Interstellar
L a Terra sta lentamente morendo, avvolta da continue tempeste di sabbia e con un'agricoltura asfittica che non riesce più a sfamare l'intera popolazione. Da tempo ogni risorsa è destinata ad essa e altri ambiziosi progetti sono stati da decenni accantonati. Come l'esplorazione spaziale ritenuta troppo costosa e che ha visto Cooper, brillante ingegnere astronauta, costretto coi suoi due figli a diventare agricoltore. L'unica pianta che ancora cresce è il mais ma durerà ancora per poco e poi anche quella morirà come tutte le altre e sarà la fine del genere umano. Il caso vuole che alcuni strani segnali presenti nella camera di sua figlia Murph, portino Cooper in un luogo dove scopre che ancora esiste una parte attiva della Nasa che al comando del prof. Brand sta studiando in segreto un piano per raggiungere altri pianeti abitabili. Cooper è l'unico pilota in grado di farlo e l'occasione è propizia con quell'immenso buco nero, chiamato Gargantua, che è apparso nei pressi di Saturno. Alcune sonde inviate al suo interno hanno mandato dati da pianeti remoti che grazie a lui possono essere quindi raggiunti in minor tempo. Per la verità anche tre missioni umane sono già partite e i loro messaggi radio vengono ancora ricevuti. Non c'è tempo da perdere e Cooper, nonostante la resistenza di sua figlia, parte alla volta del buco nero. Con lui la figlia del professore, Amelia Brand, e altri due membri che dovranno valutare a missione in corso verso quale segnale dirigersi, contando anche il ritorno e il carburante necessario per farlo. Il viaggio riesce senza intoppi e il buco nero è attraversato senza particolari difficoltà prima di ammarare nel primo pianeta liquido e desolato e scosso da gigantesche ondate che spazzano via uno dei membri prima che la navicella possa ripartire, purtroppo senza i dati della sonda individuata ma non recuperata. C'è da considerare anche la differenza del tempo terrestre con il loro che così vicini a un buco nero lo rallentano moltissimo rispetto a quello terrestre dove potrebbe nel frattempo esserne passato di più e l'umanità estinta. Si decide così di provare sul pianeta del Dott. Mann, altro astronauta da tempo partito e i cui segnali lasciano ben sperare. Ma anche questo è desolato e ghiacciato con Mann, che dopo aver terminato le scorte, si è ibernato. Al suo risveglio racconta ai nuovi il suo vissuto e la sua intenzione, ora che è stato raggiunto, di continuare la missione, cosa che non convince Cooper ossessionato dal rientro e dai suoi familiari rimasti sulla Terra morente. Mann tenta di impossessarsi della navicella in orbita ma finisce solo col danneggiarla e perdere la vita. Ora Cooper ha una sola possibilità per riprendere il rientro e grazie alla sua bravura riesce a spedire la collega, con uno spericolato effetto fionda ai margini del buco nero, verso l'ultimo pianeta oggetto della missione. Lui invece precipita in picchiata nel buco nero dove la sua astronave ormai a pezzi lo costringe ad eiettarsi. Inspiegabilmente si risveglia tempo dopo in una stazione orbitale terrestre nei pressi di Saturno, perfettamente funzionante e con molti terrestri al suo interno. Può riabbracciare perfino sua figlia Murph ormai vecchia e morente su un letto e apprendere che ha portato avanti brillantemente il progetto del professor Brand morto molto tempo prima. Ed è lei in un ultimo commovente anelito a dirgli di raggiungere Amelia che nel suo pianeta ha finalmente gettato le basi per una nuova Terra.
I fratelli Nolan stavolta l’hanno fatta fuori dal vaso addentrandosi in un universo difficilissimo e improbabile con molti aspetti assurdi per quanto forzati, a cominciare dal gigantesco buco nero, che qualsiasi spettatore che abbia visto trasmissioni - e ce ne sono tante sull'universo e i suoi misteri - sa che verremmo polverizzati al suo interno, in cui una gravità spaventosa, capace di attirare intere galassie, non fa uscire nemmeno la luce. E invece loro ci fanno svolazzare dentro in tuta spaziale, come a dire in mezze maniche e sandali, il povero Matthew McConaughey che ne esce fuori fresco come una rosa. Insomma non basta la bella resa grafica di cosa possa esserci all’interno di un wormhole per farci gridare al bel film, che anzi scorre pure lento e con tantissime incongruenze. Kubrik, nonostante molti si affannino al contrario di vederlo nel mirino di Nolan, è lontano. Lontanissimo e inarrivabile col suo 2001 odissea nello spazio.
Interstellar
Stati Uniti, Regno Unito 2014
Regia: Christopher Nolan
Musiche Hans Zimmer
con
Matthew McConaughey: Cooper
Anne Hathaway: Amelia Brand
Jessica Chastain: Murphy Cooper
Michael Caine: Professor Brand
Matt Damon: Dr. Mann
John Lithgow: Donald
Mackenzie Foy: Murphy bambina
Ellen Burstyn: Murphy anziana
Casey Affleck: Tom
Timothee Chalamet: Tom adolescente
Topher Grace: Getty
Wes Bentley: Doyle
David Gyasi: Romilly
William Devane: Membro del consiglio NASA
Jeff Hephner: dottore
Elyes Gabel: scienziato
David Oyelowo: preside
https://www.youtube.com/watch?v=Z0z34tNuQJk
RispondiEliminaVAI ZIO http://attivissimo.blogspot.it/2014/11/recensione-interstellar.html