Totò e Peppino divisi a Berlino
A ntonio La Puzza emigra a Berlino in cerca di fortuna nel bel mezzo della guerra fredda, con la città divisa in due, e con in tasca l'indirizzo di un certo Peppino Pagliuca di professione magliaro, che può aiutarlo nei suoi primi passi. Del resto è anche lui un abile venditore porta a porta di tovagliati, coperte e biancheria di ogni genere e conta di rifarsi una nuova vita al posto di quella grama vissuta fino ad oggi ad Acerra. Nel cercare informazioni si imbatte in una strana coppia che gli offre un ricco compenso in cambio di un certo favore. Lei è Greta Canarinis figlia di Attila Canarinis generale del servizio segreto nazista, al quale stanno dando la caccia sia i Russi che gli Americani. L'uomo è invece il suo ex attendente e vogliono che Antonio, la cui somiglianza col generale è impressionante, si costituisca agli Americani per far cessare la caccia al vero Canarinis e poi dopo qualche anno di prigione potrà godersi il lauto compenso. Ovviamente accetta e al processo gli americani portano al banco dei testimoni un italiano che racconta la sua storia di guerra e riconosce nell'uomo il crudele Canarinis. Le cose si mettono male per Antonio, che allora abbandona la farsa per dichiararsi per quello che in realtà è. Buon per lui che il giudice italo-americano gli crede dopo un confronto diretto dove la napoletanità di Antonio ne esce indiscussa e tale da non poter essere il criminale di guerra ricercato. Tanto più che i Russi a loro volta vorrebbero mettere le mani su di lui e stanno da tempo premendo sugli Americani per avere il prigioniero, magari in cambio di altri. Ecco allora che il comando alleato decide di farlo fuggire e vedere cosa succederà facendolo pedinare. Antonio si reca all'indirizzo che doveva raggiungere prima di quella disavventura e vi trova con grande sorpresa lo stesso uomo che al processo aveva testimoniato contro di lui: Peppino Pagliuca. Aveva ricevuto dalla stessa coppia il medesimo compenso per incastrare Antonio e così il loro gioco era ormai scoperto. Solo che una volta riappacificati, i due dopo aver dormito malamente sullo stesso letto, si ritrovano chiusi da un muro che durante la notte le autorità dell'Est hanno eretto. Cercano una via di fuga come molti altri rimasti intrappolati, ma finiscono in mano ai Russi e di nuovo sotto processo con rischio di venire fucilati entrambi. Ma i Russi sanno che il Canarinis è un esperto di codici segreti e lo vogliono mettere alla prova sottoponendogliene uno da decifrare, ovviamente pena la morte. Dovranno trovare nel messaggio le coordinate segrete di un volo spia americano per abbatterlo. Ma Antonio, dopo aver sognato sua zia monaca ed averne interpretate le parole col libro della Smorfia, fornisce ai Russi le coordinate sbagliate che fanno precipitare un loro aereo. Per questo, ritenuti incapaci vengono rispediti al lato ovest di Berlino, come gesto di distensione con gli Americani, che conoscendo la vera identità dei due malcapitati li lasciano andare, con i nostri che salgono raggianti su una macchina che offre loro gentilmente un passaggio ... per la Cina. Dalle padelle .. alla brace.
Totò e Peppino con la loro mimica unica, rappresentano la coppia più divertente della storia del nostro cinema e pur in presenza di situazioni ed equivoci a volte ripetitivi, riescono ancora oggi a strapparci le risate che ci riempiono il cuore di gioia e gratitudine eterna nei loro confronti.
Totò e Peppino divisi a Berlino
Italia 1962
Regia: Giorgio Bianchi
Musiche Armando Trovajoli
con
Totò: Antonio La Puzza
Peppino De Filippo: Peppino Pagliuca
Luigi Pavese: Il generale russo
Robert Alda: il giudice italo-americano
Nadine Sanders: Greta Canarinis
John Karlsen: l'ex attendente di Canarinis
Dante Maggio: un magliaro
Carlo Pisacane: un magliaro
Renato Terra: l'avvocato sovietico
Peter Dane: il maggiore Finlay
Michele Tivot: Hans Kruger
Renata Monteduro: la cameriera
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