… e la Terra prese fuoco
Un buon film del filone apocalittico girato nel periodo della guerra fredda tra i due blocchi e con tematiche sociali già allora piuttosto evidenti nella società britannica, come il problema dell'affidamento dei figli alla madre nei casi di divorzio. Noi arriviamo molto dopo ma stiamo adeguandoci più che bene. Peter Stenning è infatti un papà frustrato che può vedere suo figlio soltanto di domenica e per questo ha iniziato a bere e a trascurare il lavoro. Ma al giornale dove lavora, il Daily Express di Londra, sono presi da ben altri e più gravi problemi legati a cambiamenti climatici mondiali che danno luogo a violenti fenomeni in tutto il pianeta. Sembra che il tutto sia stato causato dai russi e americani che giocano a chi ce l'ha più grosso. L'ordigno. Nella zona artica sono state fatte esplodere delle testate nucleari così potenti che l'asse terrestre è stato spostato di circa 10 gradi e ne consegue un riscaldamento in zone prima temperate, tra le quali Londra ne sta facendo le spese, e fenomeni di inondazioni o violente nevicate in altre. Si brancola nel buio e si va avanti a supposizioni coinvolgendo quanti più esperti possibile visto che la Società Nazionale di Meteorologia non rilascia comunicati o addirittura tende a sminuire il fenomeno. Tutto questo accresce l'angoscia nella popolazione che di fronte a titoli come - CYCLONE HORROR - dei giornali, a commento dell'incredibile ciclone che ha devastato la stessa Londra o altri che predicono la fine del mondo, si lascia andare a scene di disperazione le più disparate. Compresi gli atti violenti e di sciacallaggio in mezzo a proteste di anti nuclearisti o sette religiose con cartelli che invitano la popolazione a pentirsi tra i quali il più gettonato è il classico REPENT FOR THE SINS OF MANKIND. La situazione precipita del tutto quando i russi annunciano che oltre all'asse è stata modificata pure l'orbita terrestre che adesso sta avvicinandosi al Sole e ne verrà bruciata in pochissimo tempo. Non resta che provare a far esplodere altre testate, stavolta in Siberia, nella speranza di riportare la Terra nell' assetto precedente. In questa attesa angosciante, con un messaggio di pace e speranza si chiude il film subito dopo il count-down scandito in ogni parte del globo senza capirne l'esito. La telecamera indugia sui due titoli pronti del Daily Express, uno con la scritta la Terra è salva! e l'altro invece condannata. Di chiaro stampo pacifista, Val Guest lo dirige e produce curandone perfino soggetto e sceneggiatura. Nessuno potrà mai dirgli che non credeva nel suo film.
GB 1961
Regia: Val Guest
con
Edward Judd: Peter Stenning
Leo McKern: Bill Maguire
Janet Munro: Jeannie Craig
Michael Goodliffe: Jacko
Reginald Beckwith: Harry
Gene Anderson: May
Renee Asherson: Angela
Arthur Christiansen: caporedattore
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