Bloody Sunday
Il 30 gennaio 1972 è una domenica, una maledetta domenica che è passata alla storia come la domenica di sangue: Bloody Sunday. Il film con taglio da cronaca-documentario televisivo con telecamera sempre in movimento e numerose dissolvenze, narra i fatti di quella domenica pomeriggio quando Ivan Cooper, membro protestante del Parlamento Nordirlandese, ma convinto sostenitore dei diritti civili, sta per dare il via ad una manifestazione pacifica peraltro vietata dalle autorità. Egli è seguace di Martin Luther King e della sua lotta pacifista e si adopera affinché la manifestazione proceda senza violenze e febbrilmente con gli altri responsabili cerca di organizzare le cose al meglio invitando tutti alla calma, specie alcuni giovani scalmanati e altri militanti dell' IRA dai quali non riceve garanzie ma un netto: "è facile per te che incassi tutti i mesi l'assegno da parlamentare" ..
L'esercito ha predisposto numerosi sbarramenti e vieta il passaggio dei dimostranti e si deve per forza scegliere un percorso alternativo e fare in modo che tutto proceda senza incidenti. Questo è l'intendimento degli organizzatori, ma di ben altro avviso sono i militari inglesi che agli ordini del generale MacLellan schierano anche i temuti Parà del colonnello Wilford. Questi sono ben decisi a fare piazza pulita dei giovani "teppisti" arrestandone quanti più possibile; è in atto infatti, nel devastato paese, una famigerata legge che prevede l' interment, ovvero la carcerazione preventiva e senza processo e limite di tempo per tutti quelli che sono sospettati di terrorismo. L'occasione è propizia, del resto i più facinorosi usciranno senz'altro dal corteo e cominceranno a lanciare pietre e questo sarà il pretesto per l'intervento. Così avviene e nonostante i tentativi di Cooper, alcuni iniziano un nutrito lancio di sassi e la reazione sarà sanguinosa. I Parà entrano in azione e sparano ad altezza uomo con normali proiettili e anche a chi tenta di portare via i feriti. 13 persone vengono uccise e altre 14 ferite, una delle quali morirà dopo 4 mesi dal fatto. Dispersi i manifestanti e appreso il numero delle vittime, i militari compatti trovano una comune linea di difesa adducendo che erano stati fatti segno di colpi d'arma da fuoco. Solo un radiofonista, che in crisi di coscienza, nel vivo dell'azione urla ai suoi di cessare il fuoco perchè la gente è disarmata, sembra per un attimo voler dare un nome a quello che è stato un massacro deliberato. Ma nell'inchiesta che segue confermerà le dichiarazioni rese dai suoi commilitoni. Tutto si è svolto secondo le regole previste nei casi di disordini tra civili e militari con l'encomio dei superiori. Davanti ai giornalisti il parlamentare scosso e profondamente turbato dice che la giornata è stata un trionfo per l'IRA, che recluterà molta più gente, e il film mostra alcuni dei giovani partecipanti alla manifestazione che in fila, la stessa notte, di fronte ad una base segreta ribelle ricevono le armi e altro sangue si verserà. Nei titoli di coda si legge che anni dopo quei militari sono stati premiati con onorificenze dalla Regina stessa ... mentre si ascolta la "colonna sonora" del film, un unico brano, il live degli U2 .. Sunday Bloody Sunday ..
L'esercito ha predisposto numerosi sbarramenti e vieta il passaggio dei dimostranti e si deve per forza scegliere un percorso alternativo e fare in modo che tutto proceda senza incidenti. Questo è l'intendimento degli organizzatori, ma di ben altro avviso sono i militari inglesi che agli ordini del generale MacLellan schierano anche i temuti Parà del colonnello Wilford. Questi sono ben decisi a fare piazza pulita dei giovani "teppisti" arrestandone quanti più possibile; è in atto infatti, nel devastato paese, una famigerata legge che prevede l' interment, ovvero la carcerazione preventiva e senza processo e limite di tempo per tutti quelli che sono sospettati di terrorismo. L'occasione è propizia, del resto i più facinorosi usciranno senz'altro dal corteo e cominceranno a lanciare pietre e questo sarà il pretesto per l'intervento. Così avviene e nonostante i tentativi di Cooper, alcuni iniziano un nutrito lancio di sassi e la reazione sarà sanguinosa. I Parà entrano in azione e sparano ad altezza uomo con normali proiettili e anche a chi tenta di portare via i feriti. 13 persone vengono uccise e altre 14 ferite, una delle quali morirà dopo 4 mesi dal fatto. Dispersi i manifestanti e appreso il numero delle vittime, i militari compatti trovano una comune linea di difesa adducendo che erano stati fatti segno di colpi d'arma da fuoco. Solo un radiofonista, che in crisi di coscienza, nel vivo dell'azione urla ai suoi di cessare il fuoco perchè la gente è disarmata, sembra per un attimo voler dare un nome a quello che è stato un massacro deliberato. Ma nell'inchiesta che segue confermerà le dichiarazioni rese dai suoi commilitoni. Tutto si è svolto secondo le regole previste nei casi di disordini tra civili e militari con l'encomio dei superiori. Davanti ai giornalisti il parlamentare scosso e profondamente turbato dice che la giornata è stata un trionfo per l'IRA, che recluterà molta più gente, e il film mostra alcuni dei giovani partecipanti alla manifestazione che in fila, la stessa notte, di fronte ad una base segreta ribelle ricevono le armi e altro sangue si verserà. Nei titoli di coda si legge che anni dopo quei militari sono stati premiati con onorificenze dalla Regina stessa ... mentre si ascolta la "colonna sonora" del film, un unico brano, il live degli U2 .. Sunday Bloody Sunday ..
Rossville Street, Derry Bloody Sunday
per non dimenticare
per non dimenticare
Bloody Sunday GB-Irlanda 2002
Regia Paul Greengrass
con
James Nesbitt: Ivan Cooper
Mary Moulds: Bernadette Devlin
Gerard Crossan: Eamonn McCann
Marie Gillain: Nathalie
Declan Duddy: Gerry Donaghy
Allan Gildea: Kevin McCorry
Carmel McCallion: Bridget Bond
Tema molto forte e dai toni spesso drammatici...un film di cui ho sentito molto parlare ma che purtroppo non ho ancora avuto occasione di vedere.
RispondiEliminaSarà sicuramente una delle prossime scelte...degno di nota il brano live del gruppo irlandese, particolamente sensibile a questo tema...una delle loro migliori canzoni di sempre...
http://www.youtube.com/watch?v=EM4vblG6BVQ
SHAME ON YOU ENGLAND
RispondiEliminaOttimo film, zio, visto più volte ... come sai sono stato a Derry ... ancora a pensare a quel giorno di agosto del '92 in cui la visitai mi vengono i brividi ... gli autoblindo, i check point inglesi, il filo spinato ed i cavalli di frisia che dividevano i quartieri, il non poter visitare la città di domenica ... una tristezza enorme ... ricordo anche quando eravamo nelle città di confine nell'eire ... la sera nei pub come c'era il tg e parlava dell'Ulster tutti si zittivano ... ricordo alla frontiera inglese il cecchino che puntava il suo fucile verso di noi, perchè avendo la macchina a noleggio (e quindi con targa irlandese) il controllo era più lungo ... e come dicono gli U2 nella loro canzone "alla fine chi ha vinto?"
RispondiEliminaPer non parlare di belfast ... che ci dovemmo andare in treno ... in quanto l'assicurazione dell'auto vietava tassativamente di entrare nella città e non copriva i eventuali danni ...
How long must we sing this song?
RispondiEliminaLa cara civile Inghilterra.....