Blood
I nvestigando su un efferato delitto, che ha visto vittima una ragazzina di appena dodici anni, due agenti di polizia di una cittadina costiera inglese, credono di aver trovato l'autore dell'omicidio in Jason Buleigh, uno strano tipo con precedenti per molestie sessuali a minorenni, ma che ora dice di aver trovato Dio sul suo cammino, che l'ha redento dal peccato. Joe e Chrissie Fairburn, i due detective che l'hanno arrestato sono fratelli e figli del burbero Lenny, una volta a capo della polizia ed oggi con gravi problemi di demenza senile. Nei rari momenti di lucidità è solito raccontare ai suoi figli e altri loro colleghi, dei metodi usati un tempo per far confessare i delinquenti, quando la polizia aveva le palle e il pugno duro, completamente diverso da oggi dove i criminali riescono a farla franca con avvocati e giudici alle prese con cavilli giuridici sempre più complicati. E' il caso del sospettato appena arrestato, Jason Buleigh, che viene rilasciato per mancanza di prove, o non tali da inchiodarlo, come quell'orecchino appartenuto alla vittima e rinvenuto a casa sua insieme con foto della ragazza ripresa a più riprese dal sospettato. Per Joe, il più grande dei due, la cosa diventa una vera e propria ossessione essendo ormai convinto della colpevolezza del rilasciato. Lui ha una figlia dell'età della vittima e questo lo riempie ancor più di odio nei confronti del presunto omicida Jason, tanto che una sera con il fratello lo preleva all'uscita dalla chiesa dove lavora e lo porta in un isolotto di sabbia, favorito dalla bassa marea, di fronte alla costa e memore dei racconti paterni, costringe Jason ad una confessione che vede Joe reagire così violentemente da ucciderlo con una badilata. Ma dopo aver seppellito il cadavere per i due iniziano immediatamente i sensi di colpa allor quando viene catturato il vero colpevole nei pochi giorni a seguire. Specie per Joe, l'ossessione di vedersi sfuggire un assassino si trasforma in quella di aver ucciso un innocente, pesante come un macigno e impossibile da reggere al punto che affronterà la propria coscienza e ammetterà la sua colpa di fronte agli sbigottiti colleghi.
Thriller psicologico, con poca azione ma giusta tensione per tutta la durata del film, il regista Nick Murphy è lo stesso del ben più interessante 1921 - Il mistero di Rookford. Nel cast anche Mark Strong qui nell'insolita veste del "chi va piano va sano a va lontano" ben lungi dai ruoli action ai quali ci ha abituato e senz’altro a lui più congeniali.
G.B. 2012
Regia: Nick Murphy
Musiche Daniel Pemberton
con
Paul Bettany: Joe Fairburn
Stephen Graham: Chrissie Fairburn
Mark Strong: Robert Seymour
Brian Cox: Lenny Fairburn
Ben Crompton: Jason Buleigh
Naomi Battrick: Miriam Fairburn
Natasha Little: Lily Fairburn
Zoe Tapper: Jemma Venn
Commenti
Posta un commento
i vostri commenti sono molto apprezzati