Shalako
1880 Nuovo Messico, la moda del momento vede numerosi aristocratici europei cercare il brivido del selvaggio West organizzando battute nei territori inesplorati del nuovo continente a caccia di sensazioni prima ancora che di animali, come il puma, che un gruppo guidato dall'esperto Bosky Fulton ha appena abbattuto. Con i suoi uomini, una dozzina in tutto, accompagna una variegata rappresentanza della nobiltà europea e il Senatore Henry Clarke che fa gli onori di casa. Con lui e signora viaggiano il Barone Frederick Von Hallstatt, la Contessa Irina Lazaar, Sir Charles Daggett e gentile consorte, con addetto militare del Barone e maggiordomo personale che fa del suo meglio per garantire agli ospiti, in qualsiasi situazione, ottima scelta di vini e champagne oltre a cucinare come si conviene ogni pietanza richiesta, grazie alle enormi provviste stipate sui carri. Si sta avvicinando il tramonto e la tappa seguente è un vecchio ranch fortificato ed abbandonato dove trascorrere la notte. La contessa con uno delle guide decide di farsi una galoppata ed anticiparli ma per strada vengono assaliti da un gruppetto di quattro indiani. L'uomo perde la vita e la donna diventa la preda di un gioco che li vede sparpagliarsi tutt'attorno e partire all'attacco uno alla volta. Buon per lei, a corto di munizioni, che un cavaliere di passaggio si è accorto e prontamente si precipita in suo aiuto uccidendone tre e mettendo in fuga il quarto, che richiamerà sicuramente molti altri in zona se non fuggiranno subito. Saputo dalla donna il motivo che l'ha spinta in quei luoghi, l'uomo si presenta come Shalako, un ex colonnello che con molta fatica aveva sottoscritto gli accordi di pace con gli Apache nella cui riserva ora si trovano. Poco dopo infatti un nutrito numero di indiani li circonda e Chato, figlio del capo, vuol vendicare i tre morti. Shalako sostiene di essersi solamente difeso dal loro attacco e promette che scorterà gli invasori bianchi fuori dalla riserva. Chato vuole ucciderlo ma l'uomo lo ammonisce che così facendo attirerà su di sé le ire dei soldati dai lunghi coltelli e per loro sarà la fine, trovando nel padre l'approvazione definitiva. Giunto al ranch e presentatosi, ottiene un netto rifiuto da parte dei partecipanti ad abbandonare la riserva, sostenendo che quattro selvaggi non possono dettare legge specie ad altolocati come loro. Anche Irina ha dato la sua parola agli indiani ed è d'accordo con Shalako che si vede costretto a tentare una sortita notturna per chiedere aiuto al forte più vicino. L'indomani all'alba gli indiani attaccano, dapprima facendo scappare i cavalli e poi bruciando carri con frecce incendiarie e contemporaneamente aprendo il fuoco da ogni parte. Shalako aveva previsto le loro mosse per cui si era raccomandato di asserragliarsi nella parte alta dell'edificio e di fare scorte di acqua e cibo scaricandolo dai carri.
Il maestro Edward Dmytryk dirige questo insolito Mr Bond con i capelli ancora in testa e in versione western ancorché europeo vista la produzione e gli esterni spagnoli di Almeria, teatro dello spaghetti per eccellenza. Con lui, affascinante al solito, c'è la stupenda Brigitte Bardot, primatista mondiale dei sogni di noi ragazzotti all'epoca, con la quale amoreggia ricambiato. Honor Blackman – altra conoscenza bondiana (la sensuale Pussy Galore) - e Valerie French a completare il lotto femminile di indubbia bellezza. Tra i maschietti un terzetto di validi e famosi comprimari con molti noti caratteristi tra i quali l'indimenticabile Woodrow "Woody" Strode stavolta nei panni di un apache.
Shalako
Regno Unito, Germania 1968
Regia: Edward Dmytryk
Musiche Robert Farnon
con
Sean Connery: Shalako
Brigitte Bardot: Contessa Irina Lazaar
Stephen Boyd: Bosky Fulton
Jack Hawkins: Sir Charles Daggett
Peter Van Eyck: Barone Frederick Von Hallstatt
Honor Blackman: Lady Daggett
Woody Strode: Chato
Eric Sykes: Mako
Alexander Knox: Senatore Henry Clarke
Valerie French: Elena Clarke
Julian Mateos: Rojas
Donald Barry: Buffalo
Rodd Redwing: padre di Chato
'Chief' Tug Smith: Loco
Hans De Vries: Hans
Walter Brown: Pete Wells
Charles Stalmaker: Marker
Bob Cunningham: Luther
John Clark: Hockett
Bob Hall: Johnson
Shalako in dialetto Zuni significa "portatore di pioggia"
RispondiEliminail mio invece significa "colpisce l'acqua violentemente"
Sagoyewatha grande capo dei Seneca noto ai bianchi col nome di Giacca Rossa .. era mio cugino
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