Una lunga fila di croci
S antana, un bandito senza scrupoli, commercia in esseri umani, trasportando clandestinamente poveri peones messicani in cerca di lavoro come braccianti nei campi di proprietari terrieri americani. Sulle sue tracce l'esercito che pattuglia il confine a tappeto, costringendo a volte Santana a sbarazzarsi del suo carico umano lasciandosi dietro una scia di cadaveri pur di sfuggire alla legge. Ma dove non riesce l'esercito, c'è Brandon, un bounty killer che lo sta cercando per intascare la ricca taglia ed è arrivato al suo rifugio grazie alla collaborazione di un corpulento individuo raccattato per strada, senza un soldo, con una gran fame e disposto ad aiutarlo per guadagnarci qualche dollaro. Santana pensa di farla franca contro Brandon essendo in superiorità numerica, ma si sbaglia di grosso e, cadavere, riempie un carro coi suoi uomini pronto per essere identificato dallo sceriffo del paese più vicino che firma il regolare mandato di incasso. Gli fa sapere anche che Everett Murdock, un altro famoso cacciatore di taglie, noto col nome di "Bibbia", è nei paraggi, richiamato dalle taglie dei tanti banditi che scorrazzano lungo il confine. Di nero vestito, con l'inseparabile Bibbia in mano, sembra un predicatore piuttosto che un risoluto cacciatore di uomini. Ma è quello strano fucile a sette canne che maneggia con altrettanta maestria, il suo inconfondibile biglietto da visita e testimone della sua vera professione. Ha già intascato diversi dollari in zona quando viene in contatto con Brandon che lo salva da un agguato, portatogli da elementi superstiti della banda che aveva decimato. Vorrebbe dargli la sua parte ma Brandon gli propone al contrario un più lucroso affare se si unirà a lui nella caccia ad una più numerosa banda nella zona di Nogales. Bibbia è tipo che ama agire da solo ma i 20 mila dollari previsti di guadagno lo fanno accettare a patto che separatamente si dirigano nell'unica locanda in città senza destar sospetti. A capo del traffico di esseri umani c'è il ricco proprietario Fargo che dopo la morte di Santana, ha preferito cambiare aria e costituire una nuova banda che scorterà l'ultimo carico di peones nelle sue terre di Nogales, dove sono anche arrivati i nostri due pistoleri. Nemmeno il tempo di ambientarsi ed eccoli subito attivamente impegnati a scompaginare le fila del bieco Fargo, al punto che tenta di corromperli, non riuscendo a fermarli con le armi. Visto che le taglie dei suoi uomini corrispondono grosso modo ai 20 mila citati, lui si dice disposto a pagare altrettanto a ciascuno di loro, a patto che i due lascino il paese. Bibbia è d'accordo ma Brandon sembra non esserlo. Lui ha conosciuto Maya, una delle proprietarie terriere del luogo che Fargo vorrebbe sposare ma che per i suoi metodi ottiene soltanto la ferma resistenza della donna e sentimenti decisamente contrari, al punto che l'uomo la fa rapire dai suoi in attesa di regolare i conti con i due. Tenta un agguato sull'unica via d'uscita del paese per sistemare la faccenda e riprendersi i soldi, ma si vede raggiunto e sfidato nel suo ranch dove con un colpo di scena Bibbia tradisce Brandon unendosi a Fargo. Ma la resa dei conti è vicina e liberatosi, Brandon li sfida in un triello finale dove il primo a cadere a terra è Fargo per poi sfidarsi, inseguendosi, Brandon e Bibbia con quest'ultimo che avrà la peggio. I soldi stavolta sono per Maya che sa come spenderli e rendere giustizia a quei poveri lavoratori così a lungo sfruttati in quella zona e lui può andarsene seguito mestamente dal suo grosso amico, che in parte ha condiviso quell'avventura e che avrebbe apprezzato qualche soldino in premio.
Western tribolato secondo le cronache dell’epoca con il povero Garrone che fu costretto a fare di necessità virtù, confezionando un film discreto girato alla Magliana in quello che è un evidente sbancamento terra per la costruzione di chissà quale quartiere. Con i soldi contati che non gli bastarono nemmeno per terminare le riprese, fu solo grazie alle "elemosine" di colleghi che gli regalarono le due pizze mancanti, con le quali riuscì a girare il finale di questo film che fu perfino omaggiato come esempio tra i migliori del genere, in una retrospettiva all’interno di uno dei Festival del Cinema di Venezia di questi ultimi anni.
Una lunga fila di croci
Italia 1969
Regia: Sergio Garrone
Musiche Vasili Kojucharov, Elsio Mancuso
con
Anthony Steffen: Brandon
William Berger: Everett Murdock detto Bibbia
Nicoletta Machiavelli: Maya
Riccardo Garrone: Mr. Fargo
Mario Brega: amico di Brandon
Mariangela Giordano: Dolores
Franco Ukmar: Santana
Giancarlo Sisti: Buck Sullivan
Giorgio Dolfin: scagnozzo
Gabriele Torrei: scagnozzo
Giulio Mauroni: scagnozzo
non accreditato
Alejandro " Dakar" Barrera: Chaco
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