Bianco di Babbudoiu
I fratelli Michele, Roberto e Giusy gestiscono, con il marito di lei, il bocconiano Stefano, l'azienda vinicola di famiglia fondata dal babbo defunto e che vuole essere finalmente lanciata in grande stile anche all'estero, specie in Cina, mercato che alletta molto e per il quale iniziano a organizzare meeting e convention per pubblicizzare il loro prodotto. Ma le idee in grande stile dei volenterosi e baldanzosi giovani cozzano in breve con un debito accumulato in banca di circa mezzo milione di euro che secondo il progetto inziale sarebbe stato finanziato coi fondi europei per le giovani imprese. Progetto che Bruxelles ha però inesorabilmente bocciato, costringendo Michele, Roberto e Stefano a rientrare con la banca nel giro di 15 giorni al massimo. Giusy è tenuta all'oscuro, anche se in breve si accorge che qualcosa non va nel marito che è sempre tra le nuvole, pensoso e dai modi strani, come ad esempio l'aver nascosto il quadro del famoso pittore Botarga, oltre ad essere freddino a letto. Non sa ancora che i tre stanno cercando di racimolare il denaro necessario, dando fondo ai risparmi e agli oggetti di valore che possiedono, come l'anello di fidanzamento che Michele aveva comprato per la sua ragazza. Nonostante gli sforzi dovranno affrontare una serie di situazioni grottesche, come gare di bevuta paesane o sfide a sfondare saracinesche con la testa, per vincere del denaro che risulterà essere insufficiente fino al colpo di scena finale. Una partita di vino speciale del babbo, il Bianco di Babbudoiu che una manager vuole acquistare in blocco. Lei, agente del grande pianista Lars Emanuelson, ingaggiato e pagato a suo tempo per la campagna pubblicitaria, aveva assaggiato quella partita, rimanendone estasiata, sebbene fosse un rosso di corpo etichettato come bianco. I ragazzi manco sapevano che era lì da qualche parte e adesso, spolverate le bottiglie, valeva una fortuna con la quale sanare i debiti e ripartire alla grande. C'era solo un piccolo particolare che non quadrava ovvero che il vino era un rosso di corpo e non bianco come recitava l'etichetta sulla bottiglia, scoprendo che era dovuto ad uno dei tanti errori di Michele che aveva ordinato etichette per il vino di babbo che credeva bianco. Ma fa niente, l'importante è che sia buono!🍷 e che il film ci abbia regalato momenti di discreto divertimento. 🅵🅸🅽🅴
Bianco di Babbudoiu
Italia 2016
Regia: Igor Biddau
Musiche Manuel Rossi Cabizza, Salvatore Scala
con
Michele Manca: Michele Mannu
Stefano Manca: Stefano Fais
Roberto Fara: Roberto Mannu
Caterina Murino: Giusy Mannu
Francesca Rossi: Alice
Carlotta Bazzu: Valentina
Dario Cassini: Il banchiere
Marco Bazzoni: Enzo
Valeria Graci: Manager
Manuel Rossi: Lars Emanuelson
Jacopo Cullin: Biddau
Roberto Caccavo: spettatore a teatro
Benito Urgu: Filippino Rasoti
Domenico Raffaele: Guardia Giurata
Massimiliano Medda: Lucio Fargius
Gabriele Cossu: Gabbu
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