Botte di Natale
T ravis e Moses, fratelli litigarelli e cacciatori di taglie, sbarcano il lunario ognuno per la sua strada, catturando pericolosi fuorilegge e riscuotendo le taglie quasi sempre imbrogliati dagli sceriffi per il fatto di non conoscere bene i numeri non avendo studiato granché da ragazzi. Il primo poi li cattura, riscuote e li libera dalla forca, mascherato per non farsi riconoscere, per poi ricatturarli di nuovo. Come è stato per il pericoloso Sam Stone al quale adesso dà la caccia anche il suo burbero fratellone Moses. Questi ha una famiglia numerosa composta da 7 o 12 figli, perché non sapendo contare è difficile stabilirne l'entità e non vuole saperne di rimettersi in affari col fratello Travis, tipo che lo caccia continuamente nei guai. Ma Nonna Maw, la loro arzilla madre ha scritto una lettera a Travis, che se l'è fatta leggere da un ragazzetto e nella quale li invita tassativamente a celebrare il Natale imminente a casa sua. Non li vede da troppo tempo e non sa che fine abbiano fatto, se in galera a furia di rubar cavalli, o magari a coltivare la terra con una propria famiglia. Per questo Travis, conoscendo la riluttanza di suo fratello, gli fa visita a casa e si mette d'accordo con la famiglia a sua insaputa, organizzando la gita dalla nonna dove lui conta di portare anche il suo burbero fratellone. Ben lieti i nipoti e sua cognata, si mettono in marcia seguendo una mappa data loro da Travis, mentre questi con la scusa di dare la caccia a Stone, si porta il fratello appresso sulla strada che porta da Nonna Maw. Lungo il tragitto tante saranno le situazioni di disaccordo tra i due, condite dalle più disparate disavventure con malcapitati incontrati per strada tra i quali lo sceriffo e il suo vice avranno il loro bel da fare, come un quartetto di bulli rimedieranno a più riprese le legnate meritate. Fino alla cena della vigilia a casa della nonna dove anche Stone è arrivato e subito impacchettato dalla vegliarda, che tuttavia lo fa sedere a tavola con tutti gli altri facendolo imboccare dai nipotini festanti. Anche lo sceriffo è della partita e con la posse radunata per l'occasione credendoli complici di Stone, riceve il benvenuto a suon di sberle nella mega scazzottata finale dove tutti prendono parte, con divertimento assicurato specie per i piccini che partecipano compiaciuti con i loro scherzetti e trappole per gli avversari di papà e zio.
Girato in esterni negli splendidi scenari del Nuovo Messico e diretto dallo stesso Terence Hill, è l'ultimo film della coppia più amata del cinema italiano e nonostante un'accoglienza tiepida alla sua uscita, il film si lascia apprezzare ed è senz'altro da rivalutare specie dopo la scomparsa nei giorni scorsi del nostro amato e indimenticabile Bud Spencer.
Troublemakers
Italia, Germania, USA 1994
Regia: Terence Hill
Musiche Pino Donaggio
con
Terence Hill: Travis
Bud Spencer: Moses
Boots Southerland: Sam Stone
Ruth Buzzi: Nonna Maw
Jonathan Tucker: Moses Jr.
Neil Summers: Dodge
Anne Kasprik: Bridget
Eva Hassmann: Melle
Ron Carey: Sceriffo Fox
Fritz Sperberg: vicesceriffo Joey
Radha Delamarter: Janie
John David Garfield: Fotografo
Paloma von Broadley: Jessica
Samantha Waidler: Mary Lou
Patrick Myers: Patrick
Jess Hill: Telegrafista
Diego Sabre: scagnozzo di Stone
Francisco Brana: scagnozzo di Stone
Geoffrey Martin: Esecutore
Lou Baker: Predicatore
Michael Huddleston: maniscalco
Adam Taylor: Blackjack
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