Gli invasori spaziali
D avid Maclean, ragazzino con la passione per l'astronomia, mentre osserva all'alba il cielo con il suo telescopio giocattolo, scorge un oggetto volante di grandi dimensioni che atterra poco distante da casa dietro ad una collinetta sabbiosa. Avverte il padre dello strano fenomeno e questi tra il divertito e l'incredulo, dopo aver rimesso a nanna il figlio, si reca sul posto per dare un'occhiata e dopo aver avvertito sua moglie ed aver indossato una vestaglia. Il mattino seguente l'uomo non è ancora rincasato e sua moglie preoccupata avverte la polizia che manda sul posto due agenti. Costoro rinvengono una pantofola dell'uomo prima di essere risucchiati dalla sabbia e subito dopo il padre di David fa ritorno a casa, scuro in volto e senza una pantofola oltre ad essere molto teso tanto da schiaffeggiare suo figlio. David nota che l'uomo ha una strana cicatrice ad "X" sulla base della nuca e si accorge che la medesima appare anche sulle nuche dei redivivi due poliziotti venuti a casa, chiamati dalla madre e che adesso si scambiano strani cenni d’intesa col padre. Appare chiaro al ragazzo che sta succedendo qualcosa di strano e di molto brutto visto che suo padre, l'uomo più buono del mondo, è diventato irascibile e lo ha minacciato di non rivelare niente a nessuno dell'avvistamento. Così David si reca alla stazione di polizia per farsi aiutare ma anche il capo è segnato dalla cicatrice sulla nuca e lo fa rinchiudere in attesa di andare dai suoi genitori. Per fortuna il piccolo è assistito in cella dalla dottoressa Pat Blake, chiamata dall'agente di guardia per tranquillizzarlo. Lei chiama il responsabile del vicino osservatorio astronomico Stuart Kelston, amico di famiglia del ragazzo, che conferma la sua serietà e che non è tipo che racconta frottole, per cui non c'è tempo da perdere. La dottoressa con una scusa, nega ai suoi genitori di portarlo via, e lo conduce dall'astronomo per concordare il da farsi. Intanto anche sua madre è stata soggiogata, ed è apparso evidente dai suoi modi durante il loro incontro nella stazione di polizia e col telescopio puntato nella zona, si assiste alla sparizione del generale portato sul luogo con una scusa dal padre di David. Lui era stato contattato per gestire la possibile minaccia di un'invasione aliena ed ora è nelle loro mani. Il dott. Kelston allerta il colonnello Fielding che assume il comando dell'intera area facendo affluire ingenti contingenti di uomini e mezzi corazzati. Dalla descrizione di David sembra trattarsi di un vero e proprio disco volante come altri visti e fotografati in giro per il mondo e questo in particolare ha la singolare capacità di scavarsi un rifugio nel sottosuolo. Probabilmente viene da Marte dove l'impossibilità di vivere in superficie li ha specializzati nello scavare tunnel sotterranei, magari con raggi energetici sconosciuti sulla terra. Da una ragazzina morta per emorragia celebrale, si scopre che gli alieni impiantano un piccolo congegno, collegandolo al cervello, col quale impartiscono ordini alle ignare vittime e, una volta eseguiti, possono essere eliminate con un impulso che lo fa detonare uccidendole sul colpo. Alcuni umani sono già stati impiegati in azioni di sabotaggio, tra i quali i genitori di David che sono stati catturati e portati in ospedale per espiantare la sonda che li soggioga. Bisogna far presto e il colonnello ordina l'intervento per mezzo di cariche esplosive utili ad aprirsi un passaggio. Scoprono una caverna sottostante e, una volta penetrati, un dedalo di tunnel scavati da una potente arma che emette una fonte di calore così intenso da fondere e vetrificare la roccia. Si scopre l'astronave e la mente aliena che la governa, la quale chiusa in una teca di cristallo, comanda e domina un equipaggio di possenti creature mostruose e gli umani impiantati. Immediato lo scontro a fuoco e l'ordine del colonnello di minare la nave, prima di ritirarsi con alcuni umani liberati, tra i quali lo stesso David e la dottoressa, tra gli ultimi ad essere catturati. Il disco volante riemerge dalla sabbia ma appena spiccato il volo si disintegra in mille pezzi esplodendo grazie alle cariche piazzate a bordo dai militari. Per ora il pericolo di invasione è scongiurato e tutti sono grati al piccolo David e alla coraggiosa dottoressa Blake che ha creduto in lui.
Un cult movie della fantascienza anni cinquanta che agli effetti speciali modesti di quegli anni, antepone nettamente la suspense di una trama che avvince. Un piccolo gioiello che con un budget modesto è riuscito a farsi apprezzare da tantissimi cultori nel tempo senza perdere di fascino.
Invaders from Mars
Stati Uniti 1953
Regia: William Cameron Menzies
Musiche Raoul Kraushaar
con
Jimmy Hunt: David Maclean
Helena Carter: dott.ssa Pat Blake
Arthur Franz: dott. Stuart Kelston
Leif Erickson: George Maclean
Hillary Brooke: Mary Maclean
Morris Ankrum: colonnello Fielding
Janine Perreau: Kathy Wilson
Max Wagner: sergente Rinaldi
William Phipps: sergente Baker
Milburn Stone: Capitano Roth
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