Charlie Chan e la maledizione della regina drago
San Francisco è teatro di delitti grotteschi - definiti dalla stampa "omicidi eccentrici" - e a far luce sui diversi casi viene invitato il grande detective di Honolulu Charlie Chan. Anni prima aveva risolto il caso della morte di Bernard Lupowitz inchiodando la colpevole, la bizzarra Regina Drago, che gli aveva lanciato contro una maledizione. In quell'occasione suo figlio primogenito Lee Chan gli aveva salvato la vita e durante le indagini si era innamorato della figlia dei Lupowitz, con la quale aveva messo al mondo il giovane Lee Chan Jr., vissuto finora con la nonna materna, Mrs. Lupowitz, che è ben lieta di accogliere l'illustre detective nella sua ricca magione. Suo nipote Lee sogna di calcarne le orme, anche se è decisamente imbranato e foriero di disastri a catena ad ogni passo. Sta per sposarsi con la bella e ricca Cordelia, con la quale, svitata anch'essa' aiuterà goffamente suo nonno a dipanare la matassa degli omicidi eccentrici. Sulla sua strada troverà di nuovo la Regina Drago che tuttavia risulterà estranea ai delitti, ancorché ancora intenzionata a vendicarsi e rinnovare la sua maledizione, prima di essere di nuovo consegnata alla giustizia. Non restano che i pochi presenti alla rituale esposizione finale del nostro acuto detective che precisa ancora una volta che i delitti di quel tipo hanno origine dal luogo dove vengono in genere denunciati. Così svela la falsa invalidità del maggiordomo Gillespie che può tranquillamente camminare invece di muoversi con la sedia a rotelle ma non è l'omicida seriale, al pari della governante Mrs. Dangers che è sicuramente nevrotica ma non assassina. Tolti i due fidanzatini che stanno per convolare a nozze, resta solo lei, la vedova Lupowitz, che confessa le sue colpe dovute al desiderio di vendicarsi di quanti la esclusero dopo la risoluzione del caso della morte di suo marito, quando Charlie Chan svelò al mondo la sua relazione clandestina. La notizia del tradimento amoroso del ricco imprenditore assassinato fece il giro del mondo e la vedova, da donna dell'alta società, venne ben presto additata come zimbello e costretta a rinunciare ai salotti di un tempo. Da lì aveva cercato di vendicarsi con delitti così strani e diversi da costringere la polizia a chiamare il famoso Charlie Chan e quindi irriderlo con la certezza di non essere scoperta, cosa che invece non è avvenuta. Così mentre la nonna materna va in carcere, il nipotino Lee può partire in viaggio di nozze con la benedizione del famoso nonno paterno.
Peter Ustinov è un convincente Charlie Chan sebbene in un capitolo che è più commedia che giallo classico. Non di meno sa divertire ed attrarre l'attenzione nello svolgersi della trama, anche per la goffaggine del nipotino che è un vero inetto combina disastri.
Charlie Chan
and the Curse of the
Dragon Queen
Stati Uniti d'America 1981
Regia: Clive Donner
Musiche Patrick Williams
con
Peter Ustinov: Charlie Chan
Lee Grant: Mrs. Lupowitz
Brian Keith: capo della polizia
Angie Dickinson: la Regina Drago
Richard Hatch: Lee Chan Jr.
Michelle Pfeiffer: Cordelia
Roddy McDowall: Gillespie
Rachel Roberts: Mrs. Dangers
Johnny Sekka: Stefan, l'autista
Paul Ryan: agente Masten
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