Una spada per Brando
U na misteriosa setta di adoratori del diavolo, rapisce giovani fanciulle per destinarle a riti orgiastici in onore del Signore delle Tenebre. Ma un intrepido cavaliere con l'aiuto di alcuni frati del vicino convento dove è stato allevato da piccolo, tiene loro testa, contrastandoli con successo. Brando, che deve il suo nome alla straordinaria capacità nel maneggio della spada, ha liberato alcune fanciulle, tra le quali la bella Simona che è rimasta colpita dal suo coraggio innamorandosene a prima vista. Brando è un bel giovane ed è cresciuto nel convento assimilando da ognuno dei frati le proprie competenze, come l'uso della spada da un ex corpulento cavaliere che poi prese i voti e che oggi è il suo più valoroso alleato. Ma anche l'amore per la cultura e le lettere insegnategli dal frate priore o i rudimenti della chimica appresi dal frate alchimista. Insieme combatteranno per debellare questo triste e incredibile fenomeno che si verifica nella zona, arrivando a scoprire il luogo dei raduni nel vecchio cimitero abbandonato e l'insospettabile capo della setta nel Conte Flavio, signore del luogo. Nel duello finale, Brando con una spada leggerissima forgiata dal vecchio amico fabbro, avrà la meglio su un irriducibile e violento Flavio. L'armonia e la pace sono ristabilite nel feudo e l'amore tra lui e Simona può finalmente trionfare.
Alfio Caltabiano è uno dei pochi che in carriera ha diretto e spesso interpretato ruoli. Regista e attore di un livello apprezzabile, riesce qui a dare vita ad una storia che, con maggiori mezzi a disposizione, avrebbe avuto diversa fortuna dal risultato tutto sommato mediocre ottenuto, ma non privo di interesse nello svolgimento della trama.
Girato in esterni in qualche zona presumibilmente laziale, con veloci riprese di rocche non identificate, si avvale di un cast discreto con molti caratteristi raccolti sui set del western nazionale o del boccaccesco che stava prepotentemente salendo alla ribalta. Karin Schubert ne è un assaggio anche se ancora limitato alle sole scollature. Ivano Staccioli nel consueto ruolo di duro sembra lì per caso, sovrastato da Alfio Caltabiano in ordine gerarchico e di crudeltà. Buoni i costumi di scena, tra i quali spiccano quelli dei diavoli in perfetto stile Kriminal, e le armature indossate dagli armigeri del Conte.
Italia 1970
Regia: Alfio Caltabiano
Musiche Carlo Rustichelli
con
Paul Winston: Brando
Karin Schubert: Simona
Alfio Caltabiano: Conte Flavio
Ivano Staccioli: Agnòlo, il braccio destro del Conte
Tano Cimarosa: Frà Invòlo, il frate cleptomane
Furio Meniconi: Frà Siglindo, ex uomo d'armi
Gérard Herter: Frà Ecolampadio, il frate alchimista
Sandro Dori: Fra' Gisippo, il frate cuciniere
Richard Watson: Frate priore
Gianna Zingone: sorella di Simona
Dante Maggio: Mastro Cosimo, il fabbro
Consalvo Dell'Arti: Pubblico Inquisitore
Paolo Magalotti: scagnozzo
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