Rapina record a New York
D opo dieci anni di prigione, Duke Anderson non ha perso il vizio e appena uscito, si è rimesso con la sua ex Ingrid che vive in un lussuoso appartamento sulla Quinta Strada a New York. Può permetterselo perché è una prostituta ed è stata abile a farsi intestare quell'appartamento da un suo cliente fisso in un palazzo che Duke intende svaligiare completamente. Ingrid infatti gli ha fornito i profili degli altri inquilini, tutta gente danarosa che custodisce in casa soldi, titoli e oggetti di valore in opere d'arte o gioielli. Per questo Duke mette insieme una squadra di ex galeotti conosciuti in prigione e di altri che sulla piazza possono fornirgli il necessario. Da un valido autista, all'esperto in sistemi di sicurezza, fino a quello in grado di distinguere oggetti di valore ed opere d'arte da volgari patacche, per non portare via roba di nessun valore. Sa come muoversi e cosa fare, ma non sa che è pedinato e filmato da detective privati che lo seguono per i suoi contatti frequenti col boss della mafia Angelo. Lui ha bisogno di finanziamenti per mettere a segno il colpo e la famiglia Angelo ha un debito con lui, per cui vuole assecondarlo ma essere anche della partita pretendendo il 50% del bottino. L'accordo è siglato con una stretta di mano e l'operazione inizia senza particolari difficoltà. Immobilizzato il portiere, la banda inizia a entrare nei vari appartamenti dove con facilità ha ragione dei vari inquilini e si impossessa dei loro beni, radunandoli tutti in uno degli appartamenti abitato da due vecchiette inoffensive e ricchissime. Non hanno fatto i conti con un ragazzino paraplegico, che lasciato immobilizzato nel suo letto e sicuri di aver staccato i telefoni non può dare l'allarme. Cosa che invece fa il ragazzo con il suo baracchino radio, nascosto nell'armadio della sua cameretta, che nessuno aveva provveduto a ispezionare. Alcuni radio amatori rimbalzandosi il suo messaggio di aiuto da varie parti del mondo, riescono a contattare la polizia di New York che interviene prontamente e fa irruzione nel palazzo dove ferisce Duke, uccide alcuni suoi complici in fuga e cattura il resto della banda.
Sidney Lumet, regista di talento, con tanti film da ricordare e un Oscar alla carriera, compie in questo il classico passaggio a vuoto e a nulla vale la presenza di Sean Connery, su tutti, e di un buon cast in generale, a causa di una trama per nulla accattivante e dall'incedere lento e scontato. Esordio nel mondo del cinema per Christopher Walken e ennesima maldestra traduzione di un titolo che in originale aveva ben altro significato, ovvero quello che il lavoro oscuro di registrazione di detective privati a nulla vale se non autorizzato da un giudice, pertanto una volta entrata in azione la polizia tutte le prove fin qui acquisite dovevano essere distrutte per non risalire ai mandanti, cosa questa che il tasto ERASE a fine film ci impedisce di conoscere.
The Anderson Tapes
USA 1971
Regia: Sidney Lumet
Musiche Quincy Jones
con
Sean Connery: Duke Anderson
Dyan Cannon: Ingrid
Martin Balsam: Tommy Haskins
Ralph Meeker: Delaney
Alan King: Angelo
Christopher Walken: The Kid
Stan Gottlieb: Pop
Paul Benjamin: Jimmy
Val Avery: Parelli
Dick Anthony Williams: Spencer
Conrad Bain: Dr. Rubicoff
Margaret Hamilton: Miss Kaler
Carmine Caridi: Detective A
Michael Fairman: Sergente Claire
Anthony Holland: psicologo del carcere
Sam Coppola: detective privato
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