Ammazzali tutti e torna solo
I titoli iniziali arrivano con 5 minuti di ritardo durante i quali si ha l'impressione che si tratti di un ottimo western made in Usa. Quel Chuck Connors che appare subito ti spiazza talmente che non riesci a comprendere il titolo tra i più ovvi del genere nostrano. Gli ambienti polverosi, le divise militari e i protagonisti non riconducibili ad altre pellicole ti lasciano parecchi dubbi. Ma poi Franco Citti, Frank Wolff e altri comprimari spazzano via ogni perplessità. Enzo G. Castellari confeziona un bel prodotto che da un lato riprende vecchi temi e dall'altro li colloca in un contesto credibile e ben costruito, con tanto di forti, prigioni e missioni diroccate che nell'infuocato deserto di Almeria in Spagna rendono alla perfezione l'idea del vecchio West. Siamo in piena guerra di secessione e il sud affida a Clyde McKay e ai suoi tagliagole, il compito di recuperare un consistente quantitativo di oro che servirà alla causa e che si trova in territorio nordista nascosto in una chiesa diroccata e abbarbicata su di una roccia. Il Capitano Lynch nell'affidargli l'incarico gli impone di ritornare solo e di ammazzare tutti i suoi compari che invece credono di ricevere al termine una fetta del bottino. Oltre a Clyde, della banda fanno parte il Kid (Alberto dell'Acqua) un sanguinario "faccia d'angelo", Bogarde (Hércules Cortés) un forzuto tutto muscoli e poco cervello, Blade (Ken Wood alias Giovanni Cianfriglia) un mezzosangue abile coi coltelli, Decker (Leo Anchóriz) esperto di esplosivi e con un rudimentale "bazooka" sempre con sé e Hoagy (Franco Citti). La missione tra scoppi e sparatorie riesce ma McKay che aveva tentato di fuggire col malloppo viene raggiunto sul guado prima dai suoi compari inferociti e subito dopo anche dai nordisti. Fa tuttavia in tempo a nascondere l'oro e una volta imprigionato scopre che l'ufficiale nordista al comando nel luogo di detenzione non è altri che il Capitano Lynch. Doppiogiochista?? Spia?? Costui inviso da tutti per il suo ruolo ambiguo è intenzionato a prendersi l'oro per sé, e visto inutile ogni tentativo di farsi dire il luogo ove esso è nascosto fa in modo che la banda possa evadere per poi seguirli. Nella sparatoria seguente alla ribellione restano uccisi il Kid, e Blade, il forzuto Bogarde era stato ucciso dal Kid credendolo un traditore. Clyde riesce ad evadere e sulle sue tracce si precipita il capitano Lynch e Decker che ha accettato di unirsi a lui per spartire. Quest'ultimo muore affogato nel tentativo di recuperare l'oro affondato poco prima del loro arresto e il solo Lynch scoperto che le casse contengono solo pietre capisce che McKay l'ha giocato. Sul posto arriva pure Hoagy, l'unico che era riuscito a sottrarsi alla cattura e si unisce a Lynch per trovare McKay e l'oro. Andranno incontro alla morte, McKay dopo essersi liberato di loro si spoglia, si tuffa in un vicino stagno e gongolante tra bolle d'aria, monete d'oro e lunghi capelli biondi fluttuanti ci dona un finale subacqueo di buon pregio.
ATTENZIONE: non è il trailer ma tutto il film completo
Ammazzali tutti e torna solo
Italia 1968
Regia: Enzo G. Castellari
con
Chuck Connors: Clyde Mckay
Frank Wolff: Capitano Lynch
Leo Anchóriz: Decker
Franco Citti: Hoagy
Hercules Cortes: Bogard
Alberto Dell'Acqua: Kid
Giovanni Cianfriglia: Blade
Sporca dozzina (un po' meno, ma va bene lo stesso) alla Castellari, con Chuck Connors al comando di una banda di coattoni trucidissimi fra cui spicca Franco Citti; ovviamente il cattiverrimo è Frank Wolff e ovviamente si mangia in un sol boccone tutti gli altri. Castellari non fa discorsi e bada al sodo, e il suo è un sodo con pochi pari nel cinema popolare italiano quanto a nuda resa spettacolare. Connors poteva essere sfruttato di più dal nostro cinema-bis.
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