La Passione di Cristo
Il film uscì già segnato di critiche che andavano dall'antisemitismo, al revisionismo, all'eccesso di violenza gratuita. Personalmente posso affermare che tali critiche si sono ai miei occhi rilevate spazzatura preconcetta atta a montare inutili polemiche. Essendo personalmente per indole propenso a smitizzare i miti per riportarli alla loro dimensione umana, affrontare La Passione di Mel Gibson è stato personalmente emozionante, e denso di emozioni intense e forti attimi di commozione.
L'abilità di Gibson è stata quella di giostrare l'orrore del massacro fisico di Cristo, alternandolo a scene molto calde e familiari, spaccati della gioventù del Messia, e dei passaggi evangelici fondamentali.
L'apparentemente surreale recitazione in aramaico degli ebrei e in latino dei romani, aiuta ancor più a rendere l'idea di come Cristo fosse sostanzialmente solo, schiacciato tra due mondi in collisione, lui che veniva ad indicare una strada di convivenza, pacifica, fraterna, amorevole. Ma anche di come la sua sofferenza abbia saputo far breccia sia da una parte che dall'altra.
Personalmene ho poi trovato piacevolmente goticheggianti le scene con Rosalinda "Satana" Celentano, e la follia autodistruttiva di Giuda, che assieme ad altre trovate registiche e ad una messinscena tipica del colossal fantasy statunitense fanno della pellicola un eccezionale fanta horror nero.
E che però non è solo un fanta horror nero, perchè ci prende per le viscere, porta alla luce ciò che abbiamo sempre distrattamente sentito leggere alle celebrazioni del triduo pasquale, e ce lo impone con la potenza dell'immagine e di una colonna sonora struggente dall'inizio alla fine. Ancora oggi lo rivedo con grande commozione.
Buona Pasqua, amici cari, e che posa esservi risposta al grido con cui Cristo si è congedato dal mondo, e che oggi non possiamo che fare nostro, ogni giorno di più.
sottoscrivo tutto, niente da ridire. gran film.
RispondiEliminabuona resurrezione a tutti
quanto è potente il peccato e il male che esso racchiude ..
RispondiEliminac'è voluto il sacrificio del figlio di Dio per batterlo ..
ma il messaggio per tutti è che la
croce è provvisoria
sempre buona sia la pasqua
che ha sconfitto la morte
grazie di esistere
RispondiEliminaBuona Pasqua a te e famiglia e
a voi tutti miei cari minkioni
incontrati nel cammino della vita
Dal punto di vista cinematografico un ottimo film, forse uno dei migliori che ho visto sulla vita di Gesù ... ma per quanto ben fatto, parlando di religione e della figura centrale del cristianesimo, lo trovo sempre limitato, ed alla fine rimangono più le domande che le risposte che il film da, d'altronde non è compito del regista darle. Segnalo un film TV realizzato da HC in cui si racconta Cristo secondo tre punti di vista: quello dei Romani, degli Ebrei, Di Gesù. Storicamente e evangelicamente ineccepibile.
RispondiEliminama veramente Gesù non parlava SOLO agli ebrei, ma ANCHE agli ebrei, il che è diverso. La salvezza non è più del solo popolo ebraico ma è di tutti. Perché San Paolo, che non era ebreo, si converte al cristianesimo dopo essere stato un persecutore di cristiani? Perché San Francesco che ha tutto, lusso sfrenato, soldi, donne a volontà, d'un tratto prende come riferimento Gesù Cristo e comincia a predicare povertà etc etc?
RispondiEliminaSono queste le domande che dovete porvi. Lasciate stare i romani e gli ebrei. Ai romani gesù non dava alcun fastidio... date a cesare quel che è di cesare.... infatti ponzio pilato si oppone alla sua crocifissione. sono i sacerdoti e le alte sfere ebraiche a voler gesù morto. è a loro che gesù rivolge maggiormente le sue invettive perché loro dovrebbero dare il buon esempio, dovrebbero portare la parola di Dio quando invece si son fatti corrompere dal denaro e dal potere in generale.