Self/less
D amian Hale, ricchissimo uomo di affari malato terminale, ha pochi mesi di vita ancora ma non drammatizza conscio di aver fatto moltissimo nei 66 anni fin qui vissuti, costruendo dal nulla un impero immobiliare. Il suo fidato amico e socio Martin O'Neill gli propone un giorno di farsi vedere da un professore, tale Albright, che sembra aver sperimentato con successo delle tecniche di cura innovative. Sulle prime incredulo, sembra interessarsi poco alla cosa, ma quando una nuova crisi lo costringe al ricovero, una volta dimesso si reca da questo scienziato e scopre con gran stupore che ha messo a punto una tecnica, lo shedding, in grado di trapiantare la coscienza di un malato terminale nel corpo di un donatore più giovane, morto cerebralmente, ma con i tessuti mantenuti in vita in uno speciale contenitore. E' come iniziare una nuova vita specie per chi, ricchissimo, visto anche il costo dell'intervento, può ancora dare molto alla società, snocciolando all'incredulo Damian tutta una serie di illustri personaggi defunti che con la sua nuova scoperta avrebbero potuto essere ancora tra noi con tutto il loro bagaglio intatto di capacità ancorché in un corpo nuovo. L'unico problema, a parte alcune allucinazioni di memorie diverse in conflitto tra loro, è rappresentato dal fatto che con il nuovo corpo si lascia per sempre la vecchia identità che per l'anagrafe è defunta. Bisogna simulare la morte e un attimo prima trapiantare la coscienza sul nuovo soggetto, dopo di che si può fare tranquillamente il funerale del vecchio corpo che segnerà la fine in tutti i sensi. Col nuovo corpo inizierà una nuova vita con nuovi documenti e denari sapientemente spostati laddove necessitano e a nome del nuovo corpo contenitore. Inizia così per Damian una nuova vita ma ben presto tormentata dai ricordi del corpo ospitante, al punto che scoprirà essere di un ex militare, Mark Bitwell, con moglie e figlioletta e che deve tenere a bada con pillole che il misterioso prof. Albright gli recapita contate. Una sorta di legame che immediatamente non piace a Damian, il quale in un crescendo di tensione e colpi di scena scopre altri "contenitori" alle sue calcagna, compreso quello del prof. Albright preso ad un suo giovane allievo, per giungere ad un finale dove eliminerà chi si frappone tra lui, ormai definitivamente non solo corpo ma anche anima del giovane donatore, sua moglie e sua figlia "zucchetta" come amorevolmente la chiamava il suo papà prima della sua dipartita. L'illusione di un nuovo involucro svanisce e di Damian ci sono soltanto i soldi per la gioia della famiglia di Mark che lo ha a lungo pianto ed ora può ricominciare ancorché lontano dai vecchi luoghi.
Un fanta-trhiller di buona presa con una trama insolita ma ben congegnata e ricca di situazioni, tensione e colpi di scena per tutta la sua durata.
Self/less
Stati Uniti 2015
Regia: Tarsem Singh
Musiche Antonio Pinto
con
Ryan Reynolds: Damian Hale / Mark Bitwell
Natalie Martinez: Madeline Bitwell
Matthew Goode: prof. Albright
Victor Garber: Martin O'Neill
Derek Luke: Anton
Michelle Dockery: Claire Hale
Ben Kingsley: Damian Hale anziano
Thomas Francis Murphy: Dr. Jensen
Sandra Ellis Lafferty: Phyllis Jensen
Melora Hardin: Judy
Jaynee-Lynne Kinchen: Anna “zucchetta”
Sam Page: Carl
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