Noi siamo le colonne
P isa, città universitaria, vede il giovane Ugo, prossimo alla laurea, sistemarsi in affitto presso la casa del signor Bocci pensando che la bella ragazza che ha intravisto sul balcone abiti lì. Invece è la nipote dell'affittacamere ed abita in un altra via. Si chiama Lea e lavora come commessa in un negozio di libri con il rag. Archimede del quale è fidanzata. Con Ugo dal signor Bonci ci sono altri studenti e ben presto familiarizza con Aldo, un fuori corso, che gira di città in città cambiando vari atenei nella speranza di trovare docenti meno ostici e Pisa sembra finalmente il posto giusto avendo iniziato a flirtare con la figlia di un professore. Il Bartolozzi invece è uno studente serio e dai sani principi ed avendo messo gli occhi sulla bella Lea, essendo meridionale, cerca con vari approcci di farsi notare acquistando libri a ripetizione senza ottenere niente in cambio. Chiede aiuto pertanto ai suoi amici ed essendo il rag. Archimede una matricola, secondo le usanze goliardiche deve sottostare ad una serie di scherzi oltre che pagar da bere. Il poveretto viene fatto ubriacare e gli viene poi ingessata una gamba di modo che al risveglio nel suo letto crede di essersela rotta precipitando dalla Torre di Pisa come gli han fatto credere. Questo per evitare che porti Lea, la sua fidanzata, al ballo universitario e consentire al Bartolazzi di vincere la sua timidezza e farsi avanti. Ma ecco che anche Ugo è interessato alla ragazza e riesce a soffiargliela con un giochetto per poi presentarsi a casa sua convincendola ad uscire con lui vista l'impossibilità del suo fidanzato che non si è nemmeno sognato di avvertirla. Ovviamente Lea non sa che è stato vittima di uno scherzo pesante ed accetta di uscire con Ugo che in breve riesce a conquistarla. Tuttavia alcuni screzi tra i giovani a causa di uno spettacolo teatrale universitario, che Aldo organizza e che Lea non vede di buon occhio, causa il titolo emblematico .. UN GUASTO ALLO SFINTEROGENO, li mette in contrasto e per evitare dissidi peggiori, Aldo gli suggerisce di portarla a cena con l’intento di presentarle suo padre e mentre sono al ristorante di assentarsi con la scusa di comprare le pillole che suo padre si è dimenticato e che deve assolutamente prendere durante i pasti. Parteciperà così al numero che lo vede protagonista con una avvenente pittrice, per poi tornare al ristorante senza che nessuno se ne accorga. Per la parte del padre si assolda un guitto d'avanspettacolo, Alfredo Celimontani, squattrinato e perennemente affamato, che accetta il ruolo e lo interpreta con convincente sicurezza tanto da fare una bellissima impressione alla ragazza. Ugo riesce ad assentarsi e recitare la sua parte per poi rientrare senza destar sospetti. Ma come si sa il diavolo fa le pentole ma non i coperchi che stavolta li mette il rag. Archimede, scottato dall'aver perso la sua fidanzata, che accortosi del raggiro, la conduce giorni dopo in un cinema dove il finto padre di Ugo si esibisce come cabarettista che è il suo vero mestiere. La ragazza è infuriata e a nulla sembrano valere le scuse di Ugo pronto a sposarla e a presentarle il suo vero padre. Ma ecco finalmente arrivare la laurea e Lea cedere nuovamente per abbracciare il suo Ugo che finalmente può chiamarsi fuori dalla vita scapigliata da studente per iniziarne una nuova professionale e coniugale.
Divertente commedia con un nutrito gruppo di bravi protagonisti tra i quali emerge, per il breve tempo impiegato, un grande Vittorio De Sica bravissimo nel dar vita ad un attore di indubbie capacità e alterne fortune, ma di sicura e proverbiale fame.
Noi siamo le colonne
Italia 1956
Regia: Luigi Filippo D'Amico
Musiche Mario Nascimbene
con
Vittorio De Sica: Alfredo Celimontani
Franco Fabrizi: Aldo Perego
Antonio Cifariello: Ugo Stefani
Mireille Granelli: Lea
Aroldo Tieri: il rag. Archimede
Zoe Incrocci: la sorella di Archimede
Lauro Gazzolo: il signor Bonci
Vanna Vivaldi: Elettra
Pina Gallini: Giulia la domestica
Elisa Montes: Sofia
Ottavio Alessi: Bartolozzi
Laura Betti: la cantante
e con
Franco Migliacci
Liana Del Balzo
Nando Tamberlani
Lydia Johnson
Edda Soligo
Augusto Mastrantoni
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