Intrigo a Stoccolma
S ei alte personalità del mondo della cultura giungono a Stoccolma per ricevere l'ambito premio Nobel nei rispettivi campi. L'anticonformista e dedito all'alcool Andrew Craig per la Letteratura, tipo incorreggibile e donnaiolo che ambisce soprattutto ai 50 mila dollari più che alla gloria. Il francese Claude Marceau e sua moglie Denise stimati biologhi che stanno tuttavia attraversando un periodo di stanca nel matrimonio, con lui che si è portato dietro la formosa segretaria, causa evidente dei loro dissapori coniugali. Non meglio vanno le cose ai dottori John Garrett americano e Carlo Farelli italiano, premiati ex-aequo per la Medicinia con il primo che accusa l'altro di aver copiato i suoi studi. Ma ad avere i maggiori problemi è il prof. Walter Stratman, premiato per la Fisica e con un passato da esule tedesco unico scampato con la piccola Emily della sua famiglia alle purghe comuniste e fuggito in America, dove le sue ricerche sull'energia solare lo hanno portato meritatamente alla ribalta. Con lui c'è la nipote Emily ad accudirlo ma solo in apparenza visto che è in combutta con emissari della Germania Est che lo rapiscono sostituendolo con un sosia perfettamente identico. Ma l'arguto Craig, nonostante abbia sempre un bicchiere di Martini in mano, ha notato delle differenze con lo Stratman conosciuto la sera prima e molto interessato ai suoi libri, rispetto a quello del giorno dopo che sembra addirittura non averlo mai incontrato. Inizia così ad indagare sostenuto da una buona dose di fortuna, da soventi drink e bellezze femminili tra le quali finisce per prevalere la bionda e sensuale Inger Lisa Andersson, addetta del Ministero degli Esteri svedese, incaricata di assistere gli speciali ospiti. Dopo un' iniziale incredulità circa il complotto che Craig afferma di aver scoperto, lei stessa rimarrà coinvolta nel piano atto a far espatriare lo scienziato a bordo di un mercantile, dove il tenace scrittore, nonostante il pericoloso killer Daranyi alle sue costole dall'inizio, li libererà giusto in tempo per ricevere il premio e smascherare Il finto Stratman. Costui spacciato per suo fratello gemello scampato al campo di prigionia, altri non era che un attore specializzato in controfigure. La povera Emily imbrogliata al punto da farle credere che era suo padre si era prestata allo scambio. Verrà perdonata da suo zio nel lieto finale di questo entusiasmante giallo alla Hitchcock. Trama avvincente e ritmo serrato ne fanno un classico del genere con interpreti in grande spolvero e prova d'attore per il grande Edward G. Robinson qui alle prese con due ruoli in apparenza identici ma di ben diversa resa emotiva molto difficili da rendere sul set nel medesimo film se non sei come lui.
The Prize
Stati Uniti 1963
Regia: Mark Robson
Musiche Jerry Goldsmith
con
Paul Newman: Andrew Craig
Elke Sommer: Inger Lisa Andersson
Edward G. Robinson: dott. Max Stratman e prof. Walter Stratman
Diane Baker: Emily Stratman
Micheline Presle: dott. Denise Marceau
Gérard Oury: dott. Claude Marceau
Sergio Fantoni: dott. Carlo Farelli
Kevin McCarthy: dott. John Garrett
Leo G. Carroll: conte Bertil Jacobsson
Jacqueline Beer: Monique Souvir
Sacha Pitoëff: Daranyi
John Wengraf: Hans Eckhart
Don Dubbins: Ivar Cramer
Karl Swenson: Hilding
John Qualen: Oscar
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