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Bonnie e Clyde all'italiana
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Sorpresi in banca durante una rapina, due sfortunati avventori vengono presi come ostaggio dai banditi che, dopo aver riempito una valigia di banconote, se li portano appresso. Lui è Leo Gavazzi, un modesto rappresentante di giocattoli e scherzi da carnevale, mentre lei è una impiegata delle Ferrovie, Rosetta Foschini, miope, che preferisce farsi chiamare Giada che è più bello del suo vero nome. E' talmente svampita e imbranata che senza occhiali, perduti nel trambusto in banca, è pressoché cieca e crede che il suo sfortunato compagno di sorte sia un eroico e baldo giovane. Lui, in realtà timido e impacciato, gliel'ha fatto credere, quando è rinvenuta dopo che la macchina che li portava via si è ribaltata per strada. Leo si è subito ripreso e ha aiutato la ragazza a mettersi in salvo in un capannone abbandonato, prima che l'altra macchina dei banditi giungesse sul posto a soccorrere i tre in auto con gli ostaggi rimasti tramortiti. Nella confusione però l'uomo ha preso la valigetta sbagliata e invece del suo campionario ha trovato i soldi che intende riconsegnare alla banca per chiudere la faccenda. Ma le telecamere interne hanno ripreso le fasi della rapina e l'uomo con la ragazza vengono scambiati per il capo banda e la sua pupa con vasta eco sui notiziari TV e sui giornali, tale da costringerli a darsi alla macchia per studiare il da farsi. Nel frattempo la banda ha scoperto di avere perso i soldi e si attiva per cercare i due che credono anch'essi siano dei ladri professionisti, di quelli da prendere con le molle. Così mentre la polizia li bracca e i banditi pure, con i media che li paragonano a novelli Bonnie & Clyde, i due, con lei sempre orba, fuggono verso la Toscana in modo rocambolesco, per venire contattati a bordo di un treno, travestiti da punk, da un tizio che si dice essere un pericoloso evaso francese, ricercato. Lui propone loro un colpo, studiato in carcere, che può fruttare 5 miliardi e facilissimo da realizzare e visto che sono ricercati per fatti non commessi, i due pensano bene che è giunta l'ora di commetterne uno vero. Il colpo è a un portavalori e nonostante i maldestri tentativi portati a più riprese, i due riescono a bloccare il mezzo, per venire poi catturati a loro volta dai famosi banditi che li braccavano. Il furgone viene portato a bordo di una nave per scoprire che al suo interno ci sono i carabinieri e che il famoso evaso francese altri non era che un capitano travestito. Costui spiega l'indomani ai due in caserma che sapeva della loro estraneità ma che gli avevano fatto comodo per mettere le mani sulla banda e dopo aver recuperato la valigia di denaro rubato è anche riuscito a restituire quella del campionario a Leo che finalmente è visto nelle sue reali fattezze dalla donna, finalmente provvista di occhiali. Teme, il tapino, di venir respinto dall'avvenente giovane della quale è innamorato perso, in quanto non certo un bel fusto come lei si aspettava. Così dopo aver salutato mestamente tutti, si allontana con la sua valigia in preda al più cocente sconforto, ignaro che la giovane sta per raggiungerlo e proporgli di fuggire insieme, dopo averlo invitato a sbirciare nella valigetta che ha in mano. E' piena di soldi, avendola lei stessa abilmente scambiata in caserma, e con quelli potranno vivere da nababbi all'estero, per la gioia e incredulità del raggiante Leo. Un jumbo dell'Air India con i due a bordo, decolla da Roma alla fine di questa simpatica e brillante commedia.
Villaggio non discosta il suo personaggio da quello di Fantozzi che lo rese celebre, anche per acuire le differenze tra lui e la stupenda, bellissima, seducente, incredibile Ornella nazionale e nonostante un trucco volto a renderla volutamente caricatura deformata di sé stessa. Senza riuscirci ovvio. 😉.
Bonnie e Clyde all'italiana Italia 1983
Regia: Steno Musiche Guido e Maurizio De Angelis con Ornella Muti: Rosetta Foschini Paolo Villaggio: Leo Gavazzi Jean Sorel: capitano dei carabinieri Nando Murolo: Marsigliese Antonio Allocca: medico Max Turilli: turista tedesco Leonardo Cassio: ottico Giorgio Serafini: poliziotto Giuseppe Picciotto: poliziotto Fulvio Mingozzi: dottor Dominici Alvaro Gradella: fidanzato di Rosetta Corrado Olmi: negoziante di giocattoli e con Martufello: tassista Loris Bazzocchi: un rapinatore Antonio Basile: un rapinatore Eugenio Masciari: un rapinatore Valentino Simeoni: giornalaio Ennio Antonelli: giostraio Naike Rivelli: bambina col pallone alle giostre
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
S tefano Cunningham col fido keats ha spodestato Re Enrico proclamatosi al suo posto Sovrano d'Inghilterra . Il vecchio re morente e in attesa del ritorno di suo figlio dalla Terra Santa aveva dato pieni poteri al fido York al quale aveva consegnato la sua figlioletta per metterla in salvo. Ma York viene subito incarcerato e torturato affinché riveli il luogo dove è custodita la mitica Spada Normanna che conferisce a chi la impugna il diritto assoluto di governare su tutti i popoli della Britannia. Prima di morire il vecchio rivela a un altro detenuto che il luogo dove la spada è nascosta è inciso nel retro di una medaglietta che aveva al collo la piccola figlia del re defunto. Quel detenuto che riesce ad evadere è il giovane e valoroso Ivanhoe di ritorno dalla Terra Santa in incognito dove combatteva col figlio del re morto in battaglia. La situazione in patria è quindi cambiata ma per fortuna c'è gente disposta a battersi contro il tiranno e può iniziare la lotta c...
Tratto da " I sei Napoleoni " di Conan Doyle , è uno dei più bei thriller della coppia storica Rathbone - Bruce . Il celebre investigatore sventa, subito ad inizio del film, il furto della preziosissima " Perla dei Borgia " in viaggio su una nave diretta in Inghilterra. Travestito da religioso si presta al gioco della bella Naomi Drake che gli consegna la preziosa refurtiva nascondendola in una macchina fotografica confidando nel fatto che essendo un pastore anglicano non verrà perquisito in dogana e quindi le foto non andranno distrutte. Holmes consegna invece la perla al museo e la ragazza ritornata in possesso della macchina la scopre vuota dal suo capo che non tarda a mettersi in moto per rubarla a sua volta dal museo. Costui, Giles Conover , è un acerrimo nemico, un pericoloso furfante che Holmes da tempo vuol mettere al sicuro e quando scatta l'allarme del museo e Giles scappa con la perla, travestito da inserviente, per Holmes non ci sono dubbi: è ...
N on montare una tenda sulla tua nave, non dormire mai in casa perché un nemico all'interno potresti trovare. Sul suo scudo dorme il vichingo e con la spada in mano. La volta celeste è la sua tenda. Quando imperversa feroce la bufera issa la vela fino in cima. Oh come è felice il re della tempesta! Conducila verso il vento, falla volare! Meglio affondare che ammainare. Chi si arrende è schiavo delle sue paure ... Asbjörn figlio del defunto Re Harald è scampato ad una faida interna che ha visto suo padre soccombere a chi ora li ha banditi. Con gli uomini rimasti fedeli sta navigando alla volta di Lindisfarne in Inghilterra ma una violenta tempesta li fa naufragare su una costa rocciosa. I sopravvissuti comprendono di trovarsi molto più a nord, in Scozia , quando vengono attaccati da un drappello militare che viene da loro respinto e decimato. Solo un soldato riesce a salvarsi correndo con un cavallo al castello del suo padrone Re Dunchaid . Il gruppo scortava la principe...
A nni dopo la strage della sua famiglia, Shane torna sul luogo del massacro, la sua vecchia casa abbandonata e semi distrutta, nella quale persero la vita, i suoi genitori e la sua sorellina in tenerissima età. Trucidati dagli uomini di Ralph Magdalena che aveva messo gli occhi su di un loro piccolo terreno dove Joe , il padre di Shane, dissodandolo, aveva trovato una grossa pepita. Ralph è un prepotente e sta da tempo prendendo con la forza tutte le terre e quella in particolare non se la voleva lasciar scappare e di fronte alla resistenza dell'uomo non aveva esitato a trucidare lui e tutta la sua famiglia compresa la piccola sorellina. Shane era fuori per lavoro e col tempo è diventato abilissimo con la colt, cosa che gli consente di prendersi la sua vendetta sorprendendo e uccidendo i primi scagnozzi che gli capitano a tiro. Ma in un agguato, viene successivamente ferito ad una gamba e solo grazie al piccolo Kristian che lo ritrova esanime poco distante dalla sua fattor...
Un film irrinunciabile per chi ama lo Sport, con la "S" maiuscola, ma anche per chi crede ancora nei valori dell'amicizia, della fede e non del bigottismo, del rispetto dell'avversario. Un film che ha segnato, per certi versi, la mia visione dello sport e fatto amare ancor di più l'atletica ed in particolare la corsa. Negli anni in cui è uscito questo film, nell'atletica mondiale ed in particolare nel mezzofondo erano al loro apice Steve Ovett, Steve Cram e l'immenso Sebastian Coe. La colonna sonora è divenuta de facto l'inno dello sport. Buona Visione. Titolo originale Chariots of Fire Paese Gran Bretagna Anno 1981 Durata 123 min Colore colore Audio sonoro Rapporto 1,66:1 Genere drammatico, storico, sportivo Regia Hugh Hudson Sceneggiatura Colin Welland Produttore David Puttnam Dodi Al-Fayed Interpreti e personaggi Ben Cross: Harold Abrahams Ian Charleson: Eric Liddell Nigel Havers: Lord Andrew Lindsay Nicholas Farrel...
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