L’uomo nell’ombra
Di bello c'è tutta l'ambientazione in stile "american gothic" in una stupenda "Martha's Vineyard" che nella realtà è invece isola turistica di fronte alle coste del Massachussets e meta costante di visite e gite. Polanski la rende lugubre e solitaria per ambientare questo giallo politico che coinvolge un ex ministro del governo britannico in quel territorio americano che prende il nome di New England. Lui, Adam Lang, vive in una splendida villa con moglie, segretaria-amante e varie guardie del corpo unite a personale di servizio. Nel suo mandato è stato accusato di aver consentito, in accordo con la CIA, rapimenti di sospetti terroristi in paesi ostili, portati poi con voli segreti in località ignote per essere torturati. Lui naturalmente nega tutto, anche se giustifica certi mezzi nei confronti dei nemici della democrazia ed ha scritto una biografia che deve essere "sistemata" da quel che si dice un "ghost writer", uno scrittore fantasma che sappia allestire meglio la storia per farla diventare un libro. Così, pressato dal suo agente e da una casa editrice importante, Ewan Mc Gregor, abile scrittore, giovane e single, accetta per 250.000 dollari il lavoro di stesura del libro cercando di capire tutti gli aspetti più intimi della vita dell'ex ministro, perché, il suo editore gli ricorda, la gente vuole "il cuore".
Si reca sull'isola e tra recinzioni e controlli di vario genere entra in un mondo che pian piano gli svela tutta una serie di fatti tra passato e presente che portano a definire un quadro ben preciso. Come ormai appare certo che il suo predecessore come scrittore sia stato ammazzato in luogo del suicidio ipotizzato dagli inquirenti. Il suo "datore di lavoro" sempre oggetto di manifestazioni ostili da parte di gruppi di indignati e in piena campagna stampa accusatoria viene assassinato da un dimostrante e lo scrittore riesce finalmente a scoprire ciò che il politico aveva nascosto nelle prime pagine del manoscritto e che forse era costata la vita al suo collega, ovvero che la moglie dell’ex-ministro era in realtà un'agente CIA e che tutta la sua politica era stata manovrata da lei. Alla presentazione del libro a Londra, questa scoperta si rivela per lui letale e perde la vita investito da un auto mentre cercava di prendere un taxi e i tanti fogli svolazzanti del corposo manoscritto volano via portati dal vento con i titoli di coda. Atmosfere degne di Hitchcock unite alla recitazione ottima ne fanno un buon giallo senza particolari sussulti, con poca suspence e senza un minimo di azione. Bravissime Olivia Williams, la moglie del ministro, e Kim Cattrall la sua segretaria inseparabile e un cameo dell'ancora arzillo Eli Wallach, il vecchio isolano che mette in guardia lo scrittore circa le correnti marine del posto con conseguente scarsa attendibilità circa l'ipotesi di suicidio del suo collega e predecessore. Senza i crediti finali non l'avrei riconosciuto .. d'altra parte è del '15 e quindi ha 96 anni; felicitazioni Brutto!!
The Ghost Writer
Regno Unito, Francia, Germania 2010
Regia: Roman Polanski
con
Ewan Mc Gregor: lo scrittore
Pierce Brosnan: Adam Lang
Olivia Williams: Ruth Lang
Kim Cattrall: Amelia Bly
Timothy Hutton: Sidney Kroll
Tom Wilkinson: Paul Emmett
James Belushi: John Maddox
Jon Bernthal: Rick Ricardelli
Robert Pugh: Richard Rycart
Eli Wallach: vecchio isolano
Ottimo thriller hitchockiano, diretto dal grande Polansky che dirige un
RispondiEliminaEwan McGregor semplicemente perfetto nei panni dell'uomo qualunque.
Ottima recensione ma non raccontare il finale gazzo .....;-)
RispondiEliminaEli Wallach 1915-2014
RispondiEliminaR.I.P.