Giarrettiera Colt
Con l'appoggio dei Francesi Massimiliano d'Asburgo è divenuto imperatore del Messico e contro di lui si batte Benito Juarez a capo di un esercito di ribelli che deve essere rifornito d'armi lungo il confine con il Texas. Per contrastare tale traffico ha mandato due agenti, Jean e Roger che vengono però catturati dal Generale "Droga" con i suoi ribelli per poi riuscire a fuggire grazie all'aiuto di Carlos, un altro infiltrato. Ma i due finiscono per finire tra le grinfie di una altra banda comandata dal "Rosso" dopo che erano stati raccolti da una diligenza di passaggio diretta negli States. Roger era stato ucciso e solo grazie al provvidenziale intervento di una passeggera, Jean si era potuto salvare. Lei di nome Lulù, sotto l'apparenza inoffensiva di una giovane e sensuale donna, nasconde un carattere deciso e una colt che tiene nascosta sotto la gonna agganciata ad una giarrettiera. Ben preso diventa per tutti "Giarrettiera Colt" e oltre a guadagnarsi da vivere barando a poker, è sulle tracce del carico d'armi che sta per essere venduto ai ribelli. Conosce Carlos e se ne innamora, collaborando con lui e il redivivo Jean a stroncare il traffico illecito, riuscendo dopo alterne vicende a eliminare il più pericoloso dei rivali, il balordo chiamato il "Rosso", per poi recuperare armi e soldi che servivano al loro acquisto e distribuirli agli abitanti di un vicino villaggio angariato dai rivoltosi. Il suo compagno Carlos muore per un tragico equivoco, mentre cercava di salvare la vita all'altro generale rivoluzionario che deposte le armi, abbandona la lotta, mentre Lulù mestamente può riprendere la diligenza con la quale era arrivata per lasciarsi alle spalle quella singolare avventura.
Il film fu un fiasco clamoroso senza mordente né trama convincente, risultando alquanto disarticolata. Si salvano alcuni squarci della Sardegna, dove il film è stato girato in esterni e la stupenda Nicoletta Machiavelli che, per niente contenta del personaggio e del film, divenne paradossalmente la musa ispiratrice di Quentin Tarantino per i suoi Kill Bill, considerando il film addirittura uno dei capolavori a suo dire del nostro genere spaghetti.
Il film fu un fiasco clamoroso senza mordente né trama convincente, risultando alquanto disarticolata. Si salvano alcuni squarci della Sardegna, dove il film è stato girato in esterni e la stupenda Nicoletta Machiavelli che, per niente contenta del personaggio e del film, divenne paradossalmente la musa ispiratrice di Quentin Tarantino per i suoi Kill Bill, considerando il film addirittura uno dei capolavori a suo dire del nostro genere spaghetti.
Giarrettiera Colt
Italia 1968
Regia: Gian Rocco
Musiche Giovanni Fusco, Gian Franco Plenizio
con
Nicoletta Machiavelli: Lulù
Claudio Camaso: "Il Rosso"
Marisa Solinas: Rosy
Yorgo Voyagis: Carlos
Walter Barnes: "Droga", il rivoluzionario messicano
James Martin: lo sceriffo
Gaspare Zola: Jean
Elvira Cortese: Elvira
Franco Bucceri: il dottore
Silvana Bacci: la ragazza con "Il Rosso"
Franco Scala: scagnozzo di "Droga"
Giovanni Ivan Scratuglia: Roger
Arnaldo Fabrizio: il nano nel passeggino con Lulù
e con
Brunello Maffei
Isabella Guidotti
Alberto Hammermann
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