Djurado
S ilver Mine City è una cittadina sorta su ricchi giacimenti d'argento che le hanno dato il nome ed è qui che arriva Djurado, detto "Golden Poker", un pistolero abile con le colt come con le carte, che si piazza nel saloon di Barbara Donovan con l'intento di far fortuna. La donna è alle prese con Tucan, un signorotto del luogo che intende sfruttare un ricco giacimento di argento scoperto sotto le fondamenta di quel saloon. Pertanto lo sta mandando in malora con ogni mezzo, sia lecito, facendogli concorrenza con un suo locale più lussuoso che illecito avvalendosi di scagnozzi con i quali intimidire Barbara o danneggiarle il locale. Ma adesso c'è Djurado e la faccenda si complica per Tucan che dopo le prime legnate ai suoi uomini, tenta invano di comprarlo ma senza riuscirci. Il giovane salva anche da un agguato il neo sceriffo federale Ray Daller mentre arrivava in città con la diligenza per insediarsi nel posto vacante lasciato dal defunto precedente uomo di legge. Tucan aveva cercato di farlo intercettare e uccidere ma l'intervento provvidenziale di Djurado gli aveva salvato la vita. Ma la banda di Tucan non demorde e rapina la locale banca assaltandola con la dinamite e facendo abilmente ricadere la colpa su Djurado. La cittadinanza aizzata vorrebbe linciarlo e anche lo sceriffo è tentato a credere nella sua colpevolezza sebbene quell'uomo gli abbia salvato la vita. Ritiene opportuno quindi che si sottoponga a processo dove la sua innocenza verrà provata. Ma Mitzy una sua ex fiamma, ballerina nel locale di Tucan, può testimoniare che l'uomo ha passato la notte con lei ed è pertanto innocente. Lo fa prima di esalare l'ultimo respiro tra le braccia dello sceriffo dopo che Tucan aveva ordinato di ucciderla in quanto unica testimone dell'innocenza di Djurado. Lo sceriffo lo scagiona e gli affida la stella per completare il suo lavoro, catturando i veri responsabili, ma stavolta in nome della legge. Tucan con pochi uomini rimasti e alle strette, gioca la sua ultima carta, facendo minare i cunicoli minerari che attraversano l'intero paese. Vuole una discreta somma di denaro e lasciare indisturbato il paese se non vogliono che tutto esploda. Viene accontentato e mentre Djurado combatte sotto terra con gli ultimi banditi riuscendo anche a disinnescare gli esplosivi, Barbara insegue Tucan e lo colpisce mortalmente con la carabina dall'alto del canyon nel quale l'uomo si era cacciato. Djurado saluta tutti e se ne va, forse a girare un altro filmetto come questo, ma speriamo francamente di no.
Detto della pochezza della pellicola con interni miserabili ed esterni .. peggio me sento, l'unica gioia è data dalla presenza seppur fugace di Margaret Lee della quale in tantissimi eravamo innamorati.
Djurado
Italia, Spagna 1966
Regia: Giovanni Narzisi
Musiche Gianni Ferrio
con
Dante Posani: Djurado (accreditato Montgomery Clark)
Scilla Gabel: Barbara
Margaret Lee: Mitzy
Luis Induni: Tucan
Mariangela Giordano: Dorian (accreditata Mary Jordan)
Isarco Ravaioli: Ray Daller, lo sceriffo
Goyo Lebrero: "Dollaro falso"
Mirella Pamphili: la donna di Tucan
non accreditato
Gianni Meccia: Ricky, il chitarrista
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