Nella tana dei lupi
L os Angeles è teatro di continue rapine e atti di violenza e nell'ultimo cruento attacco a un portavalori, peraltro vuoto al suo interno, muoiono diversi agenti giunti sul posto. Il caso viene affidato al dipartimento del corpulento sceriffo "Big Nick" O'Brien che lo contende con decisione ai federali. Ha una squadra al suo fianco di duri con i quali inizia a seguire la pista di quello che in apparenza è un pesce piccolo, tale Donnie Wilson, un barista che è stato visto confabulare con Ray Merrimen, un ex detenuto che viene tenuto sotto stretta osservazione da tempo, sospettandolo di voler tentare qualche colpo grosso. Donnie messo alle strette brutalmente ammette di essere in contatto con quella banda solo come autista e senza sapere con precisione cosa abbiano in mente in quanto nessuno gli confida alcunché proprio in previsione di problemi con la polizia seguendo la logica che se non sai niente non puoi dire niente. Viene pertanto rimesso in libertà affinché continui il suo lavoro con la banda, con la promessa che quando la polizia potrà intervenire lui se la caverà. Lo sceriffo "Big Nick" è tipo risoluto e provoca ad arte Merrimen, incrociandolo nei locali che frequenta, per fargli sentire il fiato addosso e sperando in una sua reazione. Ma l'uomo è un ex militare dei corpi speciali come un altro della banda esperto in esplosivi ed è tipo dai nervi d'acciaio e dalla grande capacità nell'uso di armi tra le più sofisticate. Quando entra in azione, svia la polizia verso quello che sembra un colpo in banca con presa di ostaggi e richiesta di elicottero e 10 milioni di dollari. In realtà ha pianificato un colpo alla Federal Reserve che raggiunge passando dalle fognature sotto la banca che ha assaltato, per poi uscire all'esterno e utilizzare quel blindato che aveva rubato all'inizio per entrare travestito da guardia giurata nella blindatissima Federal Reserve, per prelevare il consueto carico di dollari usurati da mandare al macero. Il colpo è di quelli milionari e con banconote non rintracciabili in quanto destinate ad essere polverizzate. Nick ha capito il suo piano e lo rincorre fin quando viene bloccato dal traffico cittadino e con i suoi prosegue a piedi mentre Merrimen e gli altri iniziano a sparare all'impazzata seminando il panico tra gli automobilisti imbottigliati. Donnie che aveva fatto la sua parte intrufolandosi nell'istituto travestito da garzone di ristorante addetto a portare la colazione a taluni dipendenti, è stato catturato e ammanettato nell'auto di Nick. Ma quando l'inseguimento ha termine e Merrimen con i suoi vengono tutti eliminati, Nick scopre che nell’auto dei banditi c'è solo cartaccia e non i dollari e con grande sorpresa una volta raggiunta la sua di auto, vede che Donnie si è liberato delle manette e se l'è squagliata. Non era un pesce piccolo come si pensava bensì l'ideatore di tutto il piano e prima dei titoli di coda lo rivediamo a Londra dove con i soliti panni da barista conversa con i clienti che più gli interessano, specie con quel dipendente di una gioielleria nei pressi.
Due ore di azione ben confezionate con una trama che ovviamente deve mostrarci anche il lato umano dell'eroe di turno, che come spesso accade è alle prese con un matrimonio fallito che a nessuno spettatore frega un bel niente visto il contesto thriller, action, poliziesco. Ma tant'é e ormai sembra un mantra quello di mostrarci solo famiglie disastrate o ... diverse. Pazienza (cit).
Den of Thieves
Stati Uniti 2018
Regia: Christian Gudegast
Musiche Cliff Martinez
con
Gerard Butler: Nick "Big Nick" O'Brien
O'Shea Jackson Jr.: Donnie Wilson
Pablo Schreiber: Ray Merrimen
50 Cent: Levi Enson
Dawn Olivieri: Debbie O'Brien
Evan Jones: Bo "Bosco" Ostroman
Maurice Compte: Benny "Borracho" Magalon
Kaiwi Lyman: "Tony Z" Zapata
Oleg Taktarov: Alexi
Mo McRae: Gus Henderson
Eric Braeden: Ziggy Zerhusen
Meadow Williams: Holly
Cooper Andrews: Mack
Brian Van Holt: Murph Connors
Max Holloway: Bas
Jay Dobyns: Wolfgang
Alix Lapri: Maloa
Matthew Cornwell: Joseph
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