Nel mar dei Caraibi
L aurent Van Horn partito dall'Olanda con alcuni connazionali in cerca di rifugio nelle Caroline, fa naufragio nei pressi di Cartagena, dove il Governatore spagnolo Don Juan Alvarado, sordo alle loro richieste di aiuto, li fa rinchiudere in carcere. Van Horn riesce tuttavia a fuggire con altri prigionieri e 5 anni dopo infesta quelle acque da pirata col nome di Barracuda lo stesso della sua temutissima nave. Ha abbordato e distrutto la Santa Madre dalla quale ha portato via oltre al carico qualcosa di ancora più prezioso: la Contessa Francesca. Figlia del Vicerè Spagnolo e promessa in sposa a Don Juan era in viaggio con le sue damigelle e il Vescovo che avrebbe dovuto officiare la cerimonia con un uomo che tuttavia la ragazza non aveva mai visto. Per cui navigando, pur riluttante all'inizio, finisce per sposare a bordo Van Horn anche perché l'uomo non le dà nessuna scelta. Sulle prime è angosciata ma poi i modi gentili dell'uomo la conquistano al punto da innamorarsene definitivamente. Ma alla Tortuga dove i nostri han fatto tappa, le gelosie della piratessa Anne Bonney e di altri capitani, mettono in subbuglio la Fratellanza al punto che lei e il secondo di Van Horn, Capitano Mario Du Billar, d'accordo con l'equipaggio, immobilizzano Laurent e si prendono sua moglie per riportarla dal Governatore e riscuotere il riscatto. Laurent con alcuni fidati si libera e sconfigge a duello il Capitano Benjamin Black, tra i più facinorosi nei suoi confronti e gli prende la nave, il Cobra, per buttarsi all'inseguimento di Anne e Mario che hanno ormai un vantaggio incolmabile. Giunti a Cartagena, il colpo di scena di Mario che tradisce i suoi e li fa arrestare da Don Juan Alvarado per prendersi un premio tutto per sé riconsegnandogli la promessa sposa. La donna inorridita dall'aspetto del suo grassoccio promesso sposo, cerca di entrare nelle sue grazie fingendo di accettare e pregandolo di liberare i pirati. Il bieco Don Juan finge di acconsentire ma per i poveretti ci sarebbe solo la scelta tra la forca e il rogo se non arrivasse Van Horn e con un astuto piano li riuscisse a liberare. Anne Bonney perisce tra le sue braccia e, scusandosi per il suo gesto, benedice gli sposi che con un rapido e violento attacco riescono a riprendersi il Barracuda, nave sulla quale dovevano celebrarsi immediatamente le nozze, scelta appositamente per l'occasione dal vanitoso Don Juan essendo la nave un glorioso trofeo. Laurent dopo aver fatto pagare il fio del tradimento al suo vice Mario Du Billar, infilzato a duello, era riuscito a salire a bordo della sua nave travestito da frate, lì per celebrare le nozze e, con i suoi arrivati a nuoto, era riuscito a riprendersi il vascello e ora aveva anche Don Juan nelle sue mani. Ma per uscire, col divieto assoluto fino a nozze avvenute, bisognava passare sotto alla fortezza ed esporsi al fuoco dei cannoni. Dall'alto però col cannocchiale vedendo la nave partire, notano solo un frate intento a celebrar nozze a due sposini seduti davanti a lui, così invece di far fuoco sulla nave si mettono a sparare razzi e fuochi pirotecnici per aria per festeggiarli. Don Juan, ferito gravemente a un fianco da una pugnalata inferta da un pirata era spirato e non aveva potuto far niente per dare l'allarme a quelli della fortezza. Ora i nostri possono navigare felici in mare aperto e nessuno potrà mai più dividere il loro amore.
Nonostante gli anni il Technicolor si fa ancora apprezzare con colori smaglianti in questo bellissimo esempio di avventure marinaresche, cappa e spada e pirateria che il bravo Frank Borzage dirige con grande mestiere. Di origini italiane (Borzaga) ha il pregio tecnico della buona riuscita di riprese notoriamente difficili come abbordaggi e cannoneggiamenti, che visti i tempi sa ben rendere, oltre a dirigere un cast di assoluto valore. Dal punto di vista narrativo si assiste al solito copione, che peraltro è il pane nel cinema di avventura, della lotta contro soprusi e tirannia, dove i cattivi pagano tutti il fio e l'amore trionfa per accontentare i gusti di entrambi i sessi.
Stati Uniti 1945
Regia: Frank Borzage
Musiche Hanns Eisler
con
Paul Henreid: Capitano Laurent "Barracuda" Van Horn
Maureen O'Hara: Contessa Francesca
Walter Slezak: Don Juan Alvarado
Binnie Barnes: Anne Bonney
John Emery: Capitano Mario Du Billar
Barton MacLane: Capitano Benjamin Black
Mike Mazurki: Erik Swaine
J.M. Kerrigan: Pillery Gow
Fritz Leiber: il Vescovo
Nancy Gates: Lupita
Jack La Rue: Tenente Escobar
Juan de la Cruz: Maggiore Domo
Ian Keith: Capitano Lussan
Victor Kilian: Capitano della Santa Madre
Curt Bois: Paree
Marcelle Corday: Señora Perez
Norma Drury Boleslavsky: Señora Montalvo
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