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La banda degli onesti
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Portiere da anni in uno stabile dal quale sta per essere licenziato, Antonio Bonocore, sposato con tre figli, moglie tedesca e la vecchia madre a carico, nel accudire un vecchio dimorante del suo stabile solo al mondo e prossimo alla morte, riceve da questi in estrema confidenza, l'incarico di distruggere un cliché per banconote da diecimila lire che aveva rubato alla zecca dove lavorava e che non aveva mai usato nonostante avesse portato via anche dell'ottima carta filigrana. Lo aveva fatto in un momento di sconforto coinciso con la pensione magra alla quale era stato destinato e adesso in punto di morte vorrebbe disfarsene tramite una persona onesta e stimata come Antonio, perché non vorrebbe mai al mondo che quelle cose potessero finire nelle mani sbagliate. Alla sua morte Antonio preso da improvvisa avversione per il ragioniere dell'immobiliare che lo sta sostituendo con un altro portiere, pensa bene di utilizzare quel cliché mettendone a parte un inquilino tipografo, Giuseppe Lo Turco, che sa navigare in cattive acque. Anche questi è tipo poco incline alla trasgressione ma quell'occasione è talmente propizia che con matrici autentiche è un gioco da ragazzi stampare banconote in tutto e per tutto identiche a quelle in circolazione. Serve solo un esperto di colori che possa ottenere le giuste tinte o come si dice la "nuance" corretta per stampare le diecimila. L'uomo, tale Cardone, di professione decoratore di insegne, timorato di Dio declina l'offerta, per poi accettarla convinto dagli altri due a farlo, vista l'estrema povertà in cui versa con la vecchia madre a carico. Così superate le prime paure iniziano a stampare i primi biglietti e tentare di spacciarne uno da un tabaccaio, cosa che tramite Antonio riesce. Ma a complicare le cose rientra a casa di Antonio suo figlio grande Michele, allievo della Guardia di Finanza, trasferito definitivamente a Roma. La gioia è tanta di riaverlo a casa ma saputo che indagano su un traffico di banconote false, precipita Antonio nel più nero sconforto, tale da avvertire i suoi compari di porre fine alla stampa perché ormai scoperti. Decide anche di eliminare, sotterrando in una buca, i cliché e le banconote stampate per poi, vistosi perso, farsi arrestare da suo figlio per fargli avere una promozione. Altrimenti se venisse catturato dal suo maresciallo o altri, nuocerebbe alla carriera di Michele con un padre delinquente. Viceversa fosse lui ad arrestarlo ne trarrebbe sicuro merito e promozione per l'integrità dimostrata. Così mestamente Antonio si reca in caserma dal figlio dove incredibilmente scopre che hanno già arrestato i falsari, di un'altra banda ovviamente, in una brillante azione messa a punto proprio da Michele e che non cercano assolutamente né lui né gli altri compari. Così felice per lo scampato pericolo avverte gli altri due e insieme con loro di notte danno fuoco ai cliché e alle banconote, festeggiando la loro onestà e ponendo fine a una banda di falsari che alla fine non ha spacciato nemmeno una banconota falsa, perché per paura Antonio ne aveva spesa dal tabaccaio una che credeva buona. Totò e Peppino in coppia sono garanzia di divertimento e se gli metti a fianco anche un cast corposo e di ottimi comprimari ottieni un film come questo cult, ormai stabilmente nell'olimpo della commedia all'italiana, nonostante come quasi tutti i film di Totò non abbia avuto a suo tempo l'appoggio della critica.
La banda degli onesti Italia 1956
Regia: Camillo Mastrocinque Musiche Alessandro Cicognini con Totò: Antonio Bonocore Peppino De Filippo: Giuseppe Lo Turco Giacomo Furia: Cardone Gabriele Tinti: Michele Bonocore Giulia Rubini: Marcella Lo Turco Luigi Pavese: ragionier Casoria Memmo Carotenuto: Fernando Nando Bruno: maresciallo Denti Anita Ciarli: madre di Antonio Yoka Berretty: Marlene, moglie di Antonio Guido Martufi: Riccardo Lo Turco Gildo Bocci: tabaccaio Lauro Gazzolo: signor Andrea Salvo Libassi: brigadiere Solmi Gaetano Verna: tabaccaio Mario Meniconi: finanziere Enzo Maggio: barista Gianni Partanna: un falsario
H enry , un killer professionista, si è ritirato dopo l'ultimo incarico in una casetta in mezzo al nulla gelato della foresta dello stato di Washington DC vicino al confine canadese. A turbare i silenzi della natura che lo circonda arriva un tonfo sinistro quando nei pressi si schianta una motoslitta con a bordo una ragazza che rimane ferita piuttosto seriamente. Henry la porta al sicuro dai lupi che stanno già fiutando la preda avendone assaggiato il sangue sulla neve e inizia a curarla con i pochi mezzi di cui dispone. Le estrare diverse schegge di legno da una gamba e dopo qualche giorno una ancor più preoccupante nell'inguine. In genere non salva le vite tuttavia quella ragazza indifesa non poteva lasciarla in balia delle intemperie e dei lupi famelici, ma qualcosa in lei lo insospettiva. Intanto non aveva cellulare e nemmeno documenti per cui quel nome, Melody , che le ha dato potrebbe essere falso ragion per cui appena si sarà ripresa dovrà alzare i tacchi e lasciar...
« Il Cristianesimo è una religione democratica basata sul lavoro » (Don Camillo) Da i romanzi di Guareschi , sono tratti una serie di film che meglio di tanti altri hanno descritto l'Italia post bellica ed il suo passaggio da civiltà rurale e patriarcale a società moderna. Tutti prodotti dalla Cineriz e interpretati da Fernandel (don Camillo) e Gino Cervi (Peppone) gli episodi sono cinque: 1. Don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1952) 2. Il ritorno di don Camillo (regia di Julien Duvivier, 1953) 3. Don Camillo e l'onorevole Peppone (regia di Carmine Gallone, 1955) 4. Don Camillo monsignore... ma non troppo (regia di Carmine Gallone, 1961) 5. Il compagno don Camillo (regia di Luigi Comencini, 1965) Non so quante volte li ho rivisti, ma ogni volta è come se fosse la prima ed in ogni occasione ne trovo una chiave di lettura nuova. Centro degli episodi è la contrapposizione tra il sentimento cristiano di don Camillo e l'ideol...
C ommedia farsesca, parodiando il famoso romanzo di Dumas e diretta con leggerezza da Carlo Ludovico Bragaglia che mette insieme il meglio del Varietà di quegli anni, dandogli ampia facoltà di improvvisazione a tutto vantaggio del divertimento e di una trama che contempla anche tanta azione. I quattro protagonisti, lestofanti di prim'ordine, si sostituiscono ai veri Moschettieri impegnati nel recupero del prezioso collier che la Regina ha donato come pegno d'amore a Lord Buckingham , suo amante ed ambasciatore d'Inghilterra in Francia, rientrato in patria. Il Cardinal Richelieu , a conoscenza della tresca, aveva consigliato il Re di farle indossare il prezioso monile che le aveva a suo tempo regalato, in occasione della imminente festa della Municipalità a Corte. In quel modo avrebbe constatato di persona il tradimento della sua amata, visto che la preziosa collana si trovava oltre Manica. Così, grazie a Costance , amante di D'Artagnan , la Regina aveva in...
A lla vigilia di Ferragosto Roma è quasi del tutto svuotata. Col caldo soffocante sono tutti al mare a Fregene e in città sono rimasti in pochissimi. Come il ragionier Piccoli alle prese col consuntivo trimestrale che deve assolutamente terminare accumulando ore di straordinario che gli servono per mantenere sua moglie nella pensione Stella a Fregene dove è già in vacanza. Il capo ufficio lo ammonisce circa i pericoli di lasciare sua moglie da sola al mare con tutti quei bellimbusti che girano ma lui è irremovibile, del resto sua moglie è fedelissima e i soldi servono. Anche Carlo e Raffaele stanno per lasciare la città, anzi la prigione dove da ladruncoli erano detenuti e subito si mettono d'impegno a studiare quale vittima derubare in mezzo alla tanta gente che affolla la spiaggia dove prontamente si sono trasferiti anche loro. Il cavalier Bonaccorsi invece si sta lavorando una giovane segretaria da assumere se sarà carina con lui, facendole già godere le ferie in a...
Film divertentissimo di un Woody Allen ancora all'inizio della sua sfolgorante carriera di regista-attore e in piena forma anche se stereotipata dai precedenti Prendi i soldi e scappa e il Dittatore di Bananas . E' comunque in questo periodo che si affaccia prepotentemente in Europa e ricordo perfettamente le sale strapiene e fragorose risate accompagnate da battimani di gusto. Lui è sempre il solito imbranato e sfigato omuncolo pieno di complessi e in costante bisogno di sedute psicanalitiche, solo che a dir suo è ormai alla fase della trapanazione del cervello .... . Sam Felix è un critico cinematografico appena lasciato dalla moglie Nancy : " Addio Sam, il mio avvocato chiamerà il tuo !" " Eh ma io non ho avvocati, fagli chiamare il mio dottore ." Per questo pieno di sensi di colpa e senza l'apporto del suo analista " ma perchè gli psichiatri vanno in ferie ad agosto?? è il periodo dove la gente impazzisce di più !", vive un delirio ch...
J ohn non ha conosciuto suo padre e il marchio di bastardo lo ha accompagnato fino in età adulta, arrivando perfino ad odiare sua madre rea di non avergli mai rivelato il nome di chi la sedusse. Ora lei vive in un ranch con due sorelle zitelle e le poche volte che John le fa visita succedono sempre cose sgradevoli. Ma stavolta John, che vive da cinico dissoluto, seducendo ed abbandonando giovani donne, così come pensa possa aver fatto suo padre, è intenzionato a far luce sul suo genitore. Così aiutato dal fido Morenillo , un forzuto senza cervello che lo segue come un' ombra, finge di esser stato ferito ad una gamba per farsi ricevere e curare da sua madre. Costei non può rifiutargli l'aiuto necessario e lo accoglie per i giorni necessari alla sua guarigione intimandogli però di non scocciarla ancora con le sue origini. Astutamente John prima di accomiatarsi le fa dono di una discreta somma di denaro per ripagarla e non visto la sorprende a nasconderlo in in anfratto ric...
Chissà perchè il regista Howard Hawks decide dopo 7 anni circa di riproporre, si parla di remake, la stessa storia del suo mitico Un dollaro d'onore , forse gli era piaciuto tanto che voleva in qualche modo rifarlo o prolungarne gli effetti. Invece il film si regge solo sulla bravura degli interpreti perchè la storia è più o meno la medesima con John Wayne e con Robert Mitchum al posto di un altro grande come Dean Martin , coadiuvato da Arthur Hunnicutt un bravo caratterista di tante pellicole western al posto di Walter -Stumpy- Brennan e un giovane James -Mississippi- Caan anche lui col nome di un fiume come Ricky -Colorado- Nelson che in più cantava e pure bene. Ecco che la storia è speculare e mi riprometto di raccontarla meglio quando affronteremo l' originale, spero prossimamente. Lo sceriffo J.P. Harrah (Mitchum), " una stella attaccata a un ubriaco " ha il suo bel da fare con il solito proprietario terriero con mandrie che necessitano spazi altrui ed...
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