2+5 missione Hydra
A lla riscoperta del cinema perduto, si potrebbe definire oggi la visione di questo B-Movie fantascientifico diretto da Pietro Francisci. Nell'anno in cui nasceva la fortunata serie TV americana Star Trek, in Italia e con un budget ridottissimo, come da consuetudine del tempo, si dava vita a questa storia che tocca quasi tutti i temi, che si svilupperanno e alcuni con grande successo, nel futuro cinema del genere. Francisci specializzato nel genere peplum si cimenta con ironia e inventiva, confezionando una trama avvincente e di sicuro impatto per il pubblico "cinevoro" del tempo. Un'astronave aliena proveniente dalla Costellazione Hydra è precipitata sulla Terra a causa di un'avaria, nei pressi di Roma. Sprofondata nel terreno, è ritrovata dal Professor Solmi e da alcuni tecnici della sua equipe, tra i quali la figlia Luisa, che penetrati all'interno vengono catturati dagli Alieni. Oltre a loro anche tre spie cinesi che da tempo seguivano il professore sulle tracce di quella che ritenevano un'importante arma da rubare per il loro paese. Gli extra terrestri dalle sembianze umane sono solo in tre a causa della morte dei loro compagni nello schianto e intendono avvalersi della collaborazione del Professore e dei suoi uomini per far ripartire l'astronave. Sono armati con disintegratori e costringono gli umani a collaborare. Preoccupati dagli esperimenti nucleari sono arrivati da noi per constatare il grado di effettivo pericolo di tali ordigni per il loro pianeta e intendono portare gli umani con loro per essere studiati come cavie. Questo fa si che una volta partiti, gli umani tentino di ribellarsi al destino che li attende e nella violenta colluttazione l'astronave perde la rotta ed è costretta ad atterrare su un pianeta sconosciuto. Qui vengono attaccati da una strana popolazione di orrendi scimmioni dai quali riescono a salvarsi in sette, perdendo i cinesi, quelli che alla fine risulteranno essere gli unici cattivi della storia. I restanti 2 donne e 5 uomini, si imbattono in un'astronave vagante nello spazio al cui interno rinvengono un equipaggio terrestre, forse bulgaro o russo, ridotto a scheletri. La cosa induce il Professor Solmi a considerare la teoria della relatività, ovvero la possibilità che durante il loro breve viaggio a velocità elevatissima, sulla Terra sia passato moltissimo tempo. Così decidono di ritornare sul nostro pianeta per scoprirlo devastato da una probabile guerra nucleare. Non resta che far rotta su Hydra per ritrovare le medesime condizioni terrestri ma per motivi opposti, ovvero abbandonato dalla razza che si considera superiore, lasciando quella parte ritenuta non idonea. Hydra come Sparta insomma, ma da ora potrà contare sui sette per dare vita ad un nuovo mondo.
Buono il cast, con Kirk Morris, l'italiano Maciste, nel ruolo dell'alieno Belsy, Alfio Caltabiano, attore, regista e stuntman, in quello dell'altro alieno Artie e la brevissima apparizione del truce Gordon Mitchell, sovrano di Hydra, il cui volto nel monitor dell'astronave, rimane impresso al punto che è tra i più facili da riconoscere sul grande schermo. Molto belle le donne del cast, con Leontine May nel ruolo della sexy attricetta terrestre Luisa e la stupenda Leonora Ruffo in quello dell'aliena Kaena. Francisci scimmiotta con ironia la sua professione in una breve apparizione ad inizio film. Facilmente individuabile infine, l'inconfondibile scoglio di S'Archittu in Sardegna, comune di Cuglieri nell'oristanese, che fa da sfondo al finale del film.
Italia 1966
Regia: Pietro Francisci
Musiche Nico Fidenco
con
Leonora Ruffo: Kaena
Mario Novelli: Ingegner Paolo Bardi
Roland Lesaffre: Prof. Solmi
Kirk Morris: Belsy
Alfio Caltabiano: Artie
Gordon Mitchell: Murdu
Leontine May: Luisa Solmi
Nando Angelini: Ingegner Morelli
Giovanni De Angelis: Giulio
John Sun: Dottor Chang
Antonio Ho: spia cinese
John Chen: spia cinese
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