Il cavaliere pallido
A Carbon Canyon, una fredda zona montuosa nel Nord degli Stati Uniti, una piccola comunità di cercatori d'oro è vittima dei continui soprusi da parte degli uomini di Coy LaHood che detiene gran parte dei diritti di sfruttamento minerario della zona. Le sue cave sono in via di esaurimento, per questo vorrebbe anche le terre di quei pezzenti "padellari" che per trovare una pepita debbono impiegare un anno, mentre lui con le nuovissime pompe idrauliche ad altissima pressione, è in grado di lavorare tonnellate di terra aurifera e poi filtrarla. E' durante l'ultima incursione che i suoi uomini, oltre a devastare il campo, uccidono per divertimento il cagnolino di Megan, una ragazza che vive lì con la madre e il suo compagno Hull. Seppellendolo in lacrime, invoca un miracolo pregando che tutto questo scempio finisca e a sera, ecco che si materializza proprio mentre legge un brano dell'Apocalisse di San Giovanni ... si presentò un cavaliere su un cavallo pallido, il suo nome era Morte, e l'inferno lo seguiva ... Un uomo d'un pezzo come lo descrivono gli uomini di LaHood, malmenati con un bastone dallo straniero in difesa di uno dei cercatori in paese. Un uomo che prende a cuore la situazione di quella gente e che indossa un collarino bianco da prete e per questo chiamato da tutti Predicatore. Un uomo che infonde coraggio e fede in quella comunità e LaHood sa bene di trovarsi di fronte uno col quale sarà difficile trattare. Tuttavia offre una discreta somma in denaro ad ognuno dei cercatori in cambio della propria terra, affidando l'ambasciata all'incorruttibile predicatore. Ma l'offerta viene rifiutata e LaHood non ha altra scelta che assoldare lo spietato Stockburn per risolvere la questione. Costui è uno sceriffo prezzolato che si avvale di sei assistenti e si offre di far rispettare la legge di chi paga di più. Il predicatore evidentemente lo conosce bene, tradendo un passato oscuro e senz'altro violento a giudicare dalle ferite d'arma da fuoco che ha sulla schiena, a tal punto che depone il collarino da prete in una cassa di ferro dove custodiva una colt e una piccola tascabile. Dopo di che con alcuni candelotti di dinamite mette a soqquadro le proprietà di LaHood prima di recarsi in paese per lo scontro finale. Stockburn non riesce a vederlo bene in faccia ma quel modo di fare gli ricorda un tizio che però è morto. Gli manda contro i suoi uomini che ad uno ad uno finiscono ammazzati in attesa del suo turno. Il predicatore gli si avvicina e una volta davanti Stockburn strabuzza gli occhi in un'espressione di incredulità estrema, vorrebbe estrarre la pistola per cancellare quell'allucinazione, ma l'altro lo fredda piazzandogli sul petto gli stessi colpi che segnano il suo corpo, più uno, in piena fronte. Dopo di che sale in sella e abbandona quel luogo di morte, incurante delle suppliche della giovane Megan di restare con loro.
Un ottimo western diretto, prodotto e interpretato da Clint Eastwood, che sfodera in tutta evidenza il suo bagaglio di esperienze leoniane accumulate ad inizio carriera. Lento nello sviluppo della trama ma estremamente efficace quando decide di pigiare sull'acceleratore. Straordinaria la ragazzina, allora quattordicenne, Sydney Penny nel ruolo di un'adolescente che l'ambiente ha reso donna prematuramente e che si invaghisce di quell'eroe, incurante dell'età che inesorabilmente li divide. Ottimi gli esterni innevati delle Boulder Mountains nell'Idaho.
Pale Rider
Stati Uniti 1985
Regia: Clint Eastwood
Musiche Lennie Niehaus
con
Clint Eastwood: Preacher
Michael Moriarty: Hull Barret
Carrie Snodgress: Sarah Wheeler
Christopher Penn: Josh LaHood
Doug McGrath: Spider Conway
Richard A. Dysart: Coy LaHood
John Russell: Stockburn
Sydney Penny: Megan Wheeler
Richard Kiel: Club
Charles Hallahan: McGill
Fran Ryan: Mà Blankenship
Richard Hamilton: Pà Blankenship
Un buon film, retto principalmente dalla grandezza del protagonista (nonchè regista). Nonostante non sia più il Clint trentenne degli anni '60 (quello dei vari Spaghetti Western di Sergio Leone), è un Clint sempre energico e carismatico.
RispondiEliminaL'unica pecca a mio avviso del film è nella scelta degli attori secondari. Non ho trovato il cattivo di turno particolarmente "cattivo", anche se vicino a Eastwood non è facile guadagnare spazio. Grande davvero...
Da vedere...buon film per appassionati e non del genere Western...