C’era una volta un piccolo naviglio
D
ei tanti improbabili mestieri nei quali abbiamo visto all'opera l'amatissima coppia, questo di collaudatori di strumenti a fiato e trombette è senz'altro il più bizzarro. Ed è anche fonte di un fortissimo esaurimento per Ollio che, secondo il sempre presente Finlayson, stavolta in veste di medico, necessita di "aria salmastra" ovvero vita di mare unita a tantissimo latte di capra. Ollio è quindi affetto da una rara forma di cornofòbia (l'accento sulla seconda o - mi raccomando) e come sente suonare uno strumento a fiato viene preso da una furia irresistibile che lo porta a distruggere tutto quello che gli capita attorno. Come sempre il suo migliore amico, non pago del lavoro si faceva pure insegnare a domicilio a suonare il trombone e semplice e puro com'è lo porta in vacanza scatenando le ire dell'amico che non sa che proprio quel trombone sarà la loro salvezza. Difatti imbranati e inadatti alla vita sul mare, han pensato bene di restarsene in barca ma attraccati al molo, così che respireranno l'aria salmastra senza i rischi della navigazione. La capra che si son portati dietro per il famoso latte non va munta per la barbetta e Ollio ne fa le spese finendo in mare con una testata dello scorbutico, ma a ragione, animale che di notte non trova niente di meglio da fare che rosicchiare la fune di ormeggio con il risultato che i nostri amici si ritrovano al risveglio in alto mare. Stanlio per la verità, se Ollio non si fosse opposto, l'avrebbe fatta dormire con lui in cuccetta piuttosto che lasciarla legata sul molo come ordinato dall'irascibile compagno. Ma i guai non vengono mai soli e di notte è salito a bordo un pericoloso malvivente ricercato dalla polizia: Nick Grainger. I due, sorpresi e increduli, cercano sulle prime di farsi rispettare pretendendo che costui abbandoni la barca ma riconosciuto il soggetto da una foto segnaletica sul giornale, ritornano a più miti consigli e servizievoli son costretti a preparargli la colazione con i nuovi nomi a loro affibbiati dal bruto di Allocco (Ollio) e Balordo (Stanlio). Senza viveri a bordo i due son costretti a "rimediare" con gli ingredienti più disparati trovati a bordo, dalle saponette alla stoppa del lume ad olio, fonte di irresistibile comicità per lo spettatore ma decisamente meno per Nick, che accortosi, pretende siano loro a mangiarla e se non lo fanno saranno botte. Ecco allora che magicamente il trombone suonato da Stanlio con tutto il fiato che ha in corpo risveglia la furia nel compagno che preso coraggio ha il sopravvento sull'energumeno poco prima che arrivi una motovedetta della polizia inviata sulle loro tracce dal proprietario della barca. Da vedere come tutti gli altri della coppia più bella del mondo.
Saps at Sea
Stati Uniti 1940
Regia: Gordon Douglas
con
Stan Laurel: Stanlio
Oliver Hardy: Ollio
James Finlayson: Dr. J.H. Finlayson
Ben Turpin: idraulico strabico
Charlie Hall: portinaio
Sam Lufkin: capo della fabbrica di corni
Robert McKenzie: Capitano McKenzie
Richard Cramer: Nick Grainger il bandito
Harry Bernard: Capo della polizia
Eddie Borden: Impiegato affetto da cornofobia
Francesca Santoro: Dora la bambina
Patsy O'Byrne: madre di Dora
Particolarmente apprezzabile per le musiche di Marvin Hatley, solito immortale corredo sonoro, e le voci di Sordi e Zambuto indissolubilmente legate al duo nella memoria di tutti noi
RispondiEliminaquoto
Eliminaanche a me sono impressi con quelle voci e quando li sento ridoppiati da altri
mi dispiace molto