Da uomo a uomo
Il giovane pistolero Bill ha passato gli ultimi quindici anni a perfezionarsi con l'uso delle armi. Lo ha spinto il desiderio di vendetta nei confronti di coloro che massacrarono la sua famiglia. Quattro belve delle quali ha impresso in memoria la ferocia e alcune caratteristiche somatiche o dettagli di oggetti da loro indossati, con i quali spera un giorno di incontrarli e regolare i conti. Ryan ha invece passato gli stessi anni di Bill in carcere a spaccare pietre, perché tradito dai suoi compagni, quegli stessi che entrambi adesso stanno cercando. Ryan non vuole tra i piedi il ragazzo, o bambino come lo chiama e Bill vuole solo informazioni dal vecchio, o nonno, come a sua volta lo ricambia. Entrambi si fanno i dispetti per arrivare indisturbati alla loro vendetta ed entrambi finiscono per cacciarsi in guai seri, riuscendo vicendevolmente a trarsene d'impaccio con l'arrivo di quello dei due attardato, che risulta alternativamente provvidenziale. Burt Cavanaugh, il primo della lista è morto, dopo aver invano sguinzagliato due scagnozzi su Ryan, che dopo averlo seguito fin dalla sua uscita dal carcere, erano finiti impiombati in un agguato notturno. Ma Walcott e il resto della banda è ormai in allerta e dopo un paio di tentativi di chiudere in fretta la faccenda, si era dovuto asserragliare con i suoi a El Viento, un posticino adatto allo scopo. Per di più Bill ha scoperto nel frattempo che anche Ryan era con loro quella notte del massacro e, dal teschio che porta al collo, vede in lui l'uomo che arrivò giusto in tempo per salvarlo da quel brutale eccidio. Vorrebbe ucciderlo su due piedi, ma Ryan gli fa notare che la sua pistola sarà utilissima nella resa dei conti finale e dopo, se vorrà, potrà ucciderlo, anche se lui è del tutto estraneo alla vicenda e non aveva avuto il tempo di fermarli giungendo dopo. E siamo alla pirotecnica resa dei conti nel villaggio dove vento e polvere accecano allo stesso modo delle pallottole fitte come mosche. A Bill ne restano tre e Ryan è a secco, ma tutto intorno è ormai morte e desolazione. Così il ragazzo ne toglie una dalla sua colt e la dà all'altro per fronteggiarsi in un duello finale che il vecchio rifiuterà. Per lui Bill è ormai come il figlio che non ha mai avuto, quello che potrà vendicarlo per una palla che un giorno gli pianteranno alle spalle.
Girato negli esterni polverosi andalusi è uno dei preferiti di Quentin Tarantino, che lo ha "saccheggiato" a più riprese traendone spunti per suoi film di successo. Parimenti alla colonna di Ennio Morricone, il cui tema Mystic and Severe è stato utilizzato in ben tre suoi film. John Philip Law, il Diabolik dell' omonimo fumetto e per questo molto noto in Italia, è il giovane, veloce e spietato Bill, in netto contrasto col maturo ma non meno letale Lee Van Cleef che offre una delle sue più solide e convincenti interpretazioni. Oltre oceano è noto come Death Rides a Horse e As Man to Man, caposaldo del western all'italiana. Tra i tanti volti noti del periodo si riconosce non accreditato Goffredo Scarciofolo, Jeff Cameron, uno dei più brillanti Sartana che qui esce subito di scena da scagnozzo elegante di saloon in una delle prime sparatorie. Glielo dovevo, lui lo merita.
Da uomo a uomoGirato negli esterni polverosi andalusi è uno dei preferiti di Quentin Tarantino, che lo ha "saccheggiato" a più riprese traendone spunti per suoi film di successo. Parimenti alla colonna di Ennio Morricone, il cui tema Mystic and Severe è stato utilizzato in ben tre suoi film. John Philip Law, il Diabolik dell' omonimo fumetto e per questo molto noto in Italia, è il giovane, veloce e spietato Bill, in netto contrasto col maturo ma non meno letale Lee Van Cleef che offre una delle sue più solide e convincenti interpretazioni. Oltre oceano è noto come Death Rides a Horse e As Man to Man, caposaldo del western all'italiana. Tra i tanti volti noti del periodo si riconosce non accreditato Goffredo Scarciofolo, Jeff Cameron, uno dei più brillanti Sartana che qui esce subito di scena da scagnozzo elegante di saloon in una delle prime sparatorie. Glielo dovevo, lui lo merita.
Italia 1967
Regia: Giulio Petroni
Musiche Ennio Morricone
con
Lee Van Cleef: Ryan
John Philip Law: Bill Meceita
Luigi Pistilli: Walcott
Anthony Dawson: Burt Cavanaugh
Mario Brega: scagnozzo di Walcott
Bruno Corazzari: barista di Walcott
José Torres: Pedro
Franco Balducci: sceriffo
Romano Puppo: aiutante sceriffo
Ignazio Leone: ex-pastore
Guglielmo Spoletini: Manuel
Walter Giulangeli: padre di Bill
Carlo Pisacane: Capostazione
Felicita Fanny: Martita
Angelo Susani: Paco
non accreditati
Remo Capitani: uomo della Scorta
Claudio Ruffini: guardiano prigione
Goffredo Scarciofolo: scagnozzo di Cavanaugh
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