L'ispettore generale
Y akov, zingaro e ciarlatano, vende improbabili e medicamentosi intrugli, spacciati per elisir, con l'aiuto del fido Georgi in giro per villaggi. Quest'ultimo, analfabeta e spalla del più astuto Yakov è tuttavia di buon cuore e di fronte alla possibilità che quella pozione possa essere ingurgitata da un uomo malato davvero, così come fatto intendere da sua moglie che ne aveva acquistata una bottiglietta, lo induce a dire la verità sulla natura del prodotto composto in gran parte da liquido per pulire i vetri. Smascherati son costretti a darsi alla fuga e Georgi, allontanato da Yakov, vaga senza meta fino ad un villaggio dove cerca di elemosinare un tozzo di pane. Qui, un cavaliere giunto ventre a terra, tutto trafelato ha avvertito il Sindaco e la sua Giunta che sta per arrivare un Ispettore Generale che sta facendo piazza pulita in giro per il paese di corrotti su ordine dello stesso Imperatore. Si preparino quindi che questa persona è così furba da presentarsi travestita per cogliere di sorpresa le sue ignare vittime e già si parla di fucilazioni e carcere in ogni luogo da lui visitato. Ecco che il trambusto causato mette in guardia le autorità con allerta su tutti i forestieri che dovessero presentarsi in paese. Ecco che quell'innocuo pezzente sembra proprio l'Ispettore travestito da mendicante e quella carta che ha addosso recante la firma di Napoleone in persona, induce il Sindaco a crederlo tale e a mettersi a sua disposizione, invitandolo per pranzo a casa. In realtà era un foglio apocrifo col quale il suo compare soleva mostrare una sorta di ringraziamento per la bontà della sua medicina ricevuto dallo stesso Imperatore. Pian piano Georgi capisce il fraintendimento e sta al gioco, specie quando giunge in paese il suo vecchio compare, che essendo molto più astuto, lo mette subito in condizione di ottenere maggiori vantaggi spacciandosi per il suo segretario personale. E' chiaro che Sindaco e giunta abbiano accumulato molti soldi sottraendoli alla gente e al fisco, così si chiede loro di versare una consistente somma per tacitare ogni accusa nei loro confronti. C'è poi una vecchia faccenda di un organo andato a fuoco e molto caro alla gente del posto che Leza, domestica del Sindaco, ha raccontato al buon Georgi, oltre allo stato vessatorio dell'attuale Giunta. Ecco quindi che il buon cuore dell'uomo vien fuori un'altra volta e nonostante la riluttanza iniziale del socio Yakov, riesce con i soldi ricevuti a ricomprare un altro organo identico per la chiesa, con somma gioia della cittadinanza. Quando poi si materializza il vero Ispettore Generale, il buon Georgi nonostante fosse riuscito a farlo tacere, con i documenti a lui rubati da Yakov, si arrende all'idea che il poveretto potesse finire impiccato, raccontando la verità sul suo conto. Questi colpito dalla sua grande onestà lo nomina Sindaco del paese facendo arrestare l'altro con tutta la giunta. Yakov sarà il nuovo capo delle guardie e Leza sposerà il nuovo Sindaco nel tripudio generale del paese.
Divertente commedia degli equivoci con un ottimo cast a contorno di un eccellente Danny Kaye dalle grandi doti canore, acrobatiche e di mimo a caratterizzarne un attore unico nel firmamento delle stelle hollywoodiane. Classico film da vedere soprattutto durante le feste natalizie. Riscalda il cuore.
The Inspector General
Stati Uniti 1949
Regia: Henry Koster
Musiche Johnny Green
con
Danny Kaye: Georgi
Walter Slezak: Yakov
Barbara Bates: Leza
Gene Lockhart: il Sindaco
Elsa Lanchester: Maria, sua moglie
Alan Hale: Kovatch
Walter Catlett: Colonnello Castine
Rhys Williams: Ispettore Generale
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