Il sipario strappato
M ichael Armstrong, eminente fisico americano, è a Copenaghen per un importante congresso internazionale, con la sua fidanzata ed assistente Sarah Sherman. Ma inspiegabilmente l'uomo parte per Berlino Est dopo aver insospettito la sua fidanzata che lo segue sull'aereo. Ricevuti in pompa magna dalle autorità della DDR perché Armstrong ha deciso di passare oltre cortina e portare avanti il suo progetto di missile anti-missile che nel suo paese hanno congelato. E' notizia di grande scalpore e che finisce su tutti i giornali del mondo a favore dei paesi del blocco comunista. Sarah è sconvolta da questo incredibile tradimento del suo fidanzato, ma ben presto dovrà ricredersi quando lui le spiegherà in privato il vero motivo del suo gesto. Si è infatti spacciato tale per poter affiancare nei suoi studi il famoso Prof. Gustav Lindt dell'università di Lipsia che pare abbia trovato la soluzione ad alcuni difetti sul medesimo progetto, che ne vede ancora i suoi colleghi americani vanamente impegnati. Ma ora la presenza inaspettata della sua ragazza è un ulteriore ostacolo al suo piano che prevedeva una fuga con l'appoggio della organizzazione clandestina denominata Pi-Greco che da anni aiuta quanti vogliono fuggire dal paese. Le autorità tedesche ovviamente malfidate, gli hanno messo alle calcagna, avvertendolo della sua presenza, l'agente Hermann Gromek della polizia segreta, che lo scopre mentre riceve istruzioni da un membro della Pi-Greco. Debbono ucciderlo prima che questi dia l'allarme e nasconderne il cadavere per ritardare le indagini e consentirgli di attuare il piano di trovare la chiave che il Prof. Lindt ha scoperto. Sa di avere poco tempo e della delicatezza della missione che solo uno scienziato come lui poteva eseguire, essendoci da cercare precisi dati tecnico scientifici. Riesce ad ottenerli durante il suo incontro col vanaglorioso collega Lindt che, baldanzoso di dimostrare la sua superiorità nel campo, lo metterà in grado di comprendere la formula. Non resta che darsela a gambe anche perché la polizia ha scoperto il cadavere di Gromek e li sta cercando attivamente. Grazie all'organizzazione clandestina i nostri riescono ad imbarcarsi in un mercantile tedesco diretto a Stoccolma, nascosti nelle ceste di costumi di scena di una compagnia di balletto. Riusciranno anche ad evitare la cattura una volta arrivati a destino e scoperti poco prima dello scarico a terra dei bagagli. Un bel tuffo e via sul molo tra le braccia dei cordiali poliziotti svedesi.
La bellissima coppia Paul Newman e Julie Andrews ottimi protagonisti di un film dove tuttavia Hitchcock sembra defilarsi. Lui appare come di consueto in un cameo dove in poltrona nella hall di un albergo ha seduto sulle ginocchia un bimbo, ma quello che manca è la solita suspense che magistralmente alimenta i suoi film dall'inizio alla fine. Qui aldilà di un mero esercizio di stile non riesce a far respirare allo spettatore le fredde e cupe atmosfere di un periodo storico e di un paese lugubre come la ex DDR, mancando la giusta tensione emotiva ad una trama che appare scontata, fatto salvo il colpo di scena iniziale.
Torn Curtain
Stati Uniti 1966
Regia: Alfred Hitchcock
Musiche John Addison
con
Paul Newman: Prof. Michael Armstrong
Julie Andrews: Dr.ssa Sarah Sherman
Wolfgang Kieling: Hermann Gromek
Ludwig Donath: Prof. Gustav Lindt
Lila Kedrova: Contessa Kuchinska
Hansjörg Felmy: Heinrich Gerhard
Tamara Tumanova: prima ballerina
Robert Boon: Prof. Winkelmann
Günter Strack: Prof. Karl Manfred
Gisela Fischer: Dr.ssa Koska
Mort Mills: contadino
Carolyn Conwell: moglie del contadino
David Opatoshu: Herr Jakobi
Arthur Gould-Porter: Freddy
Peter Lorre jr.: tassista
Gloria Gorvin: Fräulein Mann
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