Seminò morte... lo chiamavano il Castigo di Dio!
A
rrestato ingiustamente per un furto non commesso, l'ex sceriffo Django conta di dimostrare la sua innocenza. Un baule di denaro frutto delle offerte dei cittadini di Silver City per la costruzione della nuova chiesa e della scuola, è stato rubato e Django si ritrova a dividere la cella con un bandito messicano di nome Spirito Santo. Costui lo fa evadere e conduce al covo dei suoi complici che nottetempo uccidono lo sceriffo e lo liberano. Django conta di catturare i veri ladri e dimostrare la sua innocenza, facendo intendere ai messicani che non è il responsabile del furto e che quindi non nha il denaro che vogliono. Spirito Santo diversamente dai suoi complici, sembra animato da fermenti rivoluzionari volendo con quei soldi comprare le armi per la "revoluciòn" capeggiata da Ramirez. E' anche in combutta con Scott Miller, un losco individuo che trama nell'ombra e che è un vecchio nemico di Django, da lui attivamente ricercato, per vendicarsi della morte di suo fratello, ucciso da Scott per rubargli pochi dollari. E' lui che ha fatto rubare il denaro ed è lui che gestisce le due bande con i suoi scagnozzi in città e i messicani fuori che, contravvenendo ai suoi ordini, ogni tanto compiono scorrerie e ruberie in proprio a danno di diligenze di passaggio. Django troverà in Spirito Santo un provvidenziale alleato essendo l'uomo diverso dagli altri tagliagole e con lui riuscirà a recuperare il denaro per riconsegnarlo alla cittadinanza, prima di regolare i conti con l'acerrimo rivale. Scott dopo averlo fatto catturare, perderà tempo per chiudere i conti con l'ex sceriffo, consentendo a Spirito Santo di liberarlo prima di venire ucciso da Scott che verrà a sua volta freddato da Django nel finale di questo modestissimo esempio di western nazionale, ormai al capolinea.
Roberto Mauri con l'orrendo pseudo di Robert Jhonson, dirige nella campagna romana, con l'immancabile casolare di Via delle Pietrische a far capolino, un cast modesto in una trama convenzionale e con un montaggio a dir poco raffazzonato, con Django che sui manifesti da ricercato affissi dopo l'evasione diventa Durango e con la chicca della doppia morte del notissimo stunt Giovanni Cianfriglia che in entrambi i casi, vestito da messicano, muore a inizio e verso la fine del film. Infine il protagonista Brad Harris, un americano per tutte le stagioni dell'allora cinema nazionale, dallo spy al western senza fare una piega, è, a livello recitativo, surclassato dal venezuelano José Torres, all'epoca anche lui presenza quasi fissa del nostro cinema western.
Seminò morte... lo chiamavano il
Castigo di Dio!
Italia 1971
Regia: Roberto Mauri
Musiche Vasili Kojucharov
con
Brad Harris: Django
José Torres: Spirito Santo
Vassili Karis: Scott Miller
Maretta Procaccini: Susan
Zara Cilli: Giselle
Roberto Messina: uno sgherro di Scott
Franco Pasquetto: un complice di Spirito Santo
Matilde Antonelli: Marianne
Gino Turini: Pedro
Irio Fantini: scagnozzo
Emilio Messina: uno sgherro di Spirito Santo
Sandro Scarchilli: Ramon
non accreditati
Giovanni Cianfriglia
Attilio Dottesio
Fortunato Arena
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