumiati: Laerte
Grande ulisse primo vero personaggio gay friendly della narrativa, con i suoi amici proci e quel resistere a scoparsi le sirene.
RispondiEliminaLa voce narrante iniziale è bellissima...chi è il doppiatore?
RispondiEliminaè Emilio Cigoli o sbaglio?
non sbagli è lui
Eliminala leggenda vivente oltre il secolo di slancio
RispondiElimina101 tanti carissimi auguri 101
Issur Demsky Danielovitch